Creato da alice_s_velata il 06/01/2009

Presente Imperfetto

il riscatto del solito

Messaggi di Marzo 2019

attimo

Post n°4999 pubblicato il 27 Marzo 2019 da alice_s_velata

"Il mondo
è così totalmente
e meravigliosamente
privo di senso
che riuscire ad essere felici
non è fortuna
è arte allo stato puro."

renè magritte

 
 
 

festa del papà

Post n°4998 pubblicato il 19 Marzo 2019 da alice_s_velata

"Fammi essere ancora figlio.
Solo una volta. Una volta sola.
Poi ti lascio andare.
Ma per una volta, ancora, fammi sentire sicuro.
Proteggimi dal mondo.
Fammi dormire nel sedile dietro il tuo.
Guida tu. Che io sono triste e stanco.
Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà.
Metti la musica che ti piace.
Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me.
Fammi essere piccolo.
Pensa tu per me.
Decidi tu per me.
Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo.
Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano.
Raccontami storie.
E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare.
Ho voglia di rimanere figlio per sempre.
Abbracciami forte come dopo un gol.
Dormi ancora, come hai fatto, per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale.
Rassicurami.
Carezzami la testa.
Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre.
Ma io non voglio.
Non ora.
Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino.
Non andare, papà.
Ti prego.
Fammi essere ancora figlio.
Fammi essere per sempre tuo figlio."

gabriele corsi

 

 
 
 

attimo di domenica

Post n°4997 pubblicato il 17 Marzo 2019 da alice_s_velata

"La solitudine è come la pioggia.
Si alza dal mare verso sera;
dalle pianure lontane, distanti,
sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
E proprio dal cielo ricade sulla città.

 

Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
e i corpi, che nulla hanno trovato,
delusi e affranti si lasciano l’un l’altro;
e persone che si odiano a vicenda
sono costrette a dormire insieme in un letto unico:

 

è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi."

rainer maria rilke

 

 
 
 

momento

Post n°4996 pubblicato il 10 Marzo 2019 da alice_s_velata

daphne maugham casorati

"Che cos’ho imparato sull’amore?
Quello che ho imparato sull’amore è che l’amore esiste.
Non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato,

perché rimangono sempre con noi;
qualcosa le lega a noi in modo indissolubile,
anche se non ci sono più.
Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti,

amori che potevano essere e non sono stati.
Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l’incendio che un cuore d’inverno.
Ho imparato, e in questo ha ragione mia madre,

 che è possibile amare due persone contemporaneamente.
A volte succede: ed è inutile resistere, negare, o combattere.
Ho imparato che l’amore non è solo sesso: è molto, molto di più.
Ho imparato che l’amore non sa né leggere né scrivere.
Che nei sentimenti siamo guidati da leggi misteriose,

 forse il destino o forse un miraggio, comunque qualcosa di imperscrutabile e inspiegabile.
Perché, in fondo, non esiste mai un motivo per cui ti innamori. Succede e basta.
È un entrare nel mistero: bisogna superare il confine, varcare la soglia.
E cercare di rimanerci, in questo mistero, il più a lungo possibile."

ferzan ozpetek

 

 
 
 

attimo

Post n°4995 pubblicato il 09 Marzo 2019 da alice_s_velata


Giuncheto lieve biondo

come un campo di spighe

presso il lago celeste

e le case di un’isola lontana
color di vela
pronte a salpare

Desiderio di cose leggere
nel cuore che pesa
come pietra
dentro una barca

Ma giungerà una sera
a queste rive
l’anima liberata:
senza piegare i giunchi
senza muovere l’acqua o l’aria
salperà – con le case
dell’isola lontana,
per un’alta scogliera
di stelle."

antonia pozzi

 
 
 

pensiero 8 marzo

Post n°4994 pubblicato il 08 Marzo 2019 da alice_s_velata

 

"Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

 

Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.

 

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.

 

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

 

Non lasciare che si arruginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

 

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!"

madre teresa di calcutta

 
 
 

festa della donna

Post n°4993 pubblicato il 08 Marzo 2019 da alice_s_velata

 

 
 
 

momento di carnevale.

Post n°4992 pubblicato il 06 Marzo 2019 da alice_s_velata

"Siamo invitati a una perenne festa di specchi,

un carnevale dove si mischiano familiarmente

scaglie di coscienza e memorie,

di amori e disamori"

gesualdo bufalino

 
 
 

attimo

Post n°4991 pubblicato il 03 Marzo 2019 da alice_s_velata

"Ci vuole del tempo per essere felici. Molto tempo.
Anche la felicità è una lunga pazienza."


albert camus
 

 
 
 

marzo

Post n°4990 pubblicato il 01 Marzo 2019 da alice_s_velata

"Marzo, fanciullo dal lungo sbadiglio,

i tuoi capricci incantevoli

come risa dopo le lacrime

sono trastulli di nuvole e sole"

arturo onofri 

 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

Citazioni nei Blog Amici: 93
 

"Non tessevo, non lavoravo a maglia,
cominciavo uno scritto, lo cancellavo
sotto il peso della parola
perché l’espressione perfetta è ostacolata
quando dentro sei oppressa dalla pena.
E se l’assenza è il tema della mia vita
– l’assenza dalla vita –
sulla carta viene fuori il pianto
e il dolore naturale del corpo
che sa la privazione.

Cancello, strappo, soffoco
le urla vive:
“dove sei, vieni, ti aspetto
questa primavera è diversa dalle altre”
e al mattino ricomincio
con nuovi uccelli e lenzuoli bianchi
che si asciugano al sole.
Tu non sarai mai qui
ad annaffiare i fiori con la canna
e i vecchi soffitti che gocciolano
impregnati di pioggia
e la mia personalità
ch’è dissolta nella tua
quietamente, autunnalmente...
Il tuo cuore eletto
– eletto perché io l’ho scelto –
sarà sempre altrove
e io taglierò con le parole
i fili che mi legano
a quest’uomo particolare
del quale ho nostalgia
finché Ulisse diventi simbolo di nostalgia
e navighi per i mari
nella mente di ognuno.
Ogni giorno ti scordo
con passione
perché ti lavi dai peccati
del profumo e della dolcezza
e così purificato
entri nell’immortalità.
È un lavoro duro e ingrato.
Unica ricompensa, se alla fine
capirò cosa sia la presenza umana,
cosa sia l’assenza
o come funziona l’io
in tanta desolazione, in tanto tempo
come nulla fermi il domani
il corpo continua a rigenerarsi
si alza e si corica sul letto
quasi abbattuto a colpi d’ascia
a volte infermo a volte innamorato
sempre con la speranza
che quanto perde in tatto
lo guadagni in sostanza."


Katerina Anghelaki-Rooke

 

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