oggi sono incazzato anche se a guardarmi nn si direbbe. mi sono seduto davanti a questo cazzo di schermo di ritorno da una notte insonne a mare; veramente le notti insonni sono tre. incredibile ciò che ci è accaduto la notte scorsa, meno male che siamo rientrati in anticipo per la madonna. " per la madonna " nn vuole essere un'allocuzione blasfema, anche se l'idea è appropriata. dicevo: mare inclemente, onde alte cinque sei metri, il peschereccio, che nn è una barchetta, infatti è lungo 34 metri si inabissava sotto la cresta dell'onda ed il ponte era spazzato dall'acqua, il vento soffiava nn so a quanto, ma tanto bastava a sollevarmi, volavo da una parte all'altra della poppa e nn bastava aggrapparmi ora qui ora là, ed il pesce volava con noi, e dai a cercare di salvarlo per nn farlo ricadere in mare. mentre salpavamo la rete, si è spezzato il cavo d'acciaio che issa un divergente della rete. il divergente è una specie di ala idrodinamica che serve ad aprire la bocca della rete e pesa circa mezza tonnellata; che spasso issarlo a bordo con quel mare! dondolava come una spada e vi confesso che nonostante la mia temerarietà, ho avuto paura, infatti solo se ti tocca, ti spezza.in somma tre ore di superlavoro superstraordinario per rimettere le cose a posto.dopo un'oretta di vela per avvicinarci alla costa, giacchè eravamo a trenta miglia; " la vela è navigare senza trainare la rete" , il capitano ha detto: mo' proviamo a pescare sotto costa. sono stato in disaccordo, infatti abbiamo fatto ritorno in porto ed abbiamo constatato che di tutta la flotta da pesca, solo noi ancora eravamo in mare. conclusione? ho deciso di sbarcare e di farmi un periodo di bighellonaggio. al capitano, la decisione la comunico stasera. e che cazzo!
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