Frammenti di luce

BRICIOLE

Aveva guardato cosi in profondità gli occhi del suo amato quel giorno. Era confusa, non lo era mai stata cosi tanto come quel periodo. Bastava capirla quel pizzico in più che lui distrattamente non aveva saputo cogliere. Aveva atteso cosi a lungo quel cambiamento che lei tanto sperava. Avrebbe voluto essere considerata di più, riempita di quei gesti che solo l'amore sapeva donarti.  . L'attesa aveva cambiato cosi tanto Alice, fino a congelargli il cuore. All'improvviso aveva rimosso tutto quel calore che avvolgeva il suo corpo. Aveva incominciato ad allontanarsi da quelle persone che per tanto tempo l'avevano fatta rimanere, li inerme su quella sedia ad attendere un gesto d'amore. Era diventata fredda, come le sue mani che al solo sfiorarle ti trasmetteva un gelido brivido. Ma quello che premeva cosi tanto Alice fino a soffocarla era l'assenza. Non era la distanza ma l'assenza d'amore a mancare. E ogni volta che metteva da parte questa assenza cercando di non pensarci il dolore si accumulava dentro di se. Lei era diversa. Avvertiva prima le cose, soprattutto le mancanze, le sentiva cosi tanto da fare male a se stessa pur di non farne agli altri. Aveva cercato con tutte le sue forze di resistere dimenticando per l'ennesima volta se stessa.  E proprio stando seduta troppo a lungo su quella sedia che un giorno decise di alzarsi, e riprovare a incamminarsi verso una nuova parte di se. L'aveva scritto anche nel suo ultimo racconto "se si resta fermi per troppo tempo si rischia di perdere il senso delle cose". E lei le aveva già perse da tanto tempo. Quegli occhi fragili che quel giorno l'avevano fatta piangere avevano scosso in lei quel male rintanato da tempo.