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Gli effetti sulll'ambiente fluviale da parte di opere di presa per la produzione di energia idroelettrica possono essere molteplici. Di seguito sono illustrare alcune possibili interazioni con il comparto biologico e la funzionalità fluviale. Come premessa generale, è importante valutare che i corsi d’acqua a regime torrentizio subiscono, nel corso delle stagioni, delle variazioni di portata che possono essere più o meno accentuate rispetto alle condizioni idrogeologiche locali. L’alternarsi del flusso idrico comporta solitamente degli stress che le comunità acquatiche riescono a superare con opportuni meccanismi di sopravvivenza o con il ripopolamento da zone più a valle. Con la riduzione delle portate, l’alveo bagnato diminuisce sensibilmente e di conseguenza scompaiono substrati potenzialmente utilizzabili dalle comunità biologiche. La possibilità quindi che le derivazioni riducano di una certa soglia il flusso idrico, può determinare un abbassamento della capacità portante del corso d’acqua e un mancato recupero dopo eventi naturali di siccità. Nel complesso una riduzione del flusso a valle delle captazioni può favorire anche a un peggioramento della qualità dell’acqua con una diminuzione della concentrazione dell’ossigeno disciolto condizionando la presenza delle specie più sensibili e reofile, come ad esempio i Plecotteri e gli Efemerotteri, che tendono a scomparire. In conclusione, la perdita di taxa all’interno della comunità ne riduce la stabilità, aumentando la sensibilità ad eventuali stress e l’ incapacità di utilizzare le risorse a disposizione in modo efficace. Queste alterazioni possono ripercuotersi anche sulle comunità non propriamente acquatiche, tuttavia interagenti attraverso catene trofiche con l’ecosistema fluviale. L’ambiente fluviale, rispetto all’indice biologico, risente di eventuali opere di presa, anche su altri aspetti fondamentali: Le prese possono rappresentare degli sbarramenti insuperabili per le specie acquatiche (fauna ittica) e per i flussi iporreici della matrice acquosa. Le condotte e le tubature, modificando la qualità della fascia perifluviale, determinano il passaggio da una situazione primaria a una secondaria. Le alterazioni, dovute alla riduzione del flusso idrico, modificano la continuità di buche e raschi nonché la conformazione delle rive stesse. Nel complesso poi si viene a compromettere la capacità autodepurante, facoltà delle comunità biologiche di utilizzare le risorse organiche di origine naturale provenienti dagli ambienti terrestri e di automantenersi. In definitiva anche i sistemi di produzione energetica, considerati più ecologici, determinano degli impatti negativi sull'ambiente che spesso sono trascurati o ignorati.
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