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DI PANE E PIETRE

MEMORIE DI UNO SCIALPINISTA

 

 

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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da peka71

 ....si parte....SCIALPINISMO!!!immagine

Monte Velino – m.2486
( Gruppo del Velino )

Dai Piani di Pezza per Colle dell’Orso e il Vallone dei Briganti – BS

Periodo consigliato : Marzo-Aprile
Dislivello: 1350 m. (650+500+200)
Tempo di salita : 3.30-4.30 ore
Materiali: ramponi
Esposizione discese: Sud,Nord,Nord
Carte: Gruppo Velino-Sirente (1:25000) CAI Delegazione Regionale Abbruzzese

Redatta da Giorgio Lanni

Accesso :

Dall’A.25 Roma-Pescara uscire al casello di Celano e proseguire per Ovindoli e quindi per Rocca di Mezzo. Qui prendere a sinistra la sterrata segnalata per i Piani di Pezza che, in assenza di neve, si possono percorrere integralmente fino al segnale di divieto di circolazione posto praticamente alla fine della piana (q.1535m.)

Relazione :

Questa relazione piuttosto che essere l’usuale descrizione analitica di un percorso scialpinistico, si propone di esporre alcune considerazioni sul modo di raggiungere a primavera cogli sci la vetta del Velino nella maniera complessivamente più vantaggiosa. Infatti la zona è molto nota e frequentata in tutte le stagioni per cui una breve sintesi del percorso da seguire è più che sufficiente. L’itinerario segue fino a Colle dell’Orso il sentiero segnalato n.1 della Carta CAI citata. Pertanto dal punto di partenza si segue ( ovviamente sci in spalla se si sono attraversati in auto i Piani di Pezza ) la larga mulattiera che nel bosco conduce al Rifugio Sebastiani. Alla q.1798m., in corrispondenza di un bivio ( qui grosso modo dovrebbe comparire la neve ), si prosegue a sinistra ancora nel bosco fino al suo termine, quando, giunti in una vasta zona prativa, si delinea sullo sfondo (direzione Sud-Ovest) la cresta di Colle dell’Orso. Dopo un primo tratto pianeggiante, si prosegue puntando a un ripido pendio sulla destra, che si risale in modo da passare a sinistra di un evidente roccione : quando il terreno spiana intorno a q.2100m. appare di fronte la linea di cresta oltre la quale c’è la Val di Teve. Si punta alla cresta deviando leggermente verso destra in modo da ridurre la pendenza della salita e si perviene cosi’ in cresta in corrispondenza del cosiddetto Colle dell’Orso ( q.2175m.). A questo punto occorre calarsi nella spettacolare alta Val di Teve cercando di perdere il meno possibile quota. In effetti, descrivendo verso sinistra un ampio semicerchio sottostante il Monte il Bicchero, si riesce ad arrivare all’attacco del vallone dei Briganti intorno alla q.2000m. circa. Si precisa che questo punto e’ perfettamente visibile gia’ dal Colle dell’Orso. Percorrendo integralmente il ripido Vallone dei Briganti si perviene al colletto a q.2259m. e quindi con percorso intuitivo in vetta. Il ritorno avviene sulle tracce dell’andata che debbono essere rigorosamente seguite, in particolare nell’attraversamento dell’alta Val di Teve.

Il Velino è una vetta faticosa da raggiungere in ogni stagione : se poi ci si vuole arrivare cogli sci a primavera i problemi aumentano in quanto occorre mettere in conto lunghi tratti sci in spalla. E’ quindi opportuno confrontare le varie possibilità di accesso tenendo innanzitutto conto di questo sgradevole aspetto. Gli accessi da Sud sono diversi ( Val di Teve da Bocca di Teve, Valle Maielama da Forme, Vallone di Sevice da Rosciolo, quest’ultimo classica salita invernale ) ma tutti partono sotto i 1100 metri di quota e obbligano quindi a primavera a 400-500 metri di dislivello da fare sci in spalla. Da Nord i punti di partenza possibili sono due ed entrambi molto più alti : Campo Felice e Piani di Pezza superano ambedue i 1500 metri di quota. .L’itinerario da Campo Felice per il Rifugio Sebastiani ( che al Colle dell’Orso si ricollega con quello proposto) presenta però all’inizio, come è ben noto, un lunghissimo tratto pianeggiante assai sgradevole per uno scialpinista. La partenza dai Piani di Pezza invece riduce di molto la lunghezza del percorso, che inoltre è sempre sufficientemente inclinato per uno scialpinista : ciò è molto importante in quanto la discesa finale dal Colle dell’Orso si può fare in larga parte cogli sci, salvo un tratto terminale che è di una lunghezza usuale per la stagione primaverile. Dal punto di vista sciistico la discesa del Vallone dei Briganti è di grande soddisfazione anche perché a primavera la neve è di norma perfettamente assestata e del tutto assenti sono i pericoli di valanga : comunque anche le altre due sono abbastanza divertenti. Per quanto riguarda in particolare quella iniziale in Val di Teve dal Colle dell’Orso, la neve potrebbe essere insufficiente proprio sotto il colletto, data la stagione e l’esposizione a Sud : in questo caso salendo a sinistra sulla cresta per pochi metri ( verso Sud-Est ) si incontra un canale innevato che consente di scendere cogli sci mentre successivamente, nel mezza costa sotto il Bicchero, non vi sono problemi di innevamento ( il pendio infatti è esposto ad Ovest ). L’itinerario data la sua complessità richiede una perfetta visibilità ed è quindi sconsigliabile in caso di tempo incerto.

 
 
 
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