Creato da philippfriuli il 13/04/2013
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il sesso della domenica pomeriggio

Post n°28 pubblicato il 06 Maggio 2013 da philippfriuli

Nuvole nere viaggiano verso la pianura friulana. Mi concentro sulle macchie d’olio attorno al motore e sull’odore penetrante della benzina che verso nel piccolo serbatoio. Indosso le solite scarpe da ginnastica malandate, i pantoloncini e una maglietta bianca corta. E’ domenica si, ma è il momento giusto per tagliare l’erba del mio giardino. Prima che piova. Mi metto all’opera creando nella mente le figure geometriche del taglio. Ogni volta diverse, quasi una scommessa per scoprire finalmente il percorso che mi permette di risparmiare tempo. So che è inutile, ma è piacevole. Il rumore del tagliaerba diventa un sottofondo ritmico, quasi piacevole. Conosco a memoria ogni angolo del mio giardino. Così bene che posso distrarmi nei rettilinei liberi da aiuole e piante. Per dare un’occhiata al cielo e alla strada di campagna poco lontana. Per gustarmi un raro raggio di sole improvvisamente sbucato dalle nuvole. Il sudore va e viene sul mio corpo come le auto sulla strada, come le speranze, gli amori, le noie, le partenze i ritorni, le fughe e l’impazienza di tornare. Un vento fresco mi incita ad andare più veloce. Scende qualche goccia di pioggia. Le sento sul viso e mi divertono. Il tagliaerba sembra prendere nuova velocità, quasi conscio che se la pioggia insistesse dovremmo per forza lasciare il lavoro a metà. Ma sono solo poche gocce, il vento torna a spirare fresco e i tuoni lontani mi promettono tutto il tempo necessario. Nessuna sosta, nessun’altra distrazione e l’erba sembra dissolversi metro dopo metro, fino all’ ultimo respiro del motore che finalmente si calma in un riposo assoluto. Silenzio improvviso. Sento il pulsare del cuore, il sudore che scivola sulla schiena, l’odore della benzina che fugge nell’aria. Il sole torna per un attimo tra le spaccature delle nuvole che sembrano distratte come lunghe, incerte, pennellate che attraversano il cielo. Chiudo gli occhi e respiro: riempio i polmoni del profumo forte ed insistente del prato tagliato. (scusate il titolo, ma tutto sommato a volte si arriva al piacere anche solo tagliando l'erba del giardino, no? :-) )

 
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