Poche idee e tanta confusione Ho avuto il piacere, la curiosita’ e il divertimento di bazzicare nei siti di computer music . Ho letto i forum e ho anche partecipato con entusiasmo agli argomenti. Morale: devo dire che secondo me , c’e’ molta confusione e pochi geni . Non che io mi ritenga un genio, ma sicuramente sono sempre riuscito a fare musica mettendoci idee originali , i fatti lo dimostrano. Ho avuto modo di sentire demo di ragazzi che “ci provano” e devo dire che ora capisco perche’ siamo in pochi in italia a farci apprezzare in Inghilterra dai big. Ci sono centinaia di ragazzi che sono informatissimi di strumentazioni, novita’ e trucchi vari,ma di idee …….. beh ‘ poche. Infatti leggendo i post nei forum, ti viene da dire “ cazzo che pezzi faranno questi qua , visto che ne sanno quasi piu’ di me” poi vai a sentire cosa producono e scopri che i brani sono anonimi, non identificati, datati e con poca originalita’. Allora, una volta per tutte, per fare un disco come si deve, ai giorni attuali, cioe’ febbraio 2005 il genere piu’ venduto e’ la house. Tutti i derivati della house . Lasciate perdere tecno e roba maranza alla Prezioso che non la stampa piu’ nessuno. La Spy records della Time ad esempio, era l’etichetta maranza per eccellenza , ora stampano house commerciale . Gli artisti che facevano maranza ora sono la che si girano i pollici. Quindi fate house e avrete qualche possibilita’ di fare dischi. La situazione attuale discografica e’ la seguente. Un singlolo dance, vende dalle 200 alle 1000 copie , anche se viene passato da Albertino nel Dj time. Allora perche’ si fanno i dischi? Per pigliare la licenza estera. Tutti i discografici stampano sapendo gia’ che faranno solo 400 copie di singolo, ma sperano di vendere il disco a qualche etichetta estera e pigliarsi 3/4000 euro di licenza. Poi l’obbiettivo numero 2 e’ vendere il disco a qualche compilation da 40000 copie, in Italia ne sono rimaste 2 o 3 che fanno quei numeri, il resto fanno 2000 o 4000 copie. Quindi pochi sogni di arricchirsi coi dischi . Fateli per il gusto di farli ed e’ gia’ qualcosa.
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