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Venere in transito sul Sole: fenomeno osservato dalla Terra e dallo spazio

Post n°1508 pubblicato il 12 Giugno 2012 da procino995
Foto di procino995

Il transito del pianeta Venere

davanti al sole è stato osservato

da moltissime persone, ed è stato,

come da programma,

uno spettacolo unico,

che si ripeterà soltanto tra 105 anni,

l’11 dicembre del 2117.

Il passaggio del pianeta, visibile come una specie di ‘neo’ in movimento davanti al disco solare, ha permesso agli scienziati di approfondire gli studi sull’atmosfera di Venere e perfezionare le tecniche che permettono di scoprire nuovi corpi celesti al di fuori del sistema solare proprio nel momento in cui passano davanti ad una stella.

Il passaggio è stato dunque monitorato sia dalla Terra che dallo spazio. In Italia le condizioni meteorologiche favorevoli hanno permesso a molte persone di osservare le fasi finali del fenomeno, a partire dalle 5:30 di questa mattina, ora in cui il sole è sorto.

Non mancavano, per il fenomeno astronomico di oggi, anche le solite suggestioni catastrofiste, che prevedevano (di nuovo) la fine del mondo a causa dell’interpretazione di un verso dell’Apocalisse di Giovanni (che descriveva la comparsa in cielo di ‘una donna vestita di sole‘), supportate dalla ‘conferma’ numerologica che ha visto il solito 666 nascosto nella data di oggi (sesto giorno del sesto mese di un anno che finisce con 12, ovvero 6+6).

5 giugno 2012 – Avvenimento astronomico molto raro, il prossimo tra 105 anni

Il fenomeno del transito di Venere davanti al sole, che in Italia potrà essere osservato all’alba del 6 giugno, è un evento molto raro. L’orbita di Venere, il cui periodo di rivoluzione corrisponde a 225 giorni terrestri, interseca quella del nostro pianeta due volte all’anno, a dicembre e, appunto, ai primi di giugno, ma ‘solo in alcuni casi è possibile vedere direttamente dalla Terra il transito di Venere di fronte al Sole‘. Lo spiega il professor Francesco Tombesi, astrofisico presso l’università del Maryland e presso il Nasa/Goddard Space Flight Center. Il pianeta potrà essere visto come un minuscolo puntino in quanto molto più lontano dalla Terra rispetto alla Luna, dunque non in grado di coprire il Sole in maniera significativa, come avviene durante un’eclissi.

Tombesi fa notare come fenomeni di questo tipo, ovvero passaggi di pianeti davanti ad una stella, sono utilizzati dagli astronomi molto spesso per riuscire a trovare nuovi pianeti in sistemi solari esterni al nostro.

Per chi non potesse guardare il passaggio di Venere direttamente, è a disposizione il sito www.venus-tahiti2012.org.pf: Tahiti sarà infatti il luogo migliore sulla Terra per osservare il fenomeno.

Tutti i consigli su come osservare il fenomeno

Occhi puntati al cielo tra il 5 ed il 6 giugno: Venere sarà infatti in transito davanti Sole, un evento astronomico assai raro, che si ripete solo due volte ogni secolo. L’inizio del transito è previsto per le ore 00.04, ma in Italia sarà possibile ammirare solo l’uscita del pianeta che si concluderà alle ore 6.55 del 6 giugno: si vedrà un piccolo puntino nero sull’immensa superficie solare, uno spettacolo imperdibile che sarà possibile rivedere soltanto nel 2117. Per chi non volesse lasciarsi scappare l’occasione, ecco alcuni consigli su quando e come osservare il fenomeno.

Innanzitutto, come anticipato, per poter osservare il transito di Venere sarà necessario attendere l’alba. Ecco gli orari nelle principali città secondo quanto previsto dagli scienziati: i primi che potranno ammirare il fenomeno saranno i cittadini di Trieste, in cui il Sole sorgerà alle 5.17, e quelli di Bari alle 5.21. Poi a Venezia l’alba arriverà alle 5.23 e ad Ancona alle 5.26, a Napoli arriverà alle 5.32, mentre a Roma, Firenze e Milano il Sole sorgerà alle 5,36. Infine, le ultime città da cui sarà possibile osservare il transito saranno Genova alle ore 5.41, e Torino e Palermo alle 5.44. Se siete invece in giro per il mondo, sappiate che il transito sarà visibile ad occhio nudo in Nord America, Groenlandia, Sud America, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, mentre la fine dell’evento si potrà osservare anche in Europa orientale, Africa orientale e Madagascar.

Importante: per vedere il fenomeno è necessario dotarsi di filtri appropriati, poiché l’esposizione anche solo di alcuni secondi dell’occhio alla luce diretta del Sole potrebbe danneggiare seriamente la retina. Gli occhiali da sole non bastano, giacché l’indice di protezione adeguata non deve essere inferiore a 14: consigliati sono invece gli occhiali da saldatore, che sono il filtro più comune disponibili in ferramenta e con indice di protezione numero 14. Piuttosto comuni anche i filtri in Mylar, con cui sono realizzati anche i cosiddetti ‘occhiali da eclisse‘. Altri filtri sconsigliati: i negativi fotografici sovraesposti, tipo vecchie radiografie o i cd, perché non sono sufficientemente opachi, e poi il vetro affumicato ed i filtri solari di piccoli telescopi, che non sono adatti ad un’osservazione prolungata del Sole, poiché potrebbero rompersi durante l’esposizione. Seguite questi piccoli accorgimenti e godetevi uno spettacolo più unico che raro, almeno per gli abitanti di questo secolo.

 

 

 
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