ambaradam

Il gioco dei ricordi


Non so perchè ma oggi ho in mente un ricordo fisso.Un ricordo poco importante,Un ricordo da niente.Non citato, non voluto, non richiamato.Un ricordo.Un ricordo normale.Io, sola, a Bologna.Un appuntamento, un corso, un lavoro.Una sede d'incontro vicino alla stazione, vicino alla "montagnola".Gente che parla di requisiti tecnici di nuovi prodotti informatici.Io seduta ad un tavolo rotondo.Sorridente e indifferente.Poi, una scusa ed esco.Come nei più banali ricordi, una bella giornata di primavera.Come oggi. Qui. Anche se non è primavera.Ed esco.Attraverso la strada ed eccomi alla "montagnola".Eccomi camminare tra la gente.Eccomi seduta su una panchina.Eccomi guardarmi intorno a cercare un viso conosciuto.Ecco il viso conosciuto.Si, perchè "noi" ci conosciamo tutti.Ci riconosciamo tutti. Stessi occhi, stessi gesti, stessa estraneità dal resto del mondo.Uno sguardo e..."Hai bisogno?""Si""Tra 5 minuti al bar della  piazza"5 minuti, il bar della piazza, un tavolino, "un caffè, grazie!".Ancora qualche minuto e..."Ciao", si siede, sorride, allunga la mano sotto al tavolo, passa tre buste, passo 50 euro."Ciao", si alza e se ne va."Ciao" e nascondo la roba nel reggiseno.Tutte le comunicazioni fossero così semplici e dirette...