visionaria

ENDLESS LOOP


Flusso di pensieri sovraffollato come omini in strati urbani densi abitano case cubo. Terminazioni nervose linee ferroviarie metropolitane pensiero mio viandante. Contemplo le bianche pareti che il tempo ha vestito di segni indelebili arabeschi visibili al luminol del cuore, e nonostante scorra ancora acido lattico dalle mie giunture mi trovo alla griglia di partenza della corsa dell’affanno e del turbamento indetta da vortici che mi spingono giovane Mennea a correre a perdifiato e giunto, fronte a te, non ho niente da dire. Colgo con disappunto inespresso le tue scarpe mocassini marronigialle opache ridere e stridere al cospetto dei pantaloni a sigaretta neri di raso che indossi con la disinvoltura di chi ha preso le prime cose dall’armadio. “Beviamo qualcosa?” Scendo nell’animo del vino rosso salvifico e mi ritrovo solo accomodato sulla soglia di casa libro aperto posa plastica sguardo imperscrutabile assorto nella storia della girl-lover appassiona del cuoio e della gomma che accende laddove dovrebbe indignare quand’ecco che sento sorprendermi ancora e d’istinto scatto felino il gioco della corsa della rivoluzione e siamo ancora occhi negli occhi e nulla da dire. Hai labbra e gote arrossate per il vento forte spazzapensieri capelli arruffati e nel riverbero sceso dagli occhi per il vento scacciafastidi scivolo E scorro a terra lontano tra appunti di poco conto con l’intento di riordinare quando gorghi nel mio stagno prendono vita e d’impovviso via di corsa a perdifiato... Vitale.Ascoltando: Gotan Project.