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Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 16 Agosto 2006 da AlidellaSperanza

La malattia come disarmonia rispetto alle "Leggi Universali"

L'Universo è un organismo ordinato secondo alcune regole che noi chiamiamo, appunto, Leggi Universali.
Vivere in armonia con queste leggi significa vivere in modo etico.
"L'Etica è quindi armonia di vita secondo le leggi dell'universo".
Noi uomini siamo parte dell'universo, per cui anche noi, i nostri corpi, le emozioni e tutti i nostri pensieri siamo regolati da queste leggi; esse sono il nostro modo di essere, ignorarle e contrapporvisi è causa di disarmonia nei nostri corpi e nell'intero universo.
Pertanto la malattia qui è vista come rottura di un equilibrio armonico retto da leggi che condizionano comportamenti che definiamo etici.
Ecco perché, un certo modo etico d'essere e di vivere "è naturale, positivo e assolutamente benefico".
Quando parliamo di leggi universali ci riferiamo a quelle "grandi forze" della natura che regolano la vita delle galassie, della nostra terra e della più piccola cellula del nostro corpo; ma anche le nostre emozioni, i pensieri, le maree e i buchi neri dello spazio.
Stiamo parlando di "energie" come l'energia elettromagnetica, l'energia del fuoco, l'energia del denaro, l'energia del desiderio, l'energia dell'amore e di tutto ciò che si muove dentro e fuori di noi.
Per fare alcuni esempi, osserviamo la legge dei cicli: essa dice che una stella nasce e poi si esaurisce, che un fiore sboccia e poi sfiorisce, che un uomo prende un corpo fisico e dopo un certo tempo lo lascia.
In questo ciclo è naturale che si abbia una crescita, un picco di sviluppo massimo ed un esaurirsi della forma fino a non essere più in grado di sostenere la vita. Si verifica quindi la morte di un uomo o di una galassia.


La legge d'evoluzione esorta e stimola continuamente tutto ciò che è sforzo, impegno, ricerca, superamento delle condizioni attuali; nel campo genetico, vedremo, apre scenari inimmaginabili, essa è finalizzata al miglioramento delle forme.
Per la legge di causa - effetto desideri, pensieri ed azioni sono energie capaci di produrre effetti nello spazio, nell'umanità e nell'individuo che ha emesso tali energie. Il pensiero concentrato e l'aspirazione dello scienziato sono in grado di materializzare idee e muovere energie potenti; così pure gli ingenti investimenti economici e le attività di comunicazione negli istituti di ricerca scientifica.
Queste energie causano effetti e contribuiscono ad alimentare il determinarsi d'accadimenti positivi e negativi, che chiamiamo karma collettivo.
La ricerca medica non può e non deve essere ostacolata perché immense sono le energie che la sospingono. Certo è che deve essere guidata e condotta nell'Etica, vale a dire nel rispetto delle leggi di natura, affinché essa possa produrre positività e possa perseguire solo fini altruistici.
La legge dell'amore alimenta con le sue energie cosmiche, sistemiche e planetarie tutto ciò che può essere il bene comune; se l'intento di un ricercatore è di donare e guarire, l'energia dell'amore lo sostiene e lo sospinge continuamente. L'amore riconosce le alterazioni della salute del corpo fisico come aspetti formali d'alterazioni sui piani più elevati e, cercando soluzioni, collabora altruisticamente affinché tutto contribuisca a creare benessere.

Ci piace prospettare per la Medicina una visione illuminata secondo le leggi della natura, quindi una visione etica della Medicina, e poter dire con le parole di Dietrich Von Engelhardt:
"La medicina è scienza dello spirito connessa alla scienza della natura, perché la malattia è fenomeno sociale, psichico e spirituale".
Ed ancora con le parole di Fritjof Capra (dal bellissimo libro "Il Tao della Fisica":
"La scienza può essere una via con un cuore, una via rivolta alla coscienza spirituale e alla realizzazione del sé ".


Il triangolo paziente, medico, società

Il medico è il punto d'equilibrio della scienza medica e dei comportamenti etici riguardo alla malattia e alla sua cura. Nella nostra società occidentale la definizione ufficiale d'etica applicata alla medicina è "insiemi di comportamenti derivati da giudizi di valore che il terapeuta attiva in maniera spontanea, o che gli derivano da un'educazione impartitagli, o che gli sono stati imposti dalla società in cui opera."
Questo medico ha nei confronti del paziente responsabilità e doveri, manifesta determinati comportamenti e ha delle aspettative, sia come uomo che come professionista; così entra in un triangolo di relazioni / azioni / aspettative ai cui vertici abbiamo: oltre al medico, il paziente e la società.


Il paziente, che è il cuore di questo triangolo di relazione, esprime il suo disagio con il linguaggio del corpo: egli riferisce sintomi relativi a precisi organi ed apparati, i quali sono rappresentanza fisica di alterazioni energetiche proprie di quella parte del sistema eterico o di quel centro legato ad emozioni disarmoniche.
Egli si aspetta dal medico e dall'organizzazione sanitaria comprensione, cure e rispetto come uomo che vive un momento di particolare fragilità. A sua volta, egli va incontro a responsabilità e doveri, quali:
- esprimere in modo completo e senza mistificazioni i suoi disagi
- rispettare determinate regole e procedure organizzative ed il lavoro dei terapeuti
- vivere in modo etico la sua malattia, cioè intraprendere un lavoro di conoscenza e di accettazione per ricavare dalla malattia il giusto insegnamento
- mettere in opera, con l'aiuto del terapeuta, le giuste energie e le modificazioni di coscienza che lo porteranno alla guarigione.

La società, intesa come umanità organizzata, che secondo le leggi evolve per rispondere alle necessità, mette a disposizione piani e strutture sanitarie al fine di soddisfare la richiesta di conoscenza, comprensione e supporto che l'uomo o gruppi di uomini evocano per loro e per i familiari.
Essa rappresenta la migliore espressione umana di dedizione ai bisogni altrui e, se anche a sospingere l'intera macchina organizzativa sanitaria sono presenti interessi personali ed economici importanti, è pure vero che visioni di solidarietà, altruismo e amore si manifestano attraverso innumerevoli rivoli con lavoro, sacrificio, gentilezza, campo di Servizio dell'impegno di migliaia di persone.
Anche la società, a fronte dell'impegno erogato, ha delle aspettative, in qualità di servizi e quantità di prestazioni, adeguate alle energie impegnate: sono riscontri in immagine e prestigio per finalità politiche locali o nazionali e per finalità economiche con fidelizzazione dell'utenza.
Tutto questo può essere condiviso se la finalità dell'impegno è in ogni caso il bene della salute fisica e la crescita delle persone che si affidano alla struttura sanitaria.
Sono condivise iniziative di Clinical Governance e di Quality Control (protocolli di procedure cliniche e di controllo della qualità), che seguono indirizzi di bioetica e d'etica economica gestionale, secondo leggi di rispetto della natura e rapporti improntati al rispetto dell'uomo.
Così l'etica è il punto d'incontro del triangolo:


Essa si basa sul principio che la salute è un diritto e un dovere fondamentale dell'uomo e richiede al paziente, al medico e alla società la massima dedizione; richiede massimo impegno organizzativo e tecnico, ma anche comprensione amorevole e conoscenza di quei particolari fenomeni energetici che, se perturbati, creano disarmonie fisiche, emotive e psichiche che chiamiamo malattie.
Per noi che amiamo la simbologia e le corrispondenze, nel triangolo descritto intravediamo:



un rapporto di energie come quello esistente fra i tre raggi / energie maggiori dell'universo:
la Volontà, l'Amore e la Luce, intesa come intelligenza.

Fonte: Associazione Pax Cultura

 
 
 
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INFO


Un blog di: AlidellaSperanza
Data di creazione: 17/07/2005
 
 

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