Creato da mary91dgl0 il 09/12/2014
Aveva rivolto il suo sguardo fuori dalla finestra Alice quel giorno di mezza estate. All'altezza dei suoi occhi soltanto un foglio bianco pronto a sostenerla durante le sue cadute...cadute che facevano male...
 

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BRICIOLE

Post n°24 pubblicato il 21 Dicembre 2014 da mary91dgl0

 

Era uscita quella mattina Alice. Era stata isolata dal resto del mondo per troppo tempo, forse fu quello il giorno in cui sorrise con la gioia negli occhi. Non fu ne un ragazzo, ne un artista di strada a farla sorridere. Era stata una semplice bambina paffutella e dai lunghi capelli ondulati a farle sentire quel benessere di cui  aveva tanto bisogno. Era rimasta quasi incantata da quel faccino, che hai suoi occhi appariva cosi luminoso. Per un istante avrebbe voluto essere quella bambina, avere quella spensieratezza che da tempo non aveva più. E scorgendo oltre quegli occhi vide un qualcosa che non tutti riuscivano a intravedere : la bellezza della vita in tutta la sua innocenza, il suo candore. Per un attimo Alice si sentì libera da quei continui pensieri che si insediavano nella sua mente. Per una volta, fu come se quelle briciole frammentate fin da piccola si fossero riunite, incatenate tra loro per ricondurla sull' infinito sentiero della vita. . .

Eri davanti a me con gli occhi sbarrati, vedevo la tua tristezza, poi quella domanda inaspettata ti sorprese.

-Hai paura di morire? Ti chiesi.

-Bella domanda amica mia. Sai forse è l'unica domanda a cui so risponderti con sicurezza. Non ho paura di morire. Ho paura di non riuscire a trovare quello di cui ho bisogno, questo si lo temo. Ho paura di tante cose ma questa no.

-Tutti ne abbiamo paura, come mai tu no?

- Vedi, quando vivi una vita che in tutta la sua bellezza non ti senti di appartenere è come se morissi ogni giorno. Tu fisicamente sei presente, ma il tuo spirito non c'è. Cammina altrove cercando quello di cui ha bisogno, ma a volte è difficile trovarne il sentiero giusto.

-E dimmi cosa ti fa paura, se non la morte?

Sapevo sfogliare cosi in profondità i tuoi pensieri che da quel giorno capii che era la vita a farti paura.

-Ti faccio un esempio mia cara Rachele è da questo capirai. Noi pensiamo che sia una bella macchina, una villa con piscina o un gioiello ad essere le cose più costose o preziose. Ma non è cosi. Sai cosa ho pagato a caro prezzo Rachele: le scelte. Ho capito che puoi investire tutto il denaro che vuoi per acquistare quegli oggetti che in un dato momento della tua vita appagano i tuoi vuoti interiori. Ma quando il bisogno del momento svanisce tutto ritorna. Ma le scelte, i rimpianti , gli amori lasciati per mancanza di coraggio , quelli non ritornano più. Rimangono li incompleti. Non puoi più ritornare indietro perché l'opportunità di cogliere quello che ti rendeva felice l'hai lasciata volare via. Hai capito di cosa ho paura?

-Si , ho capito. Ho capito che sono state le scelte che hai fatto nella tua vita a renderti cosi fragile. Ho capito dalle tue parole che hai dovuto pagare a caro prezzo le tue scelte perché quando si tratta di investire i nostri sentimenti non paghiamo con il denaro ma con pezzi di noi.

-Mi capisci cosi bene , che a volte ho paura di perderti.

-Perché dici questo Alice , non dirlo mai più.

"Paura di perdere qualcuno". Quando si ha la sensazione di perdere qualcuno a cui teniamo si avverte subito fin sotto la pelle. Senti il leggero soffio del vento accarezzare il tuo corpo, è un vento gelido che ti blocca. Le parole sono ferme tra il cuore e la mente. Solo gli occhi riescono parlare incominci a sentire fiumi di lacrime inondare il tuo volto. E' li che sono nascoste tutte le verità. Quelle verità che solo noi conosciamo. Ma ci siamo mai chiesti il perché arriviamo a sentirci questa parole sempre ad un passo dalla fine? Forse perché siamo già alla fine.  Nella maggior parte dei casi questa parola viene detta o per mancanza di sicurezza in noi stessi o perché riteniamo di non aver fatto abbastanza per tenerci quella persona stretta al cuore. Ma quando ci rendiamo conto di non aver fatto abbastanza per tenerci stretti questa persona è troppo tardi.  E' in quel istante che il nostro corpo diventa pesante come un macigno, facciamo fatica a respirare forse perché il senso di vuoto che ti avvolge ti logora dentro. I pensieri si annidano , si depositano tramutandosi in rimpianto. 

 

 

 
 
 
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