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LE AVVENTURE DELLE AMAZZONI seconda puntata

Post n°15 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da pantariste89
Foto di pantariste89

NELLA PRIMA PUNTATA:

 

Riassunto della prima puntata (per chi non vuol leggere la prima puntata sul post n.12):

Un gruppo di guerrieri ha attaccato e distrutto uno sguarnito villaggio amazzone, rapendo anche una ventina di ragazzine e di bambine per venderle schiave. Ma alcune intrepide guerriere sono sulle loro tracce. Intanto uno degli uomini ha trascinato via la più grande delle ragazzine per “insegnarle l’educazione”…

 

PASSI SALIENTI…

Le quattro giovani guerriere… avevano trovato le tracce dei bastardi che avevano attaccato il villaggio di Sanash, nel sud del loro territorio… Quando arrivarono sul luogo dello scontro …rimasero inorridite alla scena che si presentava ai loro occhi: il villaggio completamente incendiato, le cinque anziane a terra uccise, con le armi ancora tra le mani, circondate da una decina di corpi inerti degli attaccanti…. Poi Raina aveva trovato un’anziana ancora viva. “Ci hanno attaccato…di sorpresa…-riusciva a sussurrare – abbiamo cercato  di fermarli…anche…alcune ragazze…hanno combattuto bene…ma erano troppi…le hanno…portate via tutte…” … I cuori di Mila e Pantariste ebbero un sussulto quando con mille precauzioni videro che i fuggitivi con le loro prede si erano fermati… due amazzoni contro nove uomini pesantemente armati, non era facile…

 

 SECONDA PUNTATA!!!

SEMPRE DEDICATO AD UN’AMICA SPECIALE

Orlof aveva sbattuto per terra Veena con veemenza e la piccola amazzone si mordeva le labbra per non piangere e non dare la soddisfazione a quell’orso schifoso. L’aveva portata in una radura vicina e si stava preparando “per insegnarle le buone maniere”. Teneva un pesante stivale sui bei capelli biondi della ragazzina, per impedirle di muovere la testa. Dopo aver lottato con tutte le sue forze e dopo essere stata stordita dalle botte dell’omaccione, Veena non si era ancora rassegnata al suo destino e aspettava un momento propizio per la fuga.  Ma il bastardo, salitole sopra, le teneva le due mani con una sola delle sue, mentre con l’altra si preparava a soddisfare i suoi perversi desideri. Quando Veena stava per essere penetrata, il bestione fece uno strano suono, come un gorgoglio dalla bocca, e si abbattè pesantemente accanto a lei. Veena riconobbe subito la freccia amazzone che gli spuntava dal collo, resistette alla tentazione di urlare, quando una figura agile le si fece vicina per consolarla. Era Mila, che accortasi del trambusto tra Veena e Orlof aveva scagliato, pochi attimi prima che la giovane venisse violata, una delle sue infallibili frecce. Ora la giovane amazzone cercava di calmare con fare materno la ragazzina. Arrivò anche Pantariste, silenziosa come una gatto. Le due amazzoni imposero a Veena di nascondersi, non prima di averla dotata di un coltello, e Mila le spiegò che cosa avrebbero tentato di fare. Si fece dare tutte le informazioni di cui necessitava e mise in un luogo sicuro Veena.

Mila e Pantariste discussero ancora del piano e si prepararono accuratamente. Mila chiese alla compagna: “Hai paura?". Pantariste senza rispondere fece di sì col capo. Mila le accarezzò il volto: “Non temere, anch’io ne ho, ma niente può fermare due amazzoni che combattono insieme…”. Pantariste si rincuorò e abbracciò con gratitudine la compagna. “Adesso, alle nostre posizioni”.

 

Nel loro campo gli uomini avevano mangiato qualcosa di veloce, sotto gli occhi angosciati delle ragazzine. Quando uno dei guerrieri fece presente che Orlof non era ancora tornato con la prigioniera e ricevette l’ordine di Lucius di andarlo a riprendere, una freccia sibilò nell’aria e si piantò nel cuore dell’uomo che si era appena mosso, e che cadde a terra, inerte.

La confusione regnò sovrana nel campo degli uomini, che correvano a prendersi le armi, rispondendo ai perentori ordini di Lucius, quando l’aria fu letteralmente scossa dal grido di guerra lanciato da Mila: “AYYYAAAAAAAAHHHHHAAAAAAA!!!!!“  Era un grido potente, raggelante, carico della rabbia per la morte di tante sorelle cadute a causa della violenza maschile, e per quella che poteva ancora essere commessa. L’amazzone si stagliava con il suo arco, pronta ad affrontare i nemici, e Lucius aveva dovuto ripetere due volte il suo ordine di attaccarla, perché gli uomini si erano fermati per qualche attimo, irrigiditi davanti alla potenza di quell’urlo.

Poi erano partiti alla carica in cinque, guidati da Salem, mentre Lucius gridava ad un altro di tenere d’occhio le ragazzine…

 

CONTINUA…

 

 
 
 
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Un blog di: pantariste89
Data di creazione: 10/04/2009
 

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