ambaradam

Una storia


Qualche anno fa giravo per mercati con il solito lui.Un modo come un altro - stupido - per stargli a fianco anche nel week end.Vendevo libri usati.Non sono mai stata gelosa dei miei libri.Dovevo vendere qualcosa e vendevo libri.Ho sempre sognato di avere una libreria."Leggi questo che è bellissimo. Una paranoia continuata di 500 pagine. Bellissimo!".Commenti come questo - e anche un tantino più approfonditi - sottolineavano la mia capacità commerciale.Mai però troppo approfonditi.L'atmosfera freakettona poco si addice ai discorsi intellettualoidi e già la mia mise abbastanza casual e i miei capelli puliti rischiavano di puntualizzare la mia inappartenenza al gruppo dei bancaroli e dei furgonati, nuovi nomadi.E fu proprio una conoscenza di quel periodo a scatenare la mia invidia sommersa.Perugino, 45 anni, appartenente ad una delle famiglie più ricche del loco, doppia laurea, ex avvocato rampante e di successo.Per motivi non del tutto chiari una ferita da sparo sulla schiena.Una vaga storia di tossicodipendenza da morfina post-operatoria.E da lì il camper, bonsai e chincaglierie varie da vendere nei mercati e una vita del tutto nuova.Solo lui e il suo cane: Tappo Tappo Polifemo (per gli amici TT).Qualche mercato fatto insieme, qualche notte nel suo camper, una giornata nel camping a 5 stelle del fratello.Da un paio di anni non ho più notizie.Ma ogni tanto mi torna in mente.E sogno il mio camper e la mia libertà.In estate la stasi diventa sempre più difficile.E il rimpianto delle estati nomadi si fa un pochino più pesante.E un pò più pesante si fa anche la sua assenza, nonostante i 30 messaggi notturni che mi pregano di farlo entrare in casa mia.Una casa totalmente rimessa a nuovo.Ordinata, pulita, senza più nessuna traccia di quello che doveva essere il suo inquilino.Con un letto che questa settimana divido con la mia amica.Simona pure lei.Anzi, Simo pure lei.Società Internazionale Multi Orgasmica.Storia lunga.Mi sento invasa.E sempre più falsa.Estate di merda.