Non chiedo ai visitatori di firmarsi nome e cognome ma almeno di rendersi identificabili. Visto che molti commentano in "anonimo" ho deciso che da oggi in poi bisognererà registrarsi.
Voglio chiarire la mia posizione
Perdere il proprio posto di lavoro è una terribile esperienza. Specie se hai la consapevolezza di aver sempre fatto il tuo dovere... come la stragrande maggioranza dei dipendenti Alitalia. E' orribile ritrovarsi in cassa integrazione a 40 anni... il mutuo, i figli da mandare a scuola. Ma non bisogna farsi accecare dalle emozioni.
I fatti sono incontrovertibili:
1) Alitalia, attualmente, più vola più perde
2) Alitalia NON può beneficiare di aiuti di Stato perchè sono proibiti dall'UE
3) L'avvicendamento dei manager non ha risolto i problemi
4) Questo vuol dire che la crisi è strutturale
5) In effetti NESSUNA compagnia occidentale ha un rapporto dipendenti/biglietti svantaggioso come Alitalia. Nessuna compagnia (tranne quelle del terzo mondo) ha una flotta obsoleta come la Alitalia. Nessuna compagnia è sindacalizzata come la Alitalia. Nessuna compagnia, per concludere, ha i costi di Alitalia. Basta spulciare il bilancio per rendersene conto.
Il piano "Fenice"
Il piano Cai è un intervento strutturale per risolvere questi problemi. O almeno per i primi due, visto che il "proliferare" delle sigle sindacali è un fenomeno tipico delle aziende gestite dallo Stato. Cai vuole sostituire gli Md80 con veivoli più moderni. Ci sarà una riduzione delle rotte: è ovvio, per rinnovare l'intera flotta servirebbero capitali che la cordata non possiede. Il piano Cai prevede anche l'ottimizzazione del personale di volo attraverso la ri-dislocazione nel territorio. L'alternativa a questi cambiamenti non è migliore: il fallimento.
E guardate che sarebbe molto peggio per i dipendenti. Offendere, come in alcuni commenti anonimi che sono stati rimossi, serve a poco. I fatti non cambiano.
(Malgrado tutto) viva Alitalia!