Le banche speculano sul disastro del sisma.
Post n°1494 pubblicato il 05 Giugno 2012 da procino995
Un signore di Legnaro ha deciso di raggiungere la banca più vicina a casa, la Cassa di risparmio del Veneto, per fare il suo versamento a favore dell’Emilia Romagna. Solo che l’uomo non è correntista presso quella banca e, allora allo sportello gli chiedono una commissione di 5 euro sul bonifico. La reazione è stata immediata: “Mi sono sentito preso in giro. Ma come? Uno vuol aiutare i terremotati, viene a fare beneficenza e le banche ne approfittano per saccheggiare le nostre tasche. No, mi spiace per i nostri sfortunati connazionali dell’Emilia, ma io a questo gioco non ci sto”. Non parliamo degli sciacalli ma delle banche, che non rinunciano alle commissioni e ai costi dei bonifici neanche davanti alle necessità delle popolazioni provate dal sisma. Speculano sul disastro e cercano di lucrare sul terremoto di Emilia Romagna. Non c’è solidarietà che tenga davanti all’incasso: questa sembra essere la filosofia delle banche in Italia, sempre pronte a chiedere e mai a dare. Neanche sulle offerte che gli Italiani, poveri e ricchi, a nord e a sud, vogliono far arrivare alle zone terremotate, le banche eliminano i costi per i bonifici. Commissioni che, tanto per chiarire, possono raggiungere anche cifre molto alte: 5 euro sul singolo bonifico, soprattutto se la donazione viene effettuata in un istituto presso cui non si è correntisti. La vicenda del caro-solidarietà non farà altro che accendere ancora di più le proteste dei cittadini e, l’ABI che in situazioni del genere dovrebbe prendere una posizione netta, al contrario tace, lasciando campo libero ai singoli istituti.
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