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Alitalia, Cai minaccia il ritiro

Post n°135 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da azpia

Il tavolo tra l'Ad Sabelli e i sindacati è saltato. Non c'è accordo sul rinnovo dei contratti. Cai, senza un'intesa, è disposta a ritirare le proprie offerte. La telenovela dunque non è ancora conclusa.

Mi permetto di fare una semplice osservazione: in tutte le aziende italiane ci sono scontri tra manager e sindacati. Fa parte delle relazioni sindacali. Tuttavia in Az questa conflittualità è patologica. Le possibilità sono due: o la colpa è dei manager oppure è dei sindacati. Tertium non datur. Scarterei la prima ipotesi perchè non riesco a credere che TUTTI i manager che si sono succeduti negli ultimi 8 anni avevano un atteggiamento pregiudiziale contro i lavoratori...

Resta la seconda: è tutta colpa di alcune sigle sindacali. Le solite. I "duri e puri" della situazione. Sono libere di non firmare quest'accordo ma devono rendersi conto che stanno condannando la compagnia al fallimento e che - in ogni caso - la nuova compagnia sarà libera di scegliere che contratti applicare al termine della procedura fallimentare.

Viva Alitalia.

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Commenti al Post:
faberanz
faberanz il 06/11/08 alle 14:47 via WEB
Purtroppo "mamma Alitalia" la stiamo perdendo. Mi sembra quasi un brutto sogno dal quale vorrei risvegliarmi e invece la dura realtà è che tra breve mi arriverà una lettera a casa per dirmi che sono stato licenziato dall'azienda che non esisterà più! E' un vero peccato, una compagnia aerea ammirata e invidiata, a cui i passeggeri hanno sempre riconosciuto i meriti soprattutto per la sicurezza e la cortesia. Adesso la gente, e i media prima di tutto, non perdono occasione per parlare male degli stipendi dei piloti, delle liquidazioni ricevute nel passato da molti managers. Siamo stati screditati al massimo e perfino gli irriducibili sembra che abbiano perso il loro potere, la loro voce in capitolo. Di fronte alle chiamate nominali sarà difficile che rimangano uniti: un posto di lavoro al giorno d'oggi in Italia è un privilegio al quale difficilmente si può rinunciare. Io faccio parte del personale di terra di AZ Express che da 30 aerei è rimasta con sole 6 macchine e quasi sicuramente appartengo agli esuberi, ma la cosa che mi rattrista di più è che con CAI si passerà nelle mani di gente per cui conta solo il profitto e che non ha nessun amore, nessuna passione per il mondo dell'aviazione civile. Solo la professionalità salverà i lavoratori che resteranno esclusi da CAI e consentirà loro di "riciclarsi" nel settore. Mi associo al tuo Viva Alitalia!
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azpia
azpia il 07/11/08 alle 00:48 via WEB
Non essere così severo nei confronti della Cai! Se era solo una questione di profitto potevano benissmo investire in settori meno rischiosi dell'aviazione civile... Io ho avuto l'impressione, invece, che i membri della cordata abbiano voluto cimentarsi in un'impresa audace... Specialmente Colaninno. Per loro adess è una questione di onore. Hanno messo la loro faccia. Non possono più tirarsi indietro. Mi auguro che la compagnia - di cui non sono più azionista - possa tornare a macinare utili, anche perchè questa è l'unica via per fare riassumere i vecchi dipendenti.
(Rispondi)
 
 
L_irrequieto
L_irrequieto il 07/11/08 alle 18:00 via WEB
Certo, rispetto a Telecom o ad aprire stabilimenti Piaggio in Cina, India e Vietnam mentre quì si mettono in cassa integrazione i dipendenti, è meno facile. In compenso prendono la "barca" a due soldi, metteranno i "tappi" nei buchi giusti (e non ci vuole molto per capire dove siano...); poi chi ci guadagna rivendendo quote e chi facendo di CAI un proprio cliente (proprio coem Alitalia). Ma te hai sempre voglia di scherzare?
(Rispondi)
 
 
 
azpia
azpia il 09/11/08 alle 10:38 via WEB
I rischi d'impresa ci sono per Cai come per qualunque altra società. E infatti parecchi soci della cordata si sono dissociati proprio perché non credevano nella redditività dell'affare...
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
L_irrequieto
L_irrequieto il 09/11/08 alle 21:58 via WEB
Certo, bisogna però capire di che rischi si tratta. Ad esempio mi sembra che ufficialmente sta venendo a galla solo ora la vicenda di CAI ONE e CAI TWO e dei 55 aerei che dovrebbero entrare in CAI in leasing restando però di proprietà di Toto che ne dovrebbe incassare i relativi canoni (La Stampa 4 novembre 2008). Poi il rischi dipende anche dal Paese in cui vuoi investire e l'Italia non è che goda di ottima reputazione: http://www.corriere.it/esteri/08_luglio_07/materiale_insultante_bush_berlusconi_bb112d28-4c53-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml Poi giusto per par condicio: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/22/putin.shtml Poi se si vuol credere alla favoletta degli stipendi alti e della competività: http://archivio.panorama.it/economia/articolo/idA020001037674.art Dovresti avere una visione più asimmetrica, ad esempio se vedi quanto sta succedendo sotto il punto di vista della sicurezza interna ed esterna, il disastro è servito. Via, non divaghiamo, il tema e l'Alitalia e, quella famosa analisi che dimostra gli esuberi e l'alto costo del lavoro? Dai, non tenermi così in sospeso, dopo anni che scrivi d'Alitalia avrai qualche bomba di analisi sugli esuberi
(Rispondi)
L_irrequieto
L_irrequieto il 09/11/08 alle 21:58 via WEB
Certo, bisogna però capire di che rischi si tratta. Ad esempio mi sembra che ufficialmente sta venendo a galla solo ora la vicenda di CAI ONE e CAI TWO e dei 55 aerei che dovrebbero entrare in CAI in leasing restando però di proprietà di Toto che ne dovrebbe incassare i relativi canoni (La Stampa 4 novembre 2008). Poi il rischi dipende anche dal Paese in cui vuoi investire e l'Italia non è che goda di ottima reputazione: http://www.corriere.it/esteri/08_luglio_07/materiale_insultante_bush_berlusconi_bb112d28-4c53-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml Poi giusto per par condicio: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/22/putin.shtml Poi se si vuol credere alla favoletta degli stipendi alti e della competività: http://archivio.panorama.it/economia/articolo/idA020001037674.art Dovresti avere una visione più asimmetrica, ad esempio se vedi quanto sta succedendo sotto il punto di vista della sicurezza interna ed esterna, il disastro è servito. Via, non divaghiamo, il tema e l'Alitalia e, quella famosa analisi che dimostra gli esuberi e l'alto costo del lavoro? Dai, non tenermi così in sospeso, dopo anni che scrivi d'Alitalia avrai qualche bomba di analisi sugli esuberi
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L_irrequieto
L_irrequieto il 09/11/08 alle 22:18 via WEB
Scusa, ma taglia il margine destro del mio post; riprovo: Certo, bisogna però capire di che rischi si tratta. Ad esempio mi sembra che ufficialmente sta venendo a galla solo ora la vicenda di CAI ONE e CAI TWO e dei 55 aerei che dovrebbero entrare in CAI in leasing restando però di proprietà di Toto che ne dovrebbe incassare i relativi canoni (La Stampa 4 novembre 2008). Poi il rischi dipende anche dal Paese in cui vuoi investire e l'Italia non è che goda di ottima reputazione: http://www.corriere.it/esteri/08_luglio_07/materiale_insultante_bush_berlusconi_bb112d28-4c53-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml Poi giusto per par condicio: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/10_Ottobre/22/putin.shtml Poi se si vuol credere alla favoletta degli stipendi alti e della competività: http://archivio.panorama.it/economia/articolo/idA020001037674.art Dovresti avere una visione più asimmetrica, ad esempio se vedi quanto sta succedendo sotto il punto di vista della sicurezza interna ed esterna, il disastro è servito. Via, non divaghiamo, il tema e l'Alitalia e, quella famosa analisi che dimostra gli esuberi e l'alto costo del lavoro? Dai, non tenermi così in sospeso, dopo anni che scrivi d'Alitalia avrai qualche bomba di analisi sugli esuberi.
(Rispondi)
 
azpia
azpia il 10/11/08 alle 21:53 via WEB
La mia opinione potrà anche non piacerti ma alla fine gli esuberi ci saranno perchè così ha deciso Cai.
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azpia
azpia il 10/11/08 alle 21:55 via WEB
Ti ripeto: l'unico modo pr mantenere costante il numero dei dipendneti è rinnovare la flotta... e, stando così le cose, nessuno può prmetterselo.
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L_irrequieto
L_irrequieto il 11/11/08 alle 11:01 via WEB
La tua opinione mi piace si, perchè stai sostanzialmente ammettendo che gli esuberi nascono solo da un'esigenza della CAI come precedentemente dall'esegenza di scaricare la responsabilità di un disastro su qualcuno, in questo caso sui lavoratori; ciò a permesso inoltre di tagliare gli stipendi in vista di una privatizzazione http://pensieroperaio.blogspot.com/2008/09/cronaca-di-un-omicidio-annunciato.html lo stesso vale per il precariato che in più ha permesso di "rieducare" e/o "fidelizzare" una buona parte dei lavoratori. I tagli alla flotta sono partiti da poco mentre con la storia degli esuberi macinano le scatole da sempre provocando anche scioperi utili al management per scaricare la responsabilità delle perdite; se poi andiamo a vedere la flotta di Alitalia e quella di Meridiana ad esempio... ma si potrebbero sostituire arei vecchi di proprietà con aerei nuovi in leasing, almeno una parte della flotta potrebbe essere così ma in tal senso sta venendo a galla la vicenda della CAI 1 e CAI 2 che vorrei capire meglio, perchè a prima vista sembvra che ci sia una bad CAI ed una Good CAI..ma ripeto, la cosa deve essere approfondita e non mi sbilancio. Concludendo, alla vine hai ammesso anche te che non esiste nessuna analisi (quantomeno per ciò che riguardi la corretta gestione di una compagnia aerea) che giustifichi i o dimostri la macelleria sociale in atto ed in programma in Alitalia. Vorrei parlare di sicurezza e di difesa che sono argomenti strettamente correlati (anche se apparentemente lontani) con la vicenda Alitalia ma forse non è il caso quì.
(Rispondi)
 
azpia
azpia il 11/11/08 alle 12:40 via WEB
Gli esuberi nascono da un'esigenza di Cai ma non solo di Cai.Mi spiego: non è che se fosse intervenuta Air France le cose sarebbero andate meglio. Gli esuberi si sarebbero fatti comunque. Io ho sempre tifato per i texani di "Tpg". Loro avrebbero la liquidità per rilanciare Alitalia...
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