DOVE SAPERNE DI PIU'
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Post n°27 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da peka71
Un tempo per nascere , un tempo per morire. Un tempo per piantare, un tempo per sradicare la pianta. Un tempo per uccidere , un tempo per guarire. Un tempo per distruggere, un tempo per costruire. Un tempo per piangere, un tempo per ridere. Un tempo per gemere, un tempo per ballare. Un tempo per scagliare pietre un tempo per raccogliere sassi. Un tempo per abbracciare , un tempo per separarsi. Un tempo per cercare, un tempo per perdere. Un tempo per conservare, un tempo per gettare via. Un tempo per strappare , un tempo per ricucire. Un tempo per tacere, un tempo per parlare. Un tempo per amare, un tempo per odiare. Un tempo per la guerra, un tempo per la pace. |
Post n°26 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da peka71
BELLISSIMO ITINERARIO DA FARE CON NEVE BEN ASSESTATA E BUONE CONDI METEO. Questo itinerario rappresenta un classico dello scialpinismo appenninico. Salita Il punto di partenza è il paese di Ovindoli, raggiungibile in circa 20 minuti dal casello autostradale di Celano (A25). Da Ovindoli con una carrareccia si raggiunge il Valico del Prato del Popolo (mt. 1607). Da qui procedere in direzione Nord-Est verso il Monte Revecena (sentiero estivo). La salita non presenta alcuna difficoltà e facilmente si raggiunge la vetta (mt. 2348, h 2:30).
Mozzafiato la vista sul versante nord-orientale della montagna sui cosidetti Balzi del Sirente (foto 2) che presentano dirupi e canaloni che precipitano verso valle. Il Canale Maiori, dal quale scenderemo, è uno di questi!
Portarsi in direzione Sud-Est per trovare l'evidente fochetta (foto 3) che verso destra immette verso Valle Lupara, mentre a sinistra verso il Canale Maiori (mt. 2325, vedi foto 4).
Discesa La discesa si svolge interamente all'interno di valle inserrata, sulla quale strapiombano le creste del Monte Sirente. Fare attenzione alla caduta di rocce e di accumuli di neve/ghiaccio. Il primo tratto di discesa è quello che presenta le maggiori difficoltà tecniche, sia per la pendenza (40-45%) che per la possibilità di neve ghiacciata. Man mano che si procede il canale si allarga e diminuisce anche la pendenza fino al punto in cui si presenta un secondo tratto molto ripido che guarda verso il bosco a valle (fare attenzione). Raggiunto il bosco di betulle e faggi individuare il sentiero estivo che conduce a valle verso lo chalet bruciato e alla strada provinciale che collega Secinaro a Rocca di Mezzo. |
Post n°25 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da peka71
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Post n°24 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da peka71
....si parte....SCIALPINISMO!!! Monte Velino – m.2486 Dai Piani di Pezza per Colle dell’Orso e il Vallone dei Briganti – BS Periodo consigliato : Marzo-Aprile Redatta da Giorgio Lanni Accesso : Dall’A.25 Roma-Pescara uscire al casello di Celano e proseguire per Ovindoli e quindi per Rocca di Mezzo. Qui prendere a sinistra la sterrata segnalata per i Piani di Pezza che, in assenza di neve, si possono percorrere integralmente fino al segnale di divieto di circolazione posto praticamente alla fine della piana (q.1535m.) Relazione : Questa relazione piuttosto che essere l’usuale descrizione analitica di un percorso scialpinistico, si propone di esporre alcune considerazioni sul modo di raggiungere a primavera cogli sci la vetta del Velino nella maniera complessivamente più vantaggiosa. Infatti la zona è molto nota e frequentata in tutte le stagioni per cui una breve sintesi del percorso da seguire è più che sufficiente. L’itinerario segue fino a Colle dell’Orso il sentiero segnalato n.1 della Carta CAI citata. Pertanto dal punto di partenza si segue ( ovviamente sci in spalla se si sono attraversati in auto i Piani di Pezza ) la larga mulattiera che nel bosco conduce al Rifugio Sebastiani. Alla q.1798m., in corrispondenza di un bivio ( qui grosso modo dovrebbe comparire la neve ), si prosegue a sinistra ancora nel bosco fino al suo termine, quando, giunti in una vasta zona prativa, si delinea sullo sfondo (direzione Sud-Ovest) la cresta di Colle dell’Orso. Dopo un primo tratto pianeggiante, si prosegue puntando a un ripido pendio sulla destra, che si risale in modo da passare a sinistra di un evidente roccione : quando il terreno spiana intorno a q.2100m. appare di fronte la linea di cresta oltre la quale c’è la Val di Teve. Si punta alla cresta deviando leggermente verso destra in modo da ridurre la pendenza della salita e si perviene cosi’ in cresta in corrispondenza del cosiddetto Colle dell’Orso ( q.2175m.). A questo punto occorre calarsi nella spettacolare alta Val di Teve cercando di perdere il meno possibile quota. In effetti, descrivendo verso sinistra un ampio semicerchio sottostante il Monte il Bicchero, si riesce ad arrivare all’attacco del vallone dei Briganti intorno alla q.2000m. circa. Si precisa che questo punto e’ perfettamente visibile gia’ dal Colle dell’Orso. Percorrendo integralmente il ripido Vallone dei Briganti si perviene al colletto a q.2259m. e quindi con percorso intuitivo in vetta. Il ritorno avviene sulle tracce dell’andata che debbono essere rigorosamente seguite, in particolare nell’attraversamento dell’alta Val di Teve. Il Velino è una vetta faticosa da raggiungere in ogni stagione : se poi ci si vuole arrivare cogli sci a primavera i problemi aumentano in quanto occorre mettere in conto lunghi tratti sci in spalla. E’ quindi opportuno confrontare le varie possibilità di accesso tenendo innanzitutto conto di questo sgradevole aspetto. Gli accessi da Sud sono diversi ( Val di Teve da Bocca di Teve, Valle Maielama da Forme, Vallone di Sevice da Rosciolo, quest’ultimo classica salita invernale ) ma tutti partono sotto i 1100 metri di quota e obbligano quindi a primavera a 400-500 metri di dislivello da fare sci in spalla. Da Nord i punti di partenza possibili sono due ed entrambi molto più alti : Campo Felice e Piani di Pezza superano ambedue i 1500 metri di quota. .L’itinerario da Campo Felice per il Rifugio Sebastiani ( che al Colle dell’Orso si ricollega con quello proposto) presenta però all’inizio, come è ben noto, un lunghissimo tratto pianeggiante assai sgradevole per uno scialpinista. La partenza dai Piani di Pezza invece riduce di molto la lunghezza del percorso, che inoltre è sempre sufficientemente inclinato per uno scialpinista : ciò è molto importante in quanto la discesa finale dal Colle dell’Orso si può fare in larga parte cogli sci, salvo un tratto terminale che è di una lunghezza usuale per la stagione primaverile. Dal punto di vista sciistico la discesa del Vallone dei Briganti è di grande soddisfazione anche perché a primavera la neve è di norma perfettamente assestata e del tutto assenti sono i pericoli di valanga : comunque anche le altre due sono abbastanza divertenti. Per quanto riguarda in particolare quella iniziale in Val di Teve dal Colle dell’Orso, la neve potrebbe essere insufficiente proprio sotto il colletto, data la stagione e l’esposizione a Sud : in questo caso salendo a sinistra sulla cresta per pochi metri ( verso Sud-Est ) si incontra un canale innevato che consente di scendere cogli sci mentre successivamente, nel mezza costa sotto il Bicchero, non vi sono problemi di innevamento ( il pendio infatti è esposto ad Ovest ). L’itinerario data la sua complessità richiede una perfetta visibilità ed è quindi sconsigliabile in caso di tempo incerto. |
Post n°22 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da peka71
QUESTO E'QUELLO CHE DICONO Lunedi 22 Gennaio 2007 ore 00:00 Situazione Mercoledi 24 gennaio, il nocciolo freddo ha raggiunto la nostra penisola con temperature di 35 gradi sottozero a 5000 metri. Le temperature a 1500 metri saranno intorno ai -5 gradi al nord, sufficienti per vedere qualche fiocco sulle pianure.
Cari amici di meteorete, con un mese e mezzo di ritardo, possiamo affermare che sta per partire la stagione invernale, dopo averlo incitato, osannato e quant’altro, il Vortice Polare darà il meglio di se, demolendo la struttura anticiclonica che da settembre ha governato senza pietà sul bacino del Mediterraneo Tale azione avrà la più classica delle configurazioni invernali, aria fredda di estrazione polare con direttrice nord sud, ci piomberà addosso nella giornata di martedì 23 gennaio. Prima di allora avremo un lunedì di preparazione, con le correnti sciroccali che inizieranno a favorire la copertura dei cieli sui settori centro settentrionali, e l’arrivo delle prime nevicate sulle alpi oltre i 1600mt, e delle prime precipitazioni sulle pianure. In nottata e nella giornata di martedì la quota neve sulle alpi scenderà fin verso i 900mt, ma molto probabilmente nella serata di martedì e nelle prime ore di mercoledì qualche fiocco farà la sua comparsa anche sulle zone pianeggianti di Piemonte e Lombardia. Notizia veramente importante, è il notevole accumulo di neve previsto su tutto l’arco alpino, vero oro colato per tutte le località sciistiche, ovviamente anche le nostre zone appenniniche godranno di un buon innevamento, diamo quindi veramente il benvenuto alla stagione invernale. Ovviamente in situazioni di questo genere, un aspetto rilevante potrebbe fornirlo il Mediterraneo, pensate al duro scontro dell’aria fredda in arrivo dal nord Europa con la massa di aria temperate del mare, non possiamo escludere quindi qualche ulteriore sorpresa, ed è proprio per questo motivo, che vi invitiamo a seguire la nostra diretta meteo, che in questi giorni vi terrà costantemente aggiornati sull’evolversi della situazione
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Post n°21 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da peka71
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Post n°20 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da peka71
C'è Tempo |
Post n°19 pubblicato il 26 Dicembre 2006 da peka71
L'uomo che non è capace di sognare è un povero diavolo. L'uomo che è capace di sognare e di trasformare i suoi sogni in realtà è un rivoluzionario. L'uomo che è capace di amare e di fare dell'amore uno strumento per il cambiamento è anch'egli un rivoluzionario. Il rivoluzionario quindi è un sognatore, è un amante è un poeta, perchè non si può essere rivoluzionari senza lacrime negli occhi e senza tenerezza nelle mani. Thomas Berge |
Post n°18 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da peka71
STESSA SPIAGGIA STESSO MARE Ieri io e il mio gruppetto abbiamo fatto di nuovo,e'l'unico posto dove c'e'neve,un bel giretto scialpinistico su'e giu'per le splendide cime del parco Gran Sasso-Laga.Siamo riusciti a fare tre discese e altrettante salite senza poter impellare pero',come si dice nel gergo,e dovendo scalinare continuamente lungo i canali in quanto la neve era molto crostosa a nord,com'e'dura l'avventura! Il divertimento e'stato assicurato,bella giornata,almeno all'inizio,tanta fatica,stupendi paesaggi,tratti di terreno misto anche impegnativi insomma come seconda uscita dell'anno niente male. A proposito avviso ai naviganti:pare sia arrivata la neveeeeeeeee!!!!!! |
Post n°17 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da peka71
SCIALPINISMO
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Inviato da: pietradifinale
il 21/03/2007 alle 19:12
Inviato da: sternina
il 25/01/2007 alle 15:43
Inviato da: sillylamb
il 25/01/2007 alle 14:51
Inviato da: peka71
il 23/01/2007 alle 23:16
Inviato da: sternina
il 23/01/2007 alle 19:18