BUON ANNO
EASY RIDER
Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Si è vero lo siamo in modo diverso, siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
Il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore.
La gioventù deve fare esattamente ciò che pensa. L'importante è che non smettiate di essere giovani.
GRAZIE ERBA
OGNI NOSTRA AZIONE
E' UN GRIDO DI GUERRA CONTRO L'IMPERIALISMO
IN QUALUNQUE LUOGO
CI SORPRENDA LA MORTE
CHE SIA LA BENVENUTA
PURCHE' IL NOSTRO GRIDO DI GUERRA
GIUNGA AD UN'ORECCHIO
CHE LO RACCOLGA
E PURCHE' UN'ALTRA MANO
SI TENDA
PER IMPUGNARE LE NOSTRE ARMI.
(ERNESTO "CHE" GUEVARA)
O CARA MOGLIE
Post n°35 pubblicato il 07 Novembre 2010 da zapata1968
|
Post n°34 pubblicato il 13 Maggio 2010 da zapata1968
Il governo berlusconiano sta procedendo all'infangamento di un altro degli articoli più importanti della Costituzione, il 21°, cercando di limitare l'uso delle intercettazioni e della libertà di stampa, affinchè gli italiani sappiano sempre di meno e gli imbroglioni possano imbrogliare sempre di più senza paura di essere scoperti, distruggendo così il futuro del nostro paese e dei nostri figli.
Firmiamolo in tanti, affinchè il governo si renda conto che tanti italiani hanno voglia di vivere in un paese libero, e non in un paese ad uso e consumo degli imbroglioni. |
Post n°33 pubblicato il 25 Marzo 2010 da zapata1968
Crolla l'occupazione (mezzo milione in più a spasso) e la Fiat taglia altri cinquemila posti Una situazione drammatica (la più brutta da quindici anni a questa parte), destinata a peggiorare. Si parla di occupazione, di posti di lavoro. Diminuiti, nel giro di un anno di più dell'uno per cento. Tradotto, significa quasi mezzo milione di persone in più a spasso. E in questa situazione la Fiat fa circolare le voci di nuovi, pesantissimi tagli: meno cinquemila tute blu negli stabilimenti italiani. Cremaschi: il governo non copra più Marchionne. |
Post n°32 pubblicato il 21 Marzo 2010 da zapata1968
Fiore de cotica, sta guera cia' na moda un po'antipatica gira la tramontana, valla a ferma‘ fior de cerasa, ammazza ‘sto progresso quanto pesa gira la tramontana, valla a ferma‘ fior de cuccagna, si drento a mezzo monno nun se magna gira la tramontana, valla a ferma‘ fior d'ogni fiore, dice "sta bono e penza a fa' l'amore" gira la tramontana, valla a ferma‘ |
Post n°31 pubblicato il 09 Marzo 2010 da zapata1968
Il Tribunale amministrativo nega la sospensiva e fa sapere che deciderà nel merito a maggio
Non solo, il decreto "interpretativo" approvato in fretta e furia dal governo Berlusconi, non è applicabile in questo caso "perché le elezioni regionali del Lazio sono disciplinate dalla legge regionale numero 2 del 2005" e non dalla normativa nazionale "interpretata" dal governo. Quella legge, dice la sentenza, "prevedeva la presentazione dei documenti necessari alla candidatura della lista entro le ore 12 dello scorso 27 febbraio", ma "nel verbale dei carabinieri presenti nell'ufficio elettorale della corte di appello di Roma è scritto che alle ore 12 erano presenti solo 4 delegati di lista e che tra questi non risultava il delegato della parte ricorrente". Insomma, niente da fare. La lista non è stata presentata in tempo e l'interpretazione successiva è carta straccia. Tutto finito, dunque e Pdl fuori dalle elezioni nel Lazio? Le cose non stanno neppure così, perché la lista Pdl e Renata Polverini possono ancora sperare in un recupero (per quanto difficile) per un'altra strada. La strada è stata aperta proprio dal decreto interpretativo del governo che ha dato 24 ore di tempo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per la presentazione di liste in chiave riparatoria. Al quarto punto vi si dice, infatti, che "i delegati che si siano trovati nelle condizioni di cui al comma 1 (cioé che fossero entrati nei locali del Tribunale entro le 12 di sabato l'altro; ndr) possono effettuare la presentazione delle liste dalle ore otto alle ore venti del primo giorno non festivo successivo (cioé oggi) a quello di entrata in vigore del presente decreto". Ed è proprio questa la via che sta tenendo vive le speranze del centrodestra e del suo candidato governatore. Oggi pomeriggio, infatti, i presentatori che l'altro sabato sparirono per poi ricomparire fuori tempo massimo, si sono ripresentati per ritentare la presentazione del faldone rosso con le i nomi dei candidati e le relative firme. In base al decreto pare che lo possano fare, in base alla decisione di oggi del Tar non sembrano titolati a farlo. Bisogna vedere, adesso, cosa deciderà l'ufficio elettorale del tribunale di Roma che dovrebbe pronunciarsi domani mattina. Contro quella decisione c'è ancora la possibilità di appello. Sicuramente, se il tribunale darà il via libera alla lista Pdl, partirà subito il ricorso della controparte politica. Insomma: un botta e risposta giudiziario che potrebbe avere come risultato il rinvio delle elezioni regionali. In subordine, il Pdl ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar. Le Regioni alla Consulta. Com'era prevedibile, dopo il Lazio, anche altre regioni si preparano al ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto. Oggi si sono fatte avanti Piemonte e Toscana entrambe governate dal centrosinistra e chiamate al voto il 28 e 29 marzo. Sia il governatore piemontese Mercedes Bresso che il presidente toscano Claudio Martini sono intenzionati a muoversi per un conflitto tra Stato e regioni in una materia, quella delle elezioni, che è di competenza regionale e non statale. In Piemonte la decisione è già stata presa dalla giunta. "Non possiamo accettare - ha spiegato infatti Bresso - ingerenze del Governo in una materia che in Piemonte è già regolamentata dalla legge regionale. Noi abbiamo attivato la procedura della legge elettorale regionale, tanto è vero che sono stata io a convocare i comizi elettorali e quindi a indire le elezioni". Maroni. Qualche ora prima della decisione, lo stesso ministro degli Interni Maroni aveva spiegato che il Tar aveva piena autonomia di giudizio: "Se il Tar decide che la lista è fuori, quella lista resta fuori nonostante il nostro decreto. Noi non abbiamo deciso di salvare le liste. Abbiamo invece conservato i termini e abbiamo detto ai giudici di decidere loro sulla base di come la legge è stata interpretata dal governo. Mi auguro che entro pochissimi giorni il quadro sia completo, in modo da poter svolgere quel che resta della campagna elettorale e, serenamente, farla svolgere a chi ha diritto di farla".
|
Inviato da: zoppeangelo
il 13/11/2013 alle 11:29
Inviato da: zapata1968
il 26/04/2012 alle 21:29
Inviato da: ironwoman63
il 23/04/2012 alle 00:04
Inviato da: zapata1968
il 12/02/2012 alle 16:14
Inviato da: laura_torri
il 12/02/2012 alle 16:00