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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 25 Luglio 2005 da AlidellaSperanza
Foto di AlidellaSperanza

"SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI" PAROLA DI STYEVE JOBS: "Ha sempre visto le
cose in modo diverso" così lo ricorda il suo insegnante di elettronica. Ciò
ha permesso a Steve Jobs di diventare l'uomo che ha rivoluzionato il mondo
dei computer e che presto rivoluzionerà anche il nostro modo di ascoltare la
musica.

A soli 20 anni, insieme a Stephen Wozniak, fondò la Apple, che ebbe la sua
prima sede nel garage dei genitori, ma in dieci anni divenne una compagnia
da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti.
A trent'anni paradossalmente venne licenziato dalla società da lui stesso
fondata.
"Ciò che aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c'era più e tutto
questo fu devastante. - commenta Jobs e aggiunge -  Ero stato rifiutato, ma
ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare".
Così fondò una nuova società, la Next e poi la Pixar, la casa produttrice
del primo film di animazione interamente creato al computer, Toy Story, e
che oggi è lo studio di animazione di maggior successo nel mondo.
Successivamente Apple comprò NeXT e Jobs ritornò a dirigere la Apple, dove,
negli ultimi anni ha intrapreso l'avventura degli IPod, l'ultima dimensione
in fatto di musica.
Cosa ha permesso a Jobs di ottenere simili risultati? Sicuramente una
mentalità e un atteggiamento fuori dall'ordinario, che emergono chiaramente
dalle righe che seguiranno
. Si tratta del testo del discorso da lui stesso
pronunciato il 12 giugno del 2005, in occasione della cerimonia annuale per
il conferimento delle lauree all'università di Stanford.





Sono onorato di essere qui con voi oggi, nel giorno della vostra laurea
presso una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato.
A dir la verità, questa è l'occasione in cui mi sono di più avvicinato ad un
conferimento di titolo accademico. Oggi voglio raccontarvi tre episodi della
mia vita. Tutto qui, nulla di speciale. Solo tre storie.

La prima storia parla di "unire i puntini".

Ho abbandonato gli studi al Reed College dopo sei mesi, ma vi sono rimasto
come imbucato per altri diciotto mesi, prima di lasciarlo

  definitivamente.
Allora perchè ho smesso?

Tutto è cominciato prima che io nascessi. La mia madre biologica era
laureanda ma ragazza-madre, decise perciò di darmi in adozione. Desiderava
ardentemente che io fossi adottato da laureati, così tutto fu approntato
affinché ciò avvenisse alla mia nascita da parte di un avvocato e di sua
moglie. All'ultimo minuto, appena nato, questi ultimi decisero che avrebbero
preferito una femminuccia. Così quelli che poi sarebbero diventati i miei
veri" genitori, che allora si trovavano in una lista d'attesa per l'adozione
furono chiamati nel bel mezzo della notte e venne chiesto loro: "Abbiamo un
bimbo, un maschietto, 'non previsto'; volete adottarlo?". Risposero:
Certamente". La mia madre biologica venne a sapere successivamente che mia
mamma non aveva mai ottenuto la laurea e che mio padre non si era mai
diplomato: per questo si rifiutò di firmare i documenti definitivi per l
adozione. Tornò sulla sua decisione solo qualche mese dopo, quando i miei
genitori adottivi le promisero che un giorno sarei andato all'università.

Infine, diciassette anni dopo ci andai. Ingenuamente scelsi un'università
che era costosa quanto Stanford, così tutti i risparmi dei miei genitori
sarebbero stati spesi per la mia istruzione accademica. Dopo sei mesi, non
riuscivo a comprenderne il valore: non avevo idea di cosa avrei fatto nella
mia vita e non avevo idea di come l'università mi avrebbe aiutato a
scoprirlo. Inoltre, come ho detto, stavo spendendo i soldi che i miei
genitori avevano risparmiato per tutta la vita, così decisi di abbandonare,
avendo fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. OK, ero piuttosto
terrorizzato all'epoca, ma guardandomi indietro credo sia stata una delle
migliori decisioni che abbia mai preso. Nell'istante in cui abbandonai potei
smettere di assistere alle lezioni obbligatorie e cominciai a seguire quelle
che mi sembravano interessanti.

Non era tutto così romantico al tempo. Non avevo una stanza nel dormitorio,
perciò dormivo sul pavimento delle camere dei miei amici; portavo indietro i
vuoti delle bottiglie di coca-cola per raccogliere quei cinque cent di
deposito che mi avrebbero permesso di comprarmi da mangiare; ogni domenica
camminavo per sette miglia attraverso la città per avere l'unico pasto
decente nella settimana presso il tempio Hare Krishna.

Ma mi piaceva. Gran parte delle cose che trovai sulla mia strada per caso o
grazie all'intuizione in quel periodo si sono rivelate inestimabili più
avanti. Lasciate che vi faccia un esempio:

il Reed College a quel tempo offriva probabilmente i migliori corsi di
calligrafia del paese. Nel campus ogni poster, ogni etichetta su ogni
cassetto, erano scritti in splendida calligrafia. Siccome avevo abbandonato
i miei studi 'ufficiali' e pertanto non dovevo seguire le classi da piano
studi, decisi di seguire un corso di calligrafia per imparare come
riprodurre quanto di bello visto là attorno. Ho imparato dei caratteri serif
e sans serif, a come variare la spaziatura tra differenti combinazioni di
lettere, e che cosa rende la migliore tipografia così grande. Era bellissimo
antico e così artisticamente delicato che la scienza non avrebbe potuto
catturarlo', e trovavo ciò affascinante.

Nulla di tutto questo sembrava avere speranza di applicazione pratica nella
mia vita, ma dieci anni dopo, quando stavamo progettando il primo computer
Machintosh, mi tornò utile. Progettammo così il Mac: era il primo computer
dalla bella tipografia. Se non avessi abbandonato gli studi, il Mac non
avrebbe avuto multipli caratteri e font spazialmente proporzionate. E se
Windows non avesse copiato il Mac, nessun personal computer ora le avrebbe.
Se non avessi abbandonato, se non fossi incappato in quel corso di
calligrafia, i computer oggi non avrebbero quella splendida tipografia che
ora possiedono.
Certamente non era possibile all'epoca 'unire i puntini' e
avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventò molto chiaro
guardandosi alle spalle dieci anni dopo.



Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete
farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel
futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo
unirsi nel futuro.
Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro
karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete...

Questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto la differenza
nella mia vita.



La mia seconda storia parla di amore e di perdita.

Fui molto fortunato - ho trovato cosa mi piacesse fare nella vita piuttosto
in fretta. Io e Woz fondammo la Apple nel garage dei miei genitori quando
avevo appena vent'anni. Abbiamo lavorato duro, e in dieci anni Apple è
cresciuta da noi due soli in un garage sino ad una compagnia da due miliardi
di dollari con oltre quattromila dipendenti. Avevamo appena rilasciato la
nostra migliore creazione - il Macintosh - un anno prima, e avevo appena
compiuto trent'anni... quando venni licenziato. Come può una persona essere
licenziata da una Società che ha fondato? Beh, quando Apple si sviluppò
assumemmo una persona - che pensavamo fosse di grande talento - per dirigere
la compagnia con me, e per il primo anno le cose andarono bene. In seguito
però le nostre visioni sul futuro cominciarono a divergere finché non ci
scontrammo. Quando successe, il nostro Consiglio di Amministrazione si
schierò con lui. Così a trent'anni ero a spasso. E in maniera plateale. Ciò
che aveva focalizzato la mia intera vita adulta non c'era più, e tutto
questo fu devastante.

Non avevo la benché minima idea di cosa avrei fatto, per qualche mese.
Sentivo di aver tradito la precedente generazione di imprenditori, che avevo
lasciato cadere il testimone che mi era stato passato. Mi incontrai con
David Packard e Bob Noyce e provai a scusarmi per aver mandato all'aria
tutto così malamente: era stato un vero fallimento pubblico, e arrivai
addirittura a pensare di andarmene dalla Silicon Valley. Ma qualcosa
cominciò a farsi strada dentro me: amavo ancora quello che avevo fatto, e
ciò che era successo alla Apple non aveva cambiato questo di un nulla. Ero
stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare.

Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere licenziato dalla
Apple era la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare.
La pesantezza del
successo fu sostituita dalla soavità di essere di nuovo un iniziatore, mi
rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.


Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, un'altra
chiamata Pixar, e mi innamorai di una splendida ragazza che sarebbe
diventata mia moglie. La Pixar produsse il primo film di animazione
interamente creato al computer, Toy Story, ed è ora lo studio di animazione
di maggior successo nel mondo. In una mirabile successione di accadimenti,
Apple comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppammo alla
NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E io e Laurene abbiamo
una splendida famiglia insieme.

Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe accaduto se non
fossi stato licenziato dalla Apple. Fu una medicina con un saporaccio, ma
presumo che 'il paziente' ne avesse bisogno. Ogni tanto la vita vi colpisce
sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che
l'unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l'amore per ciò
che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per
il/la vostro/a fidanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro
occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l'unico modo per esserne
davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un
gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che
fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende
di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete davanti.
E, come
le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni.
Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.



La mia terza storia parla della morte.

Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: "Se vivi
ogni giorno come se fosse l'ultimo, uno di questi c'avrai azzeccato".
Mi fece una gran impressione, e da quel momento, per i successivi trentatrè
anni, mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: "Se oggi
fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare
oggi?". E ogni volta che la risposta era "No" per troppi giorni consecutivi,
sapevo di dover cambiare qualcosa.

Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia
mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte importanti nella vita. Perché
quasi tutto - tutte le aspettative esteriori, l'orgoglio, la paura e l
imbarazzo per il fallimento - sono cose che scivolano via di fronte alla
morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante. Ricordarvi che
state per morire è il miglior modo per evitare la trappola rappresentata
dalla convinzione che abbiate qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è
ragione perché non seguiate il vostro cuore.

Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro.
Effettuai una scansione alle
sette e trenta del mattino, e mostrava chiaramente un tumore nel mio
pancreas. Fino ad allora non sapevo nemmeno cosa fosse un pancreas. I
dottori mi dissero che con ogni probabilità era un tipo di cancro incurabile
e avevo un'aspettativa di vita non superiore ai tre-sei mesi.

Il mio dottore mi consigliò di tornare a casa 'a sistemare i miei affari',
che è un modo per i medici di dirti di prepararti a morire. Significa che
devi cercare di dire ai tuoi figli tutto quello che avresti potuto nei
successivi dieci anni in pochi mesi. Significa che devi fare in modo che
tutto sia a posto, così da rendere la cosa più semplice per la tua famiglia.
Significa che devi pronunciare i tuoi 'addio'.

Ho vissuto con quella spada di Damocle per tutto il giorno. In seguito
quella sera ho fatto una biopsia, dove mi infilarono una sonda nella gola,
attraverso il mio stomaco fin dentro l'intestino, inserirono una sonda nel
pancreas e prelevarono alcune cellule del tumore. Ero in anestesia totale,
ma mia moglie, che era lì, mi disse che quando videro le cellule al
microscopio, i dottori cominciarono a gridare perché venne fuori che si
trattava una forma molto rara di cancro curabile attraverso la chirurgia.
Così mi sono operato e ora sto bene.

Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e
spero lo sia per molti decenni ancora. Essendoci passato, posso dirvi ora
qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la morte per me era solo un
puro concetto intellettuale:

Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non
vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l'unica
destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa
.
Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione
della Vita. E' l'agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio
per aprire la strada al nuovo. Ora come ora 'il nuovo' siete voi, ma un
giorno non troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete 'il vecchio' e
sarete messi da parte.
Mi dispiace essere così drammatico, ma è pressappoco
la verità.

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun
altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere
secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle
opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante,
abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro
vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare
Tutto il resto è secondario.



Quando ero giovane, c'era una pubblicazione splendida che si chiamava The
whole Earth catalogé, che è stata una delle bibbie della mia generazione.

Fu creata da Steward Brand, non molto distante da qui, a Menlo Park, e
costui apportò ad essa il suo senso poetico della vita. Era la fine degli
anni Sessanta, prima dei personal computer, ed era fatto tutto con le
macchine da scrivere, le forbici e le fotocamere polaroid: era una specie di
Google formato volume, trentacinque anni prima che Google venisse fuori. Era
idealista, e pieno di concetti chiari e nozioni speciali.

Steward e il suo team pubblicarono diversi numeri di The whole Earth catalog
e quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale.

Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età.

Nella quarta di copertina del numero finale c'era una fotografia di una
strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo
autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole:

"Siate affamati. Siate folli". Era il loro addio, e ho sperato sempre questo
per me. Ora
, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova
avventura, auguro questo a voi.



Siate affamati. Siate folli


 
 
 
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INFO


Un blog di: AlidellaSperanza
Data di creazione: 17/07/2005
 
 

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