Creato da DisabiliSenigallia il 30/03/2013

AMICI DI ANFFAS

blog legato ad ANFFAS onlus SENIGALLIA

 

 

« NO ALLA NUOVA FORMA DI I...

Lettera a Papa Francesco di Gianmarco Marinetti

Post n°26 pubblicato il 09 Ottobre 2013 da DisabiliSenigallia
 
Foto di DisabiliSenigallia

Caro papa Francesco,

c’ero anch’io tra i miei fratellini disabili di Assisi. C’ero, perché so di essere nel tuo cuore. Ti sei emozionato, commosso, vergognato di leggere il testo preparato a tavolino e ti sei lasciato trascinare dal cuore. Dal nostro e dal tuo, vero?

Mi chiamo Gianmarco (Joao Marcos). Sono nato nel nordest del Brasile. Eravamo due, io e il mio gemello, e ci hanno messo in una sola incubatrice, arrugginita. A pagamento. Il pediatra ha detto, che io ero spacciato ed il mio fratello sicuro. Dopo due giorni lui è partito ed io sono rimasto per “sorridere”, perché è questo lo scopo della mia esistenza. Sorrido a tutti, al Cielo, alla terra, alla luna e alle stelle. A tutti, anche a te.

Sai, quando sono nato, piangevo come un’aquila. Tutte le sere cominciava il Calvario per me e per i miei genitori. Non riuscivo a liberarmi dai gas intestinali e piangevo, piangevo. Il mio papi ha vissuto una tragedia d’anima. La mattina si alzava presto, usciva di casa, andava in mezzo ai banani, si bagnava di rugiada, voleva cantare con gli uccellini, ma non ci riusciva. L’anima gli piangeva senza volerlo. Pensava a me e minacciava il Cielo con il pugno. Lo sentivo dire: “Che vigliaccheria, Dio! Perché te la prendi con un innocente? Prenditela con me, non con mio figlio”. Poi mi faceva il bagnetto in piscina. Danzava e piangeva. Cercava di occultare il pianto per non farmi soffrire, ma io lo sentivo e gli sorridevo. Allora lui dimenticava tutto, mi portava in groppa a visitare il “mondo”, accarezzare il gattino, prendere in mano i pulcini, passare la mano sulle pale delle banane e mi lavava viso ed anima con la rugiada…

Hai detto: “Qui siamo tra le piaghe di Gesù che sono anche un dono per noi... ma queste piaghe hanno bisogno di essere ascoltate, di essere riconosciute"…

Caro papa, dì forte al mondo, che non vogliamo essere trattati da “Poverini! Che poveri disgraziati…”. Non abbiamo bisogno di compassione, ma di amore. Voi, forse,  non potete capire il nostro mondo. Sai chi ha aiutato mio padre a vedermi come “un dono”? Dei genitori che hanno figli come me. Gli dicevano: “Tu soffri, perché vedi le cose dal punto di vista della società  che ci vuole tutti aitanti, belli, primi della classe. Cosa manca a tuo figlio? Ha l’affetto, il cibo, le cure, tutto ciò di cui ha bisogno. Vedi che lui è felice e tu, crogiolandoti nel tuo inutile dolore (non è “come gli altri”!), gli trasmetti tristezza? Lui è perfetto nel suo modo di essere, non gli manca niente”.

Da quel giorno papi è risuscitato. Io non parlo? Chi l’ha detto. Ho il mio modo di comunicare, che non ha bisogno delle parole, è oltre. Non ho bisogno di vedere con gli occhi, vedo col cuore. Non ho bisogno delle gambe per camminare, cammino con le gambe di papi. Sai? La mia passione è il treno. Papi mi porta alla stazione e noi corriamo dietro al treno. Spesso andiamo alla fermata successiva e torniamo indietro. Devi vedermi in carrozza: non sto nella pelle e la mia anima canta, fischia con il treno. Poi faccio il tifo per la musica e anche lì corro tutto il giorno su e giù dalle scale musicali. Amo gli autori brasiliani, che cantano il riso, i fagioli, la luna, l’amore.

Forse hai ragione a dire che noi siamo le piaghe del Cristo. Di quale, quello del venerdì santo o quello dell’alba di resurrezione?  Forse si può dire che all’inizio le nostre “piaghe sono da venerdì santo”, ma i nostri genitori a furia di amore le trasformano in “piaghe di luce”, quelle del risorto. Tu, forse, lo intuisci, ma per i nostri genitori è una certezza: quando andremo di là, Dio stesso ci verrà incontro, ci chiederà perdono e… bacerà le nostre piaghe di luce. Non essere triste per noi, ti prego. Guardami: io sorrido, perché  sono felice. E’ per questo che sono nato.

Ti mando, con i miei genitori, un abbraccio grande come il Cielo,

tuo Gianmarco Marinetti  - Senigallia 5.10.2013

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

DOVE SIAMO - RECAPITI

ogni lunedi dalle 16.00 alle 18.00

in VIA PODESTI
60019 SENIGALLIA (AN)
Tel .071/7924816
Fax. 071/7924816
email: anffas-onlus@libero.it

SIAMO ANCHE SU FACEBOOK!!!

https://www.facebook.com/AmiciDiAnffasSenigallia?ref=hl

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963