Creato da peka71 il 28/11/2006

DI PANE E PIETRE

MEMORIE DI UNO SCIALPINISTA

 

 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da peka71

immagineTEMPO

Un tempo per nascere , un tempo per morire.

Un tempo per piantare, un tempo per sradicare la pianta.

Un tempo per uccidere , un tempo per guarire.

Un tempo per distruggere, un tempo per costruire.

Un tempo per piangere, un tempo per ridere.

Un tempo per gemere, un tempo per ballare.

Un tempo per scagliare pietre un tempo per raccogliere sassi.

Un tempo per abbracciare , un tempo per separarsi.

Un tempo per cercare, un tempo per perdere.

Un tempo per conservare, un tempo per gettare via.

Un tempo per strappare , un tempo per ricucire.

Un tempo per tacere, un tempo per parlare.

Un tempo per amare, un tempo per odiare.

Un tempo per la guerra, un tempo per la pace.

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da peka71

BELLISSIMO ITINERARIO DA FARE CON NEVE BEN ASSESTATA E BUONE CONDI METEO.

Questo itinerario rappresenta un classico dello scialpinismo appenninico.
Particolarmente bella e impegnativa è la parte finale della Traversata: la discesa del Canale Maiori (Valle Inserrata) meta di scialpinisti provenienti da tutta Europa.

Salita

Il punto di partenza è il paese di Ovindoli, raggiungibile in circa 20 minuti dal casello autostradale di Celano (A25).

Da Ovindoli con una carrareccia si raggiunge il Valico del Prato del Popolo (mt. 1607). Da qui procedere in direzione Nord-Est verso il Monte Revecena (sentiero estivo). La salita non presenta alcuna difficoltà e facilmente si raggiunge la vetta (mt. 2348, h 2:30).
Il panorama è molto interessante e spazia sui maggiori gruppi montuosi d'Abruzzo. Da qui possiamo godere anche di una vista dall'alto degli impienti di risalita del comprensorio sciistico di Ovindoli (foto 1).

Gli impianti del comprensorio sciistico di Ovindoli visti dalla Vetta del Sirente.
Foto 1 - Vista degli impianti di risalita di Ovindoli dalla vetta del Sirente.
(foto di Alessandro Bianchi)

Mozzafiato la vista sul versante nord-orientale della montagna sui cosidetti Balzi del Sirente (foto 2) che presentano dirupi e canaloni che precipitano verso valle. Il Canale Maiori, dal quale scenderemo, è uno di questi!

Balzi del Sirente dalla vetta
Foto 2- Balzi del Sirente visti dalla vetta. (foto di Alessandro Bianchi)

Portarsi in direzione Sud-Est per trovare l'evidente fochetta (foto 3) che verso destra immette verso Valle Lupara, mentre a sinistra verso il Canale Maiori (mt. 2325, vedi foto 4).

Forchetta di imbocco del Canale Maiori
Foto 3 - Il suggestiovo ingresso al Canale Maiori.
(foto di Alessandro Bianchi)

L'imbocco del canale dalla vetta.
Foto 4 - Il ripido pendio iniziale del canale fotografato dalla
vetta del Sirente. (foto di Alessandro Bianchi)

Discesa

La discesa si svolge interamente all'interno di valle inserrata, sulla quale strapiombano le creste del Monte Sirente. Fare attenzione alla caduta di rocce e di accumuli di neve/ghiaccio.

Il primo tratto di discesa è quello che presenta le maggiori difficoltà tecniche, sia per la pendenza (40-45%) che per la possibilità di neve ghiacciata. Man mano che si procede il canale si allarga e diminuisce anche la pendenza fino al punto in cui si presenta un secondo tratto molto ripido che guarda verso il bosco a valle (fare attenzione).

Raggiunto il bosco di betulle e faggi individuare il sentiero estivo che conduce a valle verso lo chalet bruciato e alla strada provinciale che collega Secinaro a Rocca di Mezzo.

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da peka71
Foto di peka71

Questa mattina ore 11.30 stazione sciistica di Campo Felice.

CONTINUA A NEVICAREEEE!!!!!

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da peka71

 ....si parte....SCIALPINISMO!!!immagine

Monte Velino – m.2486
( Gruppo del Velino )

Dai Piani di Pezza per Colle dell’Orso e il Vallone dei Briganti – BS

Periodo consigliato : Marzo-Aprile
Dislivello: 1350 m. (650+500+200)
Tempo di salita : 3.30-4.30 ore
Materiali: ramponi
Esposizione discese: Sud,Nord,Nord
Carte: Gruppo Velino-Sirente (1:25000) CAI Delegazione Regionale Abbruzzese

Redatta da Giorgio Lanni

Accesso :

Dall’A.25 Roma-Pescara uscire al casello di Celano e proseguire per Ovindoli e quindi per Rocca di Mezzo. Qui prendere a sinistra la sterrata segnalata per i Piani di Pezza che, in assenza di neve, si possono percorrere integralmente fino al segnale di divieto di circolazione posto praticamente alla fine della piana (q.1535m.)

Relazione :

Questa relazione piuttosto che essere l’usuale descrizione analitica di un percorso scialpinistico, si propone di esporre alcune considerazioni sul modo di raggiungere a primavera cogli sci la vetta del Velino nella maniera complessivamente più vantaggiosa. Infatti la zona è molto nota e frequentata in tutte le stagioni per cui una breve sintesi del percorso da seguire è più che sufficiente. L’itinerario segue fino a Colle dell’Orso il sentiero segnalato n.1 della Carta CAI citata. Pertanto dal punto di partenza si segue ( ovviamente sci in spalla se si sono attraversati in auto i Piani di Pezza ) la larga mulattiera che nel bosco conduce al Rifugio Sebastiani. Alla q.1798m., in corrispondenza di un bivio ( qui grosso modo dovrebbe comparire la neve ), si prosegue a sinistra ancora nel bosco fino al suo termine, quando, giunti in una vasta zona prativa, si delinea sullo sfondo (direzione Sud-Ovest) la cresta di Colle dell’Orso. Dopo un primo tratto pianeggiante, si prosegue puntando a un ripido pendio sulla destra, che si risale in modo da passare a sinistra di un evidente roccione : quando il terreno spiana intorno a q.2100m. appare di fronte la linea di cresta oltre la quale c’è la Val di Teve. Si punta alla cresta deviando leggermente verso destra in modo da ridurre la pendenza della salita e si perviene cosi’ in cresta in corrispondenza del cosiddetto Colle dell’Orso ( q.2175m.). A questo punto occorre calarsi nella spettacolare alta Val di Teve cercando di perdere il meno possibile quota. In effetti, descrivendo verso sinistra un ampio semicerchio sottostante il Monte il Bicchero, si riesce ad arrivare all’attacco del vallone dei Briganti intorno alla q.2000m. circa. Si precisa che questo punto e’ perfettamente visibile gia’ dal Colle dell’Orso. Percorrendo integralmente il ripido Vallone dei Briganti si perviene al colletto a q.2259m. e quindi con percorso intuitivo in vetta. Il ritorno avviene sulle tracce dell’andata che debbono essere rigorosamente seguite, in particolare nell’attraversamento dell’alta Val di Teve.

Il Velino è una vetta faticosa da raggiungere in ogni stagione : se poi ci si vuole arrivare cogli sci a primavera i problemi aumentano in quanto occorre mettere in conto lunghi tratti sci in spalla. E’ quindi opportuno confrontare le varie possibilità di accesso tenendo innanzitutto conto di questo sgradevole aspetto. Gli accessi da Sud sono diversi ( Val di Teve da Bocca di Teve, Valle Maielama da Forme, Vallone di Sevice da Rosciolo, quest’ultimo classica salita invernale ) ma tutti partono sotto i 1100 metri di quota e obbligano quindi a primavera a 400-500 metri di dislivello da fare sci in spalla. Da Nord i punti di partenza possibili sono due ed entrambi molto più alti : Campo Felice e Piani di Pezza superano ambedue i 1500 metri di quota. .L’itinerario da Campo Felice per il Rifugio Sebastiani ( che al Colle dell’Orso si ricollega con quello proposto) presenta però all’inizio, come è ben noto, un lunghissimo tratto pianeggiante assai sgradevole per uno scialpinista. La partenza dai Piani di Pezza invece riduce di molto la lunghezza del percorso, che inoltre è sempre sufficientemente inclinato per uno scialpinista : ciò è molto importante in quanto la discesa finale dal Colle dell’Orso si può fare in larga parte cogli sci, salvo un tratto terminale che è di una lunghezza usuale per la stagione primaverile. Dal punto di vista sciistico la discesa del Vallone dei Briganti è di grande soddisfazione anche perché a primavera la neve è di norma perfettamente assestata e del tutto assenti sono i pericoli di valanga : comunque anche le altre due sono abbastanza divertenti. Per quanto riguarda in particolare quella iniziale in Val di Teve dal Colle dell’Orso, la neve potrebbe essere insufficiente proprio sotto il colletto, data la stagione e l’esposizione a Sud : in questo caso salendo a sinistra sulla cresta per pochi metri ( verso Sud-Est ) si incontra un canale innevato che consente di scendere cogli sci mentre successivamente, nel mezza costa sotto il Bicchero, non vi sono problemi di innevamento ( il pendio infatti è esposto ad Ovest ). L’itinerario data la sua complessità richiede una perfetta visibilità ed è quindi sconsigliabile in caso di tempo incerto.

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da peka71

QUESTO E'QUELLO CHE DICONO

 Lunedi 22  Gennaio 2007 ore  00:00

Situazione Mercoledi 24 gennaio, il nocciolo freddo ha raggiunto la nostra penisola con temperature di 35 gradi sottozero a 5000 metri. Le temperature a 1500 metri saranno intorno ai -5 gradi al nord, sufficienti per vedere qualche fiocco sulle pianure.

Cari amici di meteorete, con un mese e mezzo di ritardo, possiamo affermare che sta per partire la stagione invernale, dopo averlo incitato, osannato e quant’altro, il Vortice Polare darà il meglio di se, demolendo la struttura anticiclonica che da settembre ha governato senza pietà sul bacino del Mediterraneo

 Tale azione avrà la più classica delle configurazioni invernali, aria fredda di estrazione polare con direttrice nord sud, ci piomberà addosso nella giornata di martedì 23 gennaio. 

Prima di allora avremo un lunedì di preparazione, con le correnti sciroccali che inizieranno a favorire la copertura dei cieli sui settori centro settentrionali, e l’arrivo delle prime nevicate sulle alpi oltre i 1600mt, e delle prime precipitazioni sulle pianure. In nottata e nella giornata di martedì la quota neve sulle alpi scenderà fin verso i 900mt, ma molto probabilmente nella serata di martedì e nelle prime ore di mercoledì qualche fiocco farà la sua comparsa anche sulle zone pianeggianti di Piemonte e Lombardia.

Notizia veramente importante, è il notevole accumulo di neve previsto su tutto l’arco alpino, vero oro colato per tutte le località sciistiche, ovviamente anche le nostre zone appenniniche godranno di un buon innevamento, diamo quindi veramente il benvenuto alla stagione invernale. 

Ovviamente in situazioni di questo genere, un aspetto rilevante potrebbe fornirlo il Mediterraneo, pensate al duro scontro dell’aria fredda in arrivo dal nord Europa con la massa di aria temperate del mare, non possiamo escludere quindi qualche ulteriore sorpresa, ed è proprio per questo motivo, che vi invitiamo a seguire la nostra diretta meteo, che in questi giorni vi terrà costantemente aggiornati sull’evolversi della situazione

 

 

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da peka71

immagineAVVISO AI NAVIGANTI !!!!!!!

....dicono che sta'per arrivare l'inverno....

...beh,chi per primo lo vede e lo sente avvisa gli altri ok...

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da peka71

C'è Tempo



Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 26 Dicembre 2006 da peka71
Foto di peka71

L'uomo che non è capace di sognare

è un povero diavolo.

L'uomo che è capace di sognare

e di trasformare i suoi sogni in realtà

è un rivoluzionario.

L'uomo che è capace di amare

e di fare dell'amore

uno strumento per il cambiamento

è anch'egli un rivoluzionario.

Il rivoluzionario quindi è un sognatore, è un amante è un poeta, perchè non si può essere rivoluzionari senza lacrime negli occhi e senza tenerezza nelle mani.

Thomas Berge

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da peka71
Foto di peka71

STESSA SPIAGGIA STESSO MARE

Ieri io e il mio gruppetto abbiamo fatto di nuovo,e'l'unico posto dove c'e'neve,un bel giretto scialpinistico su'e giu'per le splendide cime del parco Gran Sasso-Laga.Siamo riusciti a fare tre discese e altrettante salite senza poter impellare pero',come si dice nel gergo,e dovendo scalinare continuamente lungo i canali in quanto la neve era molto crostosa a nord,com'e'dura l'avventura!

Il divertimento e'stato assicurato,bella giornata,almeno all'inizio,tanta fatica,stupendi paesaggi,tratti di terreno misto anche impegnativi insomma come seconda uscita dell'anno niente male.

A proposito avviso ai naviganti:pare sia arrivata la neveeeeeeeee!!!!!!

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da peka71

SCIALPINISMO

immagine

CORNO GRANDE (Gran Sasso D’Italia)


Canale del Tempio

Questo canale è stato salito per la prima volta nel ’95, e la sua relazione è riportata nell’Aggiornamento alla guida C.A.I. – Turing del Gran Sasso d’Italia.

Poiché la parte superiore è costituita da una serie di canalini troppo stretti per essere percorsi in sci, conviene abbinare il primo tratto della Direttissima, oppure del canalone Bissolati, con i tratti inferiori del canale.

Questo tratto è piuttosto interessante, completamente racchiuso tra le rocce e molto poco percorso: presenta una strettoia ripida in uscita, quasi sempre superabile con gli sci.

La Direttissima è ormai diventata una classica dello sci ripido, ed ha molte ripetizioni, forse più di quante ne meriti: infatti è spesso rovinata dal passaggio di un gran numero di persone a piedi, essendo la più rapida via di salita al Corno Grande da Campo Imperatore.

Inoltre uno stretto passaggio dopo circa un terzo della discesa costringe quasi sempre a togliere gli sci, eccetto che in condizioni di innevamento eccezionali.

In alternativa, quando la Direttissima è troppo poco innevata o in cattive condizioni a causa delle tracce, conviene iniziare la discesa sfruttando il primo tratto del classicissimo canalone Bissolati.

La discesa dal Corno Grande verso Campo Imperatore comporta la possibilità di concatenare una seconda discesa per il ritorno a Fonte Cerreto, in quanto normalmente, fino a primavera inoltrata, la strada provinciale rimane chiusa e si sale in funivia.

La possibilità più logica è quella scendere in Campo Pericoli e dall’inizio di Val Maone risalire al Passo della Portella, per scendere sul lato opposto il bel vallone che riporta, non senza un lungo tratto a piedi, a Fonte Cerreto

immagine
Relazione

Da Campo Imperatore, per salire alla Vetta Occidentale del Corno Grande ci si avvia in direzione del rifugio Duca degli Abruzzi, oltrepassando l’Osservatorio Astronomico, e prima che il pendio che sale al rifugio si faccia ripido, si imbocca sulla destra, segnalato da una targa, il sentiero della via normale, spesso tracciato anche in inverno, che dopo un lungo traverso ed aggirati alcuni speroni (possibile presenza di cornici sul tratto finale) sale alla Sella di Monte Aquila. Questo percorso solitamente costringe a caricare gli sci.

In inverno, specialmente se non c’è traccia sul traverso (la prima parte è visibile dal piazzale di arrivo della funivia) o se è prevedibile la presenza di cornici, può essere consigliabile scendere con gli sci in direzione del versante sud di M. Aquila, percorrendo il primo tratto della pista di sci che scende più a sinistra: quando questa svolta a destra, la si abbandona uscendo sulla sinistra e si entra in un evidente vallone, sotto i pendii di M.Aquila, che si risale sci ai piedi fino alla Sella.

Dalla Sella di Monte Aquila si prosegue per morbide gobbe verso il Corno Grande, oltrepassando la Sella di Corno Grande e risalendo al “Sassone” (caratteristica e ben visibile torre isolata che sormonta un ripido pendio). Percorso infine un breve tratto di cresta si raggiunge una targa segnaletica (fin qui è spesso possibile utilizzare le pelli). Subito a sinistra, si imbocca e si risale la Direttissima. Il canale è rettilineo e presenta due strozzature, la seconda delle quali è la più ripida (45-50°): normalmente ben tracciato, conduce direttamente alla Vetta Occidentale del Corno Grande.

Dalla Vetta Occidentale del Corno Grande scendono sul versante sud tre canali:
- il Moriggia – Acitelli, altra bellissima possibilità per lo sci ripido a SE;
- la Direttissima a S;
- il canalone Bissolati, una discesa scialpinistica classica e molto ripetuta, a OSO.

Si scende il primo tratto della Direttissima e appena superata la ripida strozzatura (che spesso costringe a togliere gli sci), si traversa verso destra sotto le rocce fino a scavalcare una crestina per entrare nel canale del Tempio.

In alternativa, si percorre un breve tratto della cresta Ovest (normalmente è possibile scendere con gli sci direttamente dalla vetta) fino ad affacciarsi sull’ampio ed evidente canalone Bissolati.

Si scende tenendosi sulla sinistra, in modo che appena le rocce lo consentono, si traversa verso sinistra per entrare nel canale del Tempio.

Si prosegue per un tratto molto ampio che va restringendosi e aumentando la pendenza fino alla strozzatura, dove, se le condizioni di innevamento non sono ottimali, può essere necessario superare una roccia affiorante.

Si continua nel canale fino ad uscire dalle rocce su un pendio ampio. Da qui è possibile tagliare verso la Sella di Monte Aquila e fare ritorno a Campo Imperatore: la possibilità che consente una sciata più lunga è però quella di continuare a scendere dentro a Campo Pericoli, in direzione O e poi SO, fin sotto al pendio che scende dalla Sella dei Grilli. Qui, sulla destra, continua la Val Maone.

Dirigendosi verso S, con gli sci ai piedi, si risale al passo della Portella (evidente intaglio sulla cresta che si stende dal rifugio Duca degli Abruzzi fino a Pizzo Cefalone) e si scende sul versante opposto un ampio vallone esposto a S.

Ai limiti del bosco, dove di solito la neve finisce, si trovano, sulla destra del canaletto al centro del vallone, evidenti tracce che portano ad un sentiero e quindi alla stradina forestale che si percorre dentro alla pineta fino a Fonte Cerreto.

immagine

immagine
Scheda tecnica


Dislivello in salita:
900 m da Campo Imperatore alla vetta Occidentale del Corno Grande, circa 200m per la risalita alla Portella.

Dislivello in discesa:
400 m fino all’uscita dal canale del Tempio, 400 m circa dall’uscita del canale fino all’inizio di val Maone, 1100 m il vallone della Portella, di cui circa 700 circa normalmente innevati.

Difficoltà:
40 – 45 ° continui, 45 – 50° la strettoia della Direttissima e quella del Tempio.

Esposizione:
S

Materiale:
normale dotazione per scialpinismo, casco.

Periodo:
Febbraio-Aprile



Accesso stradale:
Uscita “Assergi” dell’autostrada A24 Roma-Teramo, con circa 2km si raggiunge Fonte Cerreto da dove una funivia consente la salita a Campo Imperatore.
N.B. La carrozzabile per Campo Imperatore è aperta solo in tarda primavera.


Navetta
:
nessuna

Punti d’appoggio:
Alberghi a Fonte Cerreto, un ostello ed un albergo a Campo Imperatore.
Tel. impianti 0862/606143


Carte:
C.A.I. – Sezione L’Aquila – Gran Sasso d’Italia –Carta dei sentieri scala 1:25000
immagine






















 
 
 
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