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Post N° 23


Non ho sonno. E in più, mi sono fatta anche una moca di caffè. Su un piattino, ho messo un po' di frollini alla panna ed eccomi qua a crivellare :DDavanti al pc ho la foto di mio papà, morto nove anni fa; in questa foto sorride e i suoi occhi grandi e verdi, esprimono una dolcezza assoluta. Lo sento vicino a me e mi sento al sicuro solo se guardo il suo viso immortalato in questa foto....Con papà ho avuto un rapporto di, più amicizia che figlia. Lui è stata la prima persona a sapere quando mi sono venute le mestruazioni e, naturalmente, mi ha dato le indicazioni giuste per provvedere :D ... Non ho mai sentito vergogna davanti a lui, neanche quando, di mattina, mi svegliava per chiudere la porta quando andava al lavoro e io mi dovevo preparare di andare a scuola, e mi presentavo solo in mutande. Ho smesso di presentarmi così, solo quando lui me lo ha detto: "Amore, è arrivato il tempo di coprirti; sei bellissima, ma...sei mia figlia e non è bello presentarti così, davanti a me... hai un seno che sconvolgerebbe anche un gay... " Si, avevo un bel seno davvero: sembravano due coni che potevano pungere con le loro punte. Mi piaceva quando mi sentivo dire dal mio papino che sono bella. Usava chiamarmi Principessa. Ecco perché sorrido quando qualcuno mi chiama così... Nessuno poteva azzardarsene di toccarmi con un dito. Se veniva a sapere papà, lo riempiva di botte. Era il terrore di ogni mio ragazzo. Non ho mai capito perché...Ricordo Romeo, un ragazzo bellissimo e molto chic, con cui mi ero fissata un periodo. Non so come è venuto a sapere che mi piace e si è fatto avanti. Ero al colmo della felicità, anche perché era un ragazzo desiderato da tante...e lui, guardava me.... Andavo con lui dappertutto, a scuola ero con la testa fra le nuvole, non ci pensavo più... Lui faceva delle gare tra gli amici: chi era il migliore nel menare! E vinceva sempre lui...e io, ero alle stelle... In una sera, doveva riportarmi a casa prima delle ore venti. Già non dovevo uscire in quella sera con lui perché papà andava dall'ospedale, dove mia madre era ricoverata per un intervento chirurgico. Avevo quattordici anni quando mia madre si è operata alla tiroide. In quella sera rientrai verso le nove. Papà mi aspettava giù, fuori dal palazzo, quando ci vide ed aspettò che io e Romeo, arrivassimo davanti a lui. Manco lo ha fatto parlare! Appena si avvicinò, vedo Romeo "volando" e sbattendo con la testa nel fanale di una  macchina... Con un pugno l'ha fatto volare circa cinque metri.... Povero ragazzo.... Io, scappai subito e non so come ho salito le scale, ma so che, dopo cinque minuti stavo già nel letto con il pigiamino... In quella sera, papà non mi parlo... e manco c'avevo il coraggio di aprire la discussione nei giorni dopo.... Da quella sera, Romeo era diventato introvabile.....Secondo papà, nessun ragazzo era giusto per me perché loro avevano solo uno scopo: quello di portarmi a letto. Quando lo sentivo dicendomi così, cominciavo a ridere e lo abbracciavo forte, forte, perché capivo quanto era grande il suo amore per me... La sua morte violenta, veloce come un baleno, mi ha lasciato senza fiato. Non capivo il perché, non trovavo la ragione per ciò accaduto.. Ero proprio smarrita.... Ai funerali, non sono riuscita a versare una lacrima per quanto ero shoccata... Guardandolo come stava steso nella barra, senza vita, ringiovanito anche, la pancia non si vedeva più, sentivo un coltello che penetrava profondamente il mio cuore, fino alle viscere della mia anima.... Un dolore freddo, carico di odio perché non abbiamo avuto il tempo neanche di salutarci per l'ultima volta.... Era venuto a trovarmi dopo feste natalizie. Era il 10 gennaio del 1999. Abbiamo chiacchierato fino all'alba, svelandomi i suoi progetti per i prossimi anni. Progetti bellissimi, concentrati sul miglioramento del mio futuro, la sua Principessa...Non ha avuto tempo di realizzarli perché, il giorno dopo è entrato in coma ed è morto il 13 gennaio... E' stato il mio migliore amico, confidente, padre, medicina, tutto.... Il mio pilone di vita, la mia fonte di forze, il mio rifugio nei momenti di insicurezza, il mio scuto contro il mondo intero....Ti voglio bene, papà.