A Belgrado L'odio va fortissimo. Il film di Mathieu Kassovitz è uscito nel 1995 e racconta un giorno della vita di tre amici delle banlieue parigine, subito dopo una sommossa popolare. Ha vinto premi, lanciato la carriera di Vincent Cassel ed è diventato un'opera di culto a livello internazionale, ma nella capitale serba la sua influenza è molto più profonda.
Proprio come la pellicola, Belgrado è caratterizzata da toni grigi che sono il risultato dell'estetica post-comunista fusasi con la grande crescita urbanistica immediatamente successiva. Aggiungeteci graffiti ispirati a L'odio [La Haine], serate hip hop e tizi con citazioni e immagini di Vinz-il personaggio interpretato da Cassel-tatuate sulla schiena, e la cosa assume i contorni di un'ossessione.