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Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 22 Giugno 2006 da AlidellaSperanza
Foto di AlidellaSperanza

:) Scintille d'amore   

Scintilla d'amore...

A una cena di raccolta fondi per una scuola che
serve i disabili
mentali, il

padre di uno degli studenti fece un
discorso che nessuno di coloro
che

partecipavano avrebbe mai
dimenticato. Dopo aver lodato la scuola e
il

personale dedito, fece
una domanda: "Quando influenze esterne non

interferiscono
dall'esterno, la natura di tutti è perfetta. Mio
figlio Shay,

tuttavia, non può imparare le cose che imparano gli altri.

Non può
capire le cose come gli altri.

Dov'è l'ordine naturale delle cose, in
mio figlio?"

Il pubblico fu zittito dalla domanda.

Il padre continuò.
"Io ritengo che, quando un bambino come Shay,
fisicamente

e
mentalmente handicappato viene al mondo, si presenta
un'opportunità di

realizzare la vera natura umana, ed essa si presenta nel modo in
cui le

altre persone trattano quel bambino".

Poi raccontò la storia che
segue: Shay e suo padre stavano
camminando vicino

a un parco, dove
c'erano alcuni ragazzi che Shay conosceva che
giocavano a

baseball.

Shay chiese: "Credi che mi lascerebbero giocare?" Il padre di Shay
sapeva

che la maggior parte dei ragazzi non volevano un ragazzo come
lui
nella

squadra, ma comprendeva anche che se al figlio fosse stato
permesso
giocare,

la cosa gli avrebbe dato un senso di appartenenza di
cui aveva
molto

bisogno, e un po' di fiducia nell'essere accettato
dagli altri,
nonostante i

suoi handicap. Il padre di Shay si avvicinò
a uno dei ragazzi sul
campo e

chiese se Shay poteva giocare, non
aspettandosi un granché in
riposta. Il

ragazzo si guardò attorno, in
cerca di consiglio e disse: "Siamo
sotto di

sei e il gioco è
all'ottavo inning. Immagino che possa stare con
noi e noi

cercheremo
di farlo battere all'ultimo inning".

Shay si avvicinò faticosamente
alla panchina della squadra, indossò
una

maglietta della squadra con
un ampio sorriso e suo padre si sentì
le lacrime

negli occhi e una
sensazione di tepore al cuore. Il ragazzo vide la
gioia di

suo padre
per essere stato accettato. In fondo all'ottavo inning,
la squadra

di
Shay ottenne un paio di basi, ma era ancora indietro di tre. Al
culmine

del nono e ultimo inning, Shay si mise il guantone e giocò nel
campo
giusto.

Anche se dalla sua parte non arrivarono dei lanci, era
ovviamente
in estasi

solo per essere nel gioco e in campo, con un
sorriso che gli
arrivava da un

orecchio all'altro, mentre suo padre lo
salutava dalle gradinate.

Alla fine del nono inning, la squadra di
Shay segnò ancora. Ora,
con due

fuori e le basi occupate, avevano
l'opportunità di segnare la
battuta

vincente e Shay era il prossimo,
al turno di battuta.

A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay e
perso
l'opportunità di far

vincere la squadra? Sorprendentemente, a
Shay fu assegnato il turno
di

battuta. Tutti sapevano che gli era
impossibile colpire la palla,
perché

Shay non sapeva neppure tenere
bene la mazza, per non dire cogliere
la

palla. Comunque, mentre Shay
andava alla battuta, il lanciatore,
capendo che

l'altra squadra stava
mettendo da parte la vincita per far sì che
Shay

avesse questo
momento, nella sua vita, si spostò di alcuni passi
per

lanciare la
palla morbidamente, così che Shay potesse almeno
riuscire a

toccarla
con la mazza.

Arrivò il primo lancio e Shay girò la mazza a vuoto. Il
lanciatore
fece

ancora un paio di passi avanti e gettò di nuovo
lentamente la palla
verso

Shay. Mentre la palla era in arrivo, Shay
girò goffamente la mazza,
la colpì

e la spedì lentamente sul terreno,
dritta verso il lanciatore.

Il gioco avrebbe dovuto finire, a quel
punto, ma il lanciatore
raccolse la

palla e avrebbe potuto facilmente
lanciarla al primo che copriva la
base e

squalificare il battitore.
Shay sarebbe stato fuori e questo
avrebbe segnato

la fine della
partita. Invece, il lanciatore raccolse la palla e la
lanciò

proprio
al di là della testa del primo in base, fuori dalla portata
dei

compagni di squadra. Tutti quelli che si trovavano sugli spalti e i

giocatori cominciarono a gridare: "Shay, corri in prima base! Corri
in

prima!"

Shay non aveva mai corso in vita sua così lontano, ma riuscì
ad
arrivare in

prima base. Corse lungo la linea, con gli occhi
spalancati e pieno
di

meraviglia. Tutti gli gridarono: "Corri alla
seconda, alla seconda,
ora!"

Trattenendo il fiato, Shay corse ancor
più goffamente verso la
seconda,

ansimando e sforzandosi di
raggiungerla. Quando Shay curvò verso la
seconda

base, la palla era
fra le mani del giocatore giusto, un piccoletto,
che ora

aveva la
possibilità per la prima volta di essere lui l'eroe della
propria

squadra. Avrebbe potuto lanciarla alla seconda base per
squalificare il

battitore, ma comprese le intenzioni del lanciatore e anche lui
gettò

intenzionalmente la palla in alto, ben oltre la portata della terza
base.

Shay corse verso la terza base in delirio, mentre gli altri si
spostavano

per andare alla casa base. Tutti gridavano: "Shay, Shay,
Shay, vai
Shay".

Shay raggiunse la terza base, quello opposto a lui
corse per
aiutarlo e

voltarlo nella direzione giusta, e gridò: "Shay,
corri in terza!
Corri in

terza!" Mentre Shy girava per la terza base,
i ragazzi di entrambe
le

squadre e quelli che guardavano erano tutti
in piedi e strillavano:
"Shay,

corri alla base! Corri alla base, sali
sul piatto!" Shay corse,
salì sul

piatto e fu acclamato come l'eroe
che aveva segnato un 'grand slam'
e fatto

vincere la sua squadra.

Quel giorno, disse il padre a bassa voce e con le lacrime che ora
gli

rigavano la faccia, i ragazzi di entrambe le squadre aiutarono a
portare in

questo mondo un pezzo di vero amore e umanità.

Shay non
superò l'estate e morì in inverno, senza mai scordare di
essere

stato
l'eroe e di aver reso suo padre così felice, e di essere
tornato a

casa fra il tenero abbraccio di sua madre per il piccolo eroe del
giorno!

E ora, una piccola nota alla storia: Noi tutti spediamo
migliaia di

barzellette per email senza pensarci due volte, ma quando
si tratta
di

inviare un messaggio sulle scelte di vita, la gente ci
pensa due
volte prima

di condividerlo. Nel cyberspazio circolano
liberamente le oscenità,
le

volgarità e le scene crude, ma le
discussioni pubbliche sulla
decenza

vengono troppo spesso soppresse
nelle scuole e sui posti di lavoro.

Se state pensando di inoltrare
questo messaggio, con ogni
probabilità state

filtrando le persone
sulla vostra lista dei contatti, distinguendo
fra

quelle 'appropriate'
e quelle che no. Bene, la persona che ve l'ha
inviato

ritiene che
tutti possano fare la differenza. Noi tutti abbiamo
ogni giorno

mille
opportunità di aiutare a realizzare "l'ordine naturale delle
cose".

Tutte le interazioni apparentemente futili fra due persone ci
presentano

un'opportunità: passeremo questa piccola scintilla d'amore
e
umanità o

perderemo l'opportunità di illuminare la giornata di
coloro che
sono meno

abili di noi, e lasciare il mondo più freddo, nel
farlo?

Un saggio una volta disse che ogni società viene giudicata da
come
tratta i

propri meno fortunati.

 
 
 
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INFO


Un blog di: AlidellaSperanza
Data di creazione: 17/07/2005
 
 

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