il blog di alexandra
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Post n°11 pubblicato il 09 Luglio 2007 da atapoio
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Post n°10 pubblicato il 09 Luglio 2007 da atapoio
Cari fratelli e sorelle, |
Post n°9 pubblicato il 08 Luglio 2007 da atapoio
Cari fratelli e sorelle! Le Letture bibliche della Messa di questa Domenica ci invitano a meditare su un tema affascinante, che si può riassumere così: libertà e sequela di Cristo. L'evangelista Luca narra che Gesù, "mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme" (Lc 9, 51). Nell'espressione "decisamente" possiamo intravedere la libertà di Cristo. Egli infatti sa che a Gerusalemme lo attende la morte di croce, ma in obbedienza alla volontà del Padre offre se stesso per amore. È in questa sua obbedienza al Padre che Gesù realizza la propria libertà come consapevole scelta motivata dall'amore. Chi è libero più di Lui che è l'Onnipotente? Egli però non ha vissuto la sua libertà come arbitrio o come dominio. L'ha vissuta come servizio. In questo modo ha "riempito" di contenuto la libertà, che altrimenti rimarrebbe "vuota" possibilità di fare o di non fare qualcosa. Come la vita stessa dell'uomo, la libertà trae senso dall'amore. Chi infatti è più libero? Chi si riserva tutte le possibilità per paura di perderle, oppure chi si spende "decisamente" nel servizio e così si ritrova pieno di vita per l'amore che ha donato e ricevuto? L’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani della Galazia, nell’attuale Turchia, dice: "Voi, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri" (Gal 5,13). Vivere secondo la carne significa seguire la tendenza egoistica della natura umana. Vivere secondo lo Spirito invece è lasciarsi guidare nelle intenzioni e nelle opere dall’amore di Dio, che Cristo ci ha donato. La libertà cristiana è dunque tutt’altro che arbitrarietà; è sequela di Cristo nel dono di sé sino al sacrificio della Croce. Può sembrare un paradosso, ma il culmine della sua libertà il Signore l’ha vissuto sulla croce, come vertice dell’amore. Quando sul Calvario gli gridavano: "Se sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce!", egli dimostrò la sua libertà di Figlio proprio rimanendo su quel patibolo per compiere fino in fondo la volontà misericordiosa del Padre. Questa esperienza l’hanno condivisa tanti altri testimoni della verità: uomini e donne che hanno dimostrato di rimanere liberi anche in una cella di prigione e sotto le minacce della tortura. "La verità vi farà liberi". Chi appartiene alla verità, non sarà mai schiavo di nessun potere, ma saprà sempre liberamente farsi servo dei fratelli. Guardiamo a Maria Santissima. Umile ancella del Signore, la Vergine è modello di persona spirituale, pienamente libera perché immacolata, immune dal peccato e tutta santa, dedita al servizio di Dio e del prossimo. Con la sua materna premura ci aiuti a seguire Gesù, per conoscere la verità e vivere la libertà nell’amore. |
Post n°8 pubblicato il 19 Giugno 2007 da atapoio
Ieri sera in prima serata su canale5 è stata trasmessa una puntata speciale di Matrix che io mi sono rifiutata di guardare. Il classico talk-show era preceduto da una fiction "preparata apposta per Matrix" (come si vantava Mentana nel promo) sulla strage di erba; con tanto di famiglia felice che torna a casa, massacro e interrogatori degli assassini. Posto che io non capisco come una rete possa mandare in onda una ocsa così agghiacciante in prima serata, e posto che se io fossi un parente delle vittime pretenderei rispetto per i morti e non spettacolo con tanto di dati auditel ( ma che vuoi il marito della donna uccisa è amico di Corona...tanto tutti ormai siamo amici di Corona!) non capisco l'utilità di una tale trasmissione. Che bisogno c'era di farne una fiction? E' un'inchiesta per capire come come e perchè è stato commesso il delitto? No abbiamo già gli assassini, abbiamo il movente e le modalità; non è un delitto irrisolto, non c'è nessun misteri con sommo dispiacere di Mentana. E' un evento storico su cui farci un film? no, non lo è, le vittime sono gente comune e gli assassini anche, nessun delitto politico, nessun complotto di stato, nessun eroe da mistificare; solo un dolore che dovrebbe essere intimo e personale. Non bastano i film e lefiction di tragi (falcone e borsellino, l'olocausto, le foibe, ustica, Nassiriya etc...) che servono comunque a risvegliare la memoria storica, non bastabo le fiction dedicate a uomini del nostro tempo che si sono distinti in atti eroici, non bastano le serie (e le repliche) sui corpi militari - Carabinieri1,2,3,4,5,6 - R.I.S. 1,2,3 - Distretto di polizia, (ho perso il conto) - La squadra (idem come sopra) - il Capitano - Quella sui vigili del fuoco (non mi ricordo il titolo) - corredate da morti, stupri, violenze, psicopatici, bombaroli etc. ora ci si mette anche Mentana con la sua voglia morbosa di scoop e voyerismo (una cosa simile l'aveva già fatta con la strage dell'11 settembre)... ringrazio Dio di non avere ancora figli; perchè se così fosse dovrei riempire i mie scaffali di viedocassette e dvd di cartoni animati e mandarli a letto alle 21:00. |
Post n°7 pubblicato il 16 Giugno 2007 da atapoio
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IO C'ERO
Inviato da: lelloazzurro
il 12/11/2007 alle 10:20
Inviato da: cdlcastellammare
il 24/08/2007 alle 15:55
Inviato da: GIURPIE
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