L'oro delle foglie appassitesi posa intorno a noispettatori incantatidei cangianti riflessi.Mille trame inaspettatesi tessono per stupircie farci ancora sperarenella bellezza d'un incontro.
Come la nostra pelle:ruvida di delusioni,intrecciata di ricordi,lacerata da tagli netti.Perché il fusto crescageneroso e svettantebisogna lasciare al passatobrandelli di memoria.
E' un fiorire di pennacchiagitati dalla brezza,simili a danzatoridi null'altro vestiti.Piegati o diritti,ognuno fa la sua partenella compagine fieradi mostrarsi al mondo.
La sofferenza segna nel fuocoogni verde giovinezza,che assume nuove formecercando la propria immagine.Non termina l'esistenza,ma trova più caratterequand'è duramente provatanel crogiolo dell'anima.
Armonia di elementiprogettati con amoreperché ne goda il viandanteassetato di bellezza.Curve ondulate s'apronoverso sponde vicinee freme la vegetazionedi vita che fiorisce.
Quanto tempo passòdal fragore violentodelle seghe ruggenti?Mutò d'un tratto qualcosanel colore dell'aria,nell'odore del cielo.Il bosco non era piùun'armonia di foglie;giacevano i ramiimmobili e spersi.Dal tronco straziatosi ersero aghi pungenti:estrema difesadi un mondo vacillantenon ancora perduto.
Susseguirsi di esistenzenel volgere degli anni,mentre i cerchi cresconoprofilando la nostra storia.Ogni ruga è una battagliapersa o vinta poco importa:necessario non essere solinella penombra che avanza.
Solo poche gocce bastaronoa nutrire verdi stelle carnoseche contengono linfa preziosapur mostrandosi fuori spinose.Son terminati gli scherzi innocentiquando l'acqua sembrava infinita:rimane in me la voglia struggentedi sfiorarla con gli occhi o con le dita.