visionaria

Rinascimento. Filastrocca in rima.


Gli occhi brillano di luce assassina, lasciato il torpore di questa mattina mi appresto ad uscire ed infrangere il vetro. Attingo alla fonte mi disseto e placido riposo galleggio, ora nuoto. S'accampano pensieri sullo sfondo vuoto. Innalzano vessilli impudici indicibili inconoscibili senz'alibi carattaristici di menti labili vestiti di sfrontata normalitā. Come l'edificazione selvaggia di una cittā si insidiano nella mia testa con una mancanza d'ordine quasi pittoresca, aperta č la saracinesca che ne regola l'afflusso. Sovrapposti l'un l'altro come corpi in un furibondo amplesso avanzano passo avanti passo in lasso di tempo quantificabile in una manciata d'attimi con ottimi propositi: spogliarmi delle vesti che con questi e quest'altri pretesti l'inettitudine celandosi dietro le mani di un abile sarto mi ha cucito addosso.... Dimentico spesso molte cose. L'ultima il concorso di poesia. Poi il pagamento di una multa nei termini previsti dal codice della strada, il freno a mano dell'automobile...