Creato da zapata1968 il 24/11/2009

zapata ed altro

un po di tutto

 

ora e sempre resistenza

Post n°51 pubblicato il 26 Aprile 2012 da zapata1968

 
 
 

La nostra Storia...Lidia Ravera...

Post n°50 pubblicato il 16 Marzo 2012 da zapata1968


Abbiamo immaginato un mondo senza la fame dove il lavoro non fosse soltanto fatica, dove la fatica non fosse soltanto sopravvivere, dove per sopravvivere non si fosse costretti ad andare lontano.
Abbiamo immaginato un mondo senza analfabeti dove i figli di tutti potessero studiare, dove i figli di tutti potessero giocare, crescere, imparare, dove i figli dei poveri non dovessero obbedire per destino.
Abbiamo immaginato un mondo dove la vita di un uomo valesse più del denaro, dove non fosse il denaro a decidere chi dovesse essere curato, dove non fosse il denaro a decidere chi dovesse riposare dopo una vita di lavoro. Abbiamo immaginato un mondo dove le divise non obbligassero a diventare uguali anche i pensieri, dove le parole i pensieri i diritti non potessero essere processati, ma difesi, senza finire ai confini, in prigione o a morte.
Abbiamo lottato per costruire un mondo più libero, dove nessuno potesse comandare da solo, abbiamo lottato per il nostro Paese, dove tutti potessero vivere con pari dignità, perchè tutti fossero uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, di religione di opinione politica di condizioni personali e sociali.
Abbiamo immaginato un mondo più responsabile, dove chi ha tutto deve dare di più di chi ha poco, magari solo il suo lavoro. Abbiamo immaginato un mondo più giusto, dove tutti possono progettare il propio futuro, tutti anche quelli che non nascono ricchi. Abbiamo immaginato il mondo in cui viviamo non fosse l'unico mondo possibile. Abbiamo capito che la scuola non insegnava tutto, abbiamo capito che era più importante fermare tutte le guerre, che è più importante partecipare sempre!
Abbiamo immaginato un mondo dove nascere donna non vuol dire servire, obbedire, accettare, dove l'amore non diventasse mai una prigione, dove avere un bambino fosse una ricchezza e non averlo una scelta.
Abbiamo immaginato un mondo dove scegliere di non essere madre non volesse dire rischiare la vita, abbiamo immaginato un mondo dove i più deboli non venissero esclusi, eliminati, emarginati, lasciati indietro
E vogliamo immaginare un mondo senza paura, dove nessuno sia lasciato solo quando comanda chi non ne ha il diritto. Vogliamo immaginare un mondo senza guerra, dove nessuno sia costretto ad andare lontano per vivere, vogliamo immaginare un mondo che non si consumi giorno dopo giorno, dove sarà bello vivere anche per i nostri figli, e per i figli dei nostri figli.
Abbiamo immaginato un mondo migliore di questo. Non è vero che immaginare non serva a niente!

 
 
 

Assalti frontali avere 20 anni

Post n°49 pubblicato il 10 Marzo 2012 da zapata1968

Avere Vent'anni:
Cantavano Guccini e De Gregori
c'hanno fatto tutti fuori questi imprenditori
ora siamo fuori moda e prendiamo gli spicci
dicci, dicci, in mezzo agli impicci
che ci vuole per avere successo non l'abbiamo capito
guarda come sei messo
giri con gentaccia tutti i tuoi discorsi sono carta straccia
passi dal PD all' IDV a Berlusconi e poi torni quaggiù
da noi tranquilli come dei birilli
c'arrivano palate perché in testa ci cantano i grilli.

daje forte, daje, niente melodarammi
daje forte, daje, perchè abbiamo vent'anni
daje forte ,daje, perchè avere vent'anni è avere sogni grandi
yalla allez, vent'anni sono tanti
e li paghiamo in contanti
ma sono anche pochi, i sogni vanno inseguiti, mai traditi
su i cuori banditi

Cantavano De Andrè adesso vanno in ghingheri
cantavano Bob Dylan adesso vanno a calci agli zingari
e questo risultato ce l'avevo nell'aspetto da infiltrato
ti piaceva far l'artista da giovane
a noi ci piace ancora
daje forte allora daje forte allora
siamo in tanti e non ci sentiamo soli
io vi amo a voi che siete bombaroli
avete il fuoco dentro l'avete letto un libro un caro nella
testa ribelli col timbro
con argomenti collegamenti e una sacca in spalla daje da re jalla
yo finché c'è in giro gente come noi
non c'è bisogno di eroi ne di dei e non darmi del lei
chi sei? una guardia? chi sei? chi sei? chi sei?
noi facciamo la storia e ci diamo del tu e nei momenti clu
siamo fratelli a tutti i livelli, con le monete d'oro nei capelli
litighiamo sempre perchè in testa alziamo castelli

daje forte, daje, niente melodarammi
daje forte, daje, perchè abbiamo vent'anni
daje forte ,daje, perchè avere vent'anni è avere sogni grandi
yalla allez, vent'anni sono tanti e li paghiamo in contanti
ma sono anche pochi, i sogni vanno inseguiti, mai traditi
su i cuori banditi

yo, solo chi lotta può essere capace
di conquistare un parco
il parco della pace
solo chi lotta può vincere lo shock
alza la mano se hai mai visto il mostro di Sarrock
due casse in mezzo al parco, microfoni, all'assalto
l'aria è frizzante, passami una doppio malto
mica sto a pensare a fare il fichetto
boccali in alto per chi lotta diretto
e poi al Kreuzberg park in pedal kraft
coi punk i black block gli orsi e i dark
e i soldi? Poi vedremo come farli
guarda li che c'è, c'è il checkpoint Charlie
triste fine avete fatto, donna volpe e mastro gatto
ma su allegri ancora c'è qualche sciocco come me
ma guarda il corvo poco saggio
apre il becco canta e perde il suo formaggio
non l'ha capita ancora l'antica lezione
ci costa ogni giorno tre etti di provolone

daje forte, daje, niente melodarammi
daje forte, daje, perchè abbiamo vent'anni
daje forte ,daje, perchè avere vent'anni è avere sogni grandi
yalla allez, vent'anni sono tanti e li paghiamo in contanti
ma sono anche pochi, i sogni vanno inseguiti, mai traditi
su i cuori banditi

 

 
 
 

Alemanno l'abominevole Sindaco della neve

Post n°48 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da zapata1968

ROMA - La giustificazione, o il tentativo di giustificarsi, sono stati persino peggiori dell'oggetto da giustificare. Ma ora, come svela il Corriere della Sera, la verità è venuta fuori: il Comune di Roma, e il sindaco Gianni Alemanno, sapevano benissimo che sulla capitale sarebbe caduta la neve. Certo, era ovvio, bastava guardare l'app sul cellulare giovedì scorso per sapere che di lì a poco Roma si sarebbe imbiancata. Ma Alemanno, dopo il disastro neve dell'ultimo fine settimana, aveva provato a scaricare le colpe dicendo che la Protezione civile non lo aveva avvertito, che erano previsti 35mm di precipitazioni, senza sapere che 35mm di pioggia corrispondono a 35cm di neve. Ora però è saltato fuori un fax che chiarisce in modo incontrovertibile che il Campidoglio sapeva, sapeva prima di lamentarsi. E di invocare, niente meno, che una commissione di inchiesta sulle previsioni del tempo. Roba, come ha scritto Massimo Gramellini su La Stampa, che "neanche Totò...".
Era la tarda mattinata di giovedì 2 febbraio, di lì a poco le scuole sarebbero state chiuse, anzi socchiuse per i due giorni successivi, niente didattica ma edifici aperti, quando il comune di Roma ritiene opportuno inviare alle ditte appaltatrici della manutenzione stradale una comunicazione urgente via fax. Scrive il comune: "Informativa comunale a seguito di fenomeni attesi e di ‘Avviso di condizioni meteo avverse' emesso da Presidenza del consiglio dei ministri - Dip. Protezione civile. Si comunica che dal pomeriggio della giornata del 2 febbraio 2012, fino a cessato allarme, si prevede la caduta di neve o il formarsi di ghiaccio all'interno del territorio di Roma Capitale. Si invitano, pertanto, codeste imprese ad assicurare la disponibilità, 24h su 24, delle risorse per l'attuazione del Piano Neve Ghiaccio 2011-2012 sin dal pomeriggio dello stesso giorno 2 febbraio, operando anche autonomamente in caso di formazioni di ghiaccio o precipitazioni nevose".
Il fax, chiaro, parte portando la firma dal Dirigente della U.O. Manutenzione stradale Fabrizio Mazzenga, e in allegato ci sono le sei pagine del "Piano neve-ghiaccio", che specificano quanti mezzi vanno impiegati (4 pale meccaniche e 4 autocarri per gli otto lotti, 2 pale e due autocarri all'Eur e nelle sedi tranviarie), quanti uomini (4 o 2 squadre di tre operai ciascuna), quanto sale (215 tonnellate solo alle ditte, divise nei vari lotti). Il documento è una comunicazione ufficiale protocollata col numero 5163. Era giovedì, il Campidoglio, Alemanno, sapeva. Certo che sapeva, a parte il meteo, non avrebbe ordinato la sospensione della didattica se non avesse saputo. Ma poi ha fatto finta di non sapere, tentando di scaricare le responsabilità della mala gestione neve altrove.
Nemmeno 48 ore passano dal fax e si fa sabato mattina, quando Roma si risveglia sotto una coltre bianca quasi mai vista. I primi, grandissimi problemi, ci sono già stati dal giorno prima: cittadini bloccati, autobus fermi, traffico paralizzato e nessuna traccia né del sale né tantomeno dei mezzi che le strade avrebbero dovuto pulire. Nemmeno 48 ore e Alemanno non sa più nulla, chiama e chiede aiuto. Telefona al presidente dell'Acer Eugenio Batelli e gli sollecita un intervento sulle ditte appaltatrici: "Datemi una mano", gli dice il sindaco. E Batelli chiama le ditte. Ma le imprese vogliono essere pagate.
Forse per soldi, forse per disorganizzazione e mancanza di preparazione e coordinamento, qualcosa tra giovedì e venerdì va storto, non funziona. Il piano neve non funziona. E' evidente a tutti. Tra comunicati grotteschi in cui viene scritto che il piano neve funziona alla perfezione, non fosse per alcuni ritardi dovuti alla neve, esternazioni secondo cui i pini capitolini non sono abituati alla neve e tentativi puerili di buttare le colpe il più lontano possibile, Roma precipita nel caos. Fino all'apoteosi televisiva del sindaco che dice: "Chiedo scusa se prima la chiedono gli altri". Un sindaco o un bambino di quelli a spasso perché non c'è scuola? E per fortuna c'era il fine settimana, chissà cosa sarebbe potuto accadere se tutto ciò si fosse verificato in giornate lavorative.
Era giovedì 2 febbraio, e tutto andò storto. E se domani, giovedì 9, il film si ripetesse? L'allerta neve c'è, certo ridimensionata rispetto al fine settimana passato, ma non è escluso che Roma non torni ad imbiancarsi. E se questo succederà le ditte, forse allertate come sette giorni fa, faranno il loro lavoro, riusciranno a pulire le strade? O invece il traffico si paralizzerà di nuovo e gli automobilisti costretti ad abbandonare l'auto sul grande raccordo anulare reso impraticabile dovranno sborsare altre centinaia di euro per recuperare i loro mezzi? Si sveglierà questa volta la Capitale sotto una coltre bianca ma con le strade pulite, o spariranno di nuovo le automobili perché le strade saranno ancora una volta splendide piste di slittino per i più piccoli e trappole micidiali per i più anziani? O forse ancora si risveglieranno i romani nel prossimo fine settimana in una città imbiancata sì, ma di sale, gettato stavolta da sindaci troppo zelanti colpevoli di errate valutazioni?
Alemanno sapeva, in questo caso l'uomo avvisato non fu mezzo salvato, ma vista la frequenza di eventi eccezionali che si abbattono sulla capitale da quando è sindaco, neve, piene del Tevere e quant'altro, avrà certo occasione di dare prova della sua abilità ancora una volta.

E' ora che schiodi te ne devi annàààààààà

 
 
 

Da NEWSFAN l'informazione fatta dal basso

Post n°47 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da zapata1968

 

Neve Roma: uffici pubblici chiusi lunedì 6 febbraio 2012
La capitale va in tilt per la neve, Roma Caput Mundi, dichiara i propri uffici pubblici chiusi lunedì 6 febbraio 2012. A deciderlo è stato il sindaco Gianni Alemanno dopo aver ricevuto gli aggiornamenti dell'aeronautica militare sulle condizioni meteo delle prossime ore.

Anche nella giornata di oggi - domenica 5 febbraio - è prevista neve, Roma ce la farà a reggere tutto questo maltempo? I dati che arrivano in tempo reale dicono proprio di no: tram bloccati, autobus funzionanti al 25%, raccordo anulare completamente ghiacciato, strade consolari chiuse, aeroporti paralizzati, linee ferroviarie impraticabili e si potrebbe continuare per ore ad elencare la catastrofe che si è abbattuta sulla capitale con una sola giornata di neve.
La querelle su "di chi è la colpa?" fra sindaco e capo della protezione civile, Franco Gabrielli, sembra un battibecco inutile al momento. I romani non amano sentirsi dire cosa devono fare (il sindaco ha annunciato ai cittadini di rimanere in casa o di dare una mano a spalare la neve) e sanno sempre arrangiarsi nel momento del bisogno. Forse il sindaco si salverà con l'ordinanza riguardo le scuole e gli uffici pubblici chiusi per lunedì 6 febbraio, ma di certo questo caos dovuto alla neve non gioverà alla sua campagna elettorale per le elezioni che si terranno l'anno prossimo

Vai a casa incapace...vattene...i Romani non ti vogliono Dimettiti e soprattutto smettila di dire cazzate

 

 
 
 

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