Creato da lisalj il 14/01/2010

ti ascolto

...

 

 

Fine del racconto

Post n°7 pubblicato il 20 Settembre 2010 da inchiostro_blu

Il racconto di cui ai post precedenti è frutto della fantasia degli autori: ogni riferimento a fatti o persone è del tutto casuale e frutto di un gioco.

Mi scuso con chi ha pensato che quanto scritto potesse essere vero... mi scuso per non aver pensato che in questo "mondo" è difficile tenere separata la realtà dalla fantasia se non si hanno informazioni precise.

Inchiostro Blu.

 
 
 

Sete di te

Post n°6 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da inchiostro_blu

.... Miss .... posso chiamarti ancora così?

Mi spiace tanto leggere la tua sofferenza rassegnata per il tempo che passa, immaginarti fuori gioco perchè non sei più una ragazzina mi ha fatto male... non è così.

Su un punto hai ragione... lei con i suoi trent'anni e la sua energia mi gratifica... il suo corpo elastico i seni sodi... ammetto che una donna più giovane lusinga il mio ego.

Ma con tutta la sua bellezza ha così tanto da imparare ancora, credimi.... confronto a te lei è una scolaretta che si affaccia solo ora al sesso. Fino ad oggi la sua esperienza con ragazzini imberbi non le ha permesso di diventare una Donna come intendo io, non ancora.
Lo sarà presto... ha iniziato il suo percorso prendendo coraggio e consapevolezza del proprio corpo. Ma non la paragonerei mai a te, alla tua femminilità innata, al tuo modo di camminare così sensuale che solo con gli anni una Donna riesce ad acquisire.
Non ha il tuo sguardo consapevole e malizioso, non ha quella tua capacità di far vibrare il mio corpo ancora prima di toccarlo...

il mio desiderio di te è intatto, e non c'è ragazzina che possa spegnere la mia sete

 
 
 

...

Post n°5 pubblicato il 28 Gennaio 2010 da lisalj

Certo che c’è il senso… mi chiedevo quale fosse. Non vorrei rimanere intrappolata nel tempo… restare a pormi domande alle quali, se risposta non c’è stata fino ad ora, non credo ne troveremo adesso. Il senso che si sia ancora legati ad un passato pieno di magnifici, quanto dolorosi ricordi c’è e lo sappiamo bene… ma a maggior ragione ora che ci sappiamo entrambi legati ad altre persone credi sia opportuno continuare?

Certo che potevi evitare di scendere in particolari…credi che mi cambi qualcosa conoscere l’età di questa “lei”…che con tanta premura sottolinei nei nove anni che ci separano?

Ma comprendo quanto una “preda” più giovane, possa entusiasmare un uomo “adulto”… tanto da usarne il fresco entusiasmo per la vita, come elegante e raffinato mezzo, per ferire una, seppur ex, compagna più attempata. Ma no, tu non volevi ferirmi. E se hai ben saputo leggere, nella mail precedente, un tono più malinconico che rabbioso, saprai identificare perfettamente il mio stato d’animo attuale.

E torno così a cercare il senso a questi nostri incontri scritti, mentre il cuore mi batte forte e non so definire il mio sentimento.

Quando ti chiesi di prendere una decisione, credi, fui io per prima combattuta tra il desiderio di chiarezza e il timore che la tua decisione non fosse ancora quella che mi aspettavo…che desideravo. Eppure ho affrontato le tue incertezze, perché portarmele dietro ancora un po’ avrebbe significato tradire me stessa e tutto quello che sapevi importante per me.

Una donna, sicuramente più di un uomo è vittima del famigerato orologio biologico che scatta al di là del proprio volere, della ragione e dei sentimenti…sai cosa intendo. Io ho scelto…tu hai scelto. Ed ora? Eccoci ancora qui. Forse non abbiamo scelto…forse la vita sceglie.

 
 
 

Carte sul tavolo

Post n°4 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da inchiostro_blu

Se nonostante tutto siamo ancora quì, evidentemente ha senso scriversi ancora. Prima di chiedersi quale, credo sia giusto mettere tutte le carte sul tavolo.... tu l'hai fatto per prima fin da subito ed io lo faccio ora. Mi viene spontaneo leggendo il tono del tuo ultimo scritto, un tono più malinconico che rabbioso, un tono che mi costringe a restituire verità a verità.

 

Nemmeno io in questo momento sono solo... c'è una "lei". Non so dirti ancora se l'ho cercata per solitudine, per bisogno, o se potrebbe essere qualcosa di importante. Per ora è troppo presto e lei così giovane.... entusiasta....

 

Per un uomo che ha passato i quarant'anni, trovarsi a vivere una relazione con una donna di trenta piena di entusiasmo, iniziativa, idee, è come risvegliarsi in un mondo dimenticato... in questo momento vivo una situazione descritta in "Patrizia" di Finardi, ricordi la canzone?

 

"io ti amo per come mi ami tu...." o meglio "io la amo per come mi ama lei..."

 

Quello che voglio dirti è che a me interessi ancora, e se è vero che la nostra vita è cambiata al punto da condividere il letto con altri, pure ritorno quì per leggere e per leggerti... non posso farne a meno.

 

... ho preferito essere sincero e dirti le cose come stanno, anche se ti conosco bene e non credo che questa mia sincerità ti faccia felice ...

 
 
 

...come sempre?

Post n°3 pubblicato il 15 Gennaio 2010 da lisalj

... scrivo adesso ma è da ieri sera, quando ti ho letto che le tue parole mi girano in testa. Possibile che volessimo le stesse cose e in tanti anni non si sia stati capaci di dimostrarselo, di comprenderlo? Pensavo avessimo trovato un modo di comunicare, credevo l'avessimo fatto...sentivo le nostre anime così vicine...eppure non siamo stai in grado di restare insieme. Amavo anch’io  restare a casa, una buona cena, un disco complice e il nostro amore avrebbe fatto il resto…e il resto era il nostro mondo, piccolo, ritagliato a dovere dove viverci quel poco tempo, fino al prossimo viaggio, alla prossima mattina gelida nella quale ti avrei accompagnato all’aeroporto per poi risprofondare nell’assenza di te…nell’attesa disperata di una telefonata che sarebbe giunta nel cuore della notte, quando spegnendo il ricevitore mi sarei addormentata a fatica in un letto troppo grande senza te. Guardo le mie mani come si muovono veloci su questa tastiera... precedono i pensieri, viaggiano veloci come se parlassero ancor prima che io formuli una frase. Questo mi spaventa perchè riconosco lo stesso impeto di quando stavamo insieme. Correvo a casa dal lavoro per leggere una tua mail…e ti scrivevo sicura che queste poche righe ci facessero sentire vicini.

E’ tardi… tutto questo mi fa male. La nostra vita è cambiata da quasi otto mesi. Che senso ha scriversi ancora? Che senso ha……

 

 

 

 
 
 

Come sempre...

Post n°2 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da inchiostro_blu

...... come sempre decidi tutto tu... quattordici anni si trasformano in una cartella dattiloscritta stampata su un blog. Intanto avresti potuto almeno avere la delicatezza di non nominarlo... "lui" ... quello che "ti fa star bene"... quello che "da". ...

Ho sempre odiato questa tua sensazione che tutto il mio tempo speso per il lavoro fosse... tempo libero. Come se volare quattordici ore senza scalo fosse divertente, fare e disfare le valige, vivere con tutti i prodotti personali in buste pronte per essere insaccate, sempre pronto a partire da un momento all'altro.

Certo che al rientro a casa non ero pronto per seguire le tue straordinarie energie. Ho sempre amato la tua capacità di organizzare, scovare ogni sorta di piacevole impegno: mostre, cene con amici, una prova dello spettacolo di una nuova compagnia teatrale... mi è dispiaciuto rifiutare spesso. Io amavo la nostra casa più di qualunque altra cosa al mondo. Il mio desiderio unico era quello di leggere sul divano, restare abbracciati, sentirti trottare per casa. Guardarti sotto la doccia... Dio quanto mi mancavi. Non me ne facevo un cazzo di alberghi a cinque stelle e di un letto gelido e vuoto... Non sai quante notti in quel letto mi sono accarezzato solo, immaginando di essere con te.

Questo è quello che tu chiami "dimenticare"... dimenticare... come fosse possibile....

 
 
 

...

Post n°1 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da lisalj

 

 

Eccomi. Sapevi che alla scusa della lontananza non avrei resistito. Un modo anche questo per non chiudere del tutto...uno spiraglio per discutere ancora... di cosa? Cosa c'è ancora da dire? Non ho più fiato...non ho più parole...mi hai tolto la speranza di credere in noi. Tu dall'altra parte del mondo...per lavoro, lo stesso lavoro che ci ha tenuti lontani per anni. Ed io come una Penelope fedele, non ho mai smesso di credere che ad ogni tuo ritorno, avresti preso una decisione...avresti parlato da persona matura...avresti fatto una scelta. Sono passati 14anni...quattordici...non sono pochi...ed ora la decisione l'ho presa io...ma sei riuscito un'altra volta ad insinuarti tra le pagine del web...sei nell'aria che respiro.

Ti ascolto...ma è l'ultima volta. Ormai la decisione è presa. Lui mi fa star bene... sono serena e non lo devo aspettare, c'è. Non devo chiedere, elemosinare...lui dà...il suo tempo è il mio. Forse non uscirai mai dal mio cuore...ma dalla mia testa sì...me lo devo. Troppo tempo ad aspettare mi ha incattivita, imbruttita...c'era sempre qualcos'altro...un viggio, un libro da recensire, un quotidiano al quale dedicare attenzione, un aereo da prendere, un fusorario da smaltire. Forse è meglio che lasciamo stare anche questo ora...un monitor che ci unisce ancora...forse è meglio ricordare i momenti belli...eh sì ce ne sono stati...forse è meglio che mi cerchi là...tra le pagine di un libro, dove mi hai dimenticata.

 
 
 

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