Aljon Editrice - Non siamo editori, editiamo solo i nostri pensieri
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Oggi sono ritornate le nuvole. Ma ieri è stata la bella giornata che speravo. Giornata bellissima. Tutta la mattinata in giardino a fare l'amore con Alessia. Solo qualche foglia arruginita ci ricordava che l'estate è finita. Ci può essere ancora speranza nella mia vita?
 

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Oggi giornata stupenda, un sole che riscalda l'anima. Le buie luci del bar sono lontane. Sembra che la fuga sia finita, ma so che non è così, durerà fino a quando anche una sola persona saprà ancora la storia del Grande Aljon e uno solo dei suoi fogli scritti, continuerà ad esistere. Ieri ho potuto…
 

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Un mese e mezzo senza potere aggiungere nulla. Dopo il quindici agosto quello che aspettavano è arrivato. Giancarlo e Maurizio due felini, l'hanno trascinato via, un uomo sui cinquanta, magro, i capelli bianchi. Poi il lavoro al bar è finito tardi come al solito. La mattina dopo ci svegliano alle otto, neanche il tempo di…
 

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Questa sera non lavoreremo, ho sentito dire a Giancarlo che parlava agli altri, che è troppo pericoloso, tanto stasera non verrà. Lavoriamo tanto, siamo diventate schiave, certe volte mi ribello. Va fatto, mi dice Giancarlo e io gli credo, a questo punto non mi resta più nessuno. Siamo sole, io e Alessia. Ci alziamo tardi…
 

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Le risposte vengono da sole. Tutto diventa complicato. Ci mandano davvero a lavorare al bar. Ogni sera, fino all'alba. Minigonna, scollatura da vertigine, Giancarlo, Maurizio e gli altri sono sempre lì e non ci perdono d'occhio. Hanno mandato altri due che restano sempre a casa. Io e Alessia vorremmo capire, ma siamo troppo stanche. Forse…
 

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Anche il numero 1 sommato milioni di volte diventa un numero complicato. (Aljon Editore)
 

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Stamattina ci dicono di prepararci, ci danno dei passaporti con le nostre foto e ci portano al comune. Allo sportello chiediamo la residenza, diciamo di venire dall'Inghilterra, dove vivono i nostri genitori. Siamo qui per lavorare in un bar, ci hanno dato anche il contratto di assunzione. E' la prima volta che ci danno un'identità…
 

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Invece ci hanno portato via il giorno dopo. Il viaggio è durato fino alle due di stanotte. Ogni quattro ore cambiavamo auto. Chilometri di autostrada e autogril. Sembravamo gente normale. Io, Alessia e Giancarlo. Maurizio ci seguiva con un'altra auto, erano in quattro. Abbiamo lasciato l'autostrada a mezzanotte. Il palazzo è grande. Maurizio e gli altri tre…
 

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Tutta la notte in piedi. Dovevamo andare via dall'albergo. Poi qualcuno ci ripensa, resteremo ancora qui. E noi ad aspettare. Di noi stesse non sappiamo nulla. Decidono e Aljon non può tornare, per insegnarci a decidere se vivere o morire. E' scritto nei suoi fogli, ma quei quaderni e quei giornali, posso leggerli come le…
 

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Ci avevano promesso che stamattina saremmo uscite, ma un temporale ci ha cotretto a restare in stanza. Siamo sfortunate. Da qui vediamo le auto che passano e i camerieri neri. Ci siamo abituando ai nostri nomi nuovi, ciao Giovanna, Ciao Morgana, e scoppiamo a ridere. Ma credo che presto cambieremo di nuovo. Da quanti giorni…
 

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