04/04/2005
Antipurgatorio, Tramonto. Devota preghiera delle anime. Era già l’ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core, lo dì c’han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d’amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more; quand’io incominciai a render vano l’udire, e a mirare una de l’alme surta, che l’ascoltar chiedea con mano. Ella giunse e levò ambo le palme, ficcando gli occhi verso l’oriente, come dicesse a Dio: «D’altro non calme ». ‘Te lucis ante’ sì devotamente le uscìo di bocca e con sì dolci note, che fece me a me uscir di mente. E l’altre poi dolcemente e devote seguitai lei per tutto l’inno intero, avendo gli occhi a le superne rote. |