BUON ANNO
EASY RIDER
Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Si è vero lo siamo in modo diverso, siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
Il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore.
La gioventù deve fare esattamente ciò che pensa. L'importante è che non smettiate di essere giovani.
GRAZIE ERBA
OGNI NOSTRA AZIONE
E' UN GRIDO DI GUERRA CONTRO L'IMPERIALISMO
IN QUALUNQUE LUOGO
CI SORPRENDA LA MORTE
CHE SIA LA BENVENUTA
PURCHE' IL NOSTRO GRIDO DI GUERRA
GIUNGA AD UN'ORECCHIO
CHE LO RACCOLGA
E PURCHE' UN'ALTRA MANO
SI TENDA
PER IMPUGNARE LE NOSTRE ARMI.
(ERNESTO "CHE" GUEVARA)
O CARA MOGLIE
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Post n°2 pubblicato il 27 Novembre 2009 da zapata1968
Gli Apache (dalla parola zuni Apachu che significa "nemico") sono una popolazione indiana dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale; il nome con cui sono soliti designarsi è però Inde, o Nde (il popolo). Originariamente gli Apache erano divisi in sei gruppi regionali, ognuno di questi era a sua volta composto da numerose bande locali. Gli Apache erano un popolo nomade, dedito alla caccia e alla raccolta. L'agricoltura era poco sviluppata, ma con il passare del tempo iniziarono a piantare granturco e meloni; l'usanza apache prevedeva che al momento del matrimonio l'uomo si stabilisse presso i parenti della sposa. L'abitazione degli Apache era costituita dal Wickiup, ossia una piccola capanna fatta di frasche che aveva una forma sferica o a cupola. Le dimensione e l'accuratezza della costruzione variava a seconda della maggiore o minore abbondanza nel luogo delle materie prime. L'intelaiatura era costituita da un cerchio di pali o piccoli tronchi incurvati, legati al centro. Lo spazio veniva riempito con foglie di yucca o sterpaglia presa nel deserto. Venivano anche utilizzate erba o canne prese nei letti dei fiumi. In cima vi era un foro per far fuoriuscire il fumo. All'esterno venivano disposte delle tele per ridurre gli spifferi, mentre una pelle o un piccolo lembo di coperta serviva come porta. La costruzione del Wickiup spettava esclusivamente alla donna e per costruirlo occorrevano circa quattro ore. Spesso vicina al Wickiup vi era un'ampia struttura di rami chiamata ramada, conosciuta anche come ghiacciaia della squaw, la quale veniva utilizzata come ripostiglio per il cibo e per i lavoro all'aperto. Abitualmente gli abiti degli Apache erano di pelle di daino e portavano i capelli lunghi e sciolti, tenuti fermi da una benda allacciata intorno alla testa; gli uomini indossavano pure un gonnellino aperto sui fianchi. I loro alti mocassini, allacciati sotto le ginocchia, erano un'importante parte del loro abbigliamento, poiché il terreno era coperto di rovi, boscaglia e cactus e loro erano prevalentemente corridori d'incredibile resistenza. Le donne Apache avevano un ruolo importante nella vita familiare: raccoglievano cibo, legna e acqua e intrecciavano canestri con eccezionale precisione. Gli Apache praticavano una religione magico-sciamanica tenendo in grande considerazione il culto degli antenati e degli spiriti. I guerrieri seguivano riti propiziatori e scaramantici sia alla loro prima campagna sia prima di ogni battaglia.[1] Alla fine del sec. XVII i gruppi Apache presero a integrare la loro tradizionale economia con numerose razzie contro gli insediamenti spagnoli e, più tardi, contro le carovane dei pionieri dirette a ovest. Oggi sono confinati in riserve nel Nuovo Messico, in Arizona e parzialmente in Oklahoma. Pur adattandosi alle mutate condizioni economiche, gli Apache delle riserve hanno mantenuto gran parte dei loro costumi e riti tradizionali.
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