Creato da ornitorreglia il 01/08/2006

pappagalli

Blog sui pappagalli, ma anche di tutto quello che ci pare!

 

LIETO EVENTO!!

Post n°89 pubblicato il 27 Marzo 2008 da ornitorreglia
 
Foto di ornitorreglia

Ciao a tutti finalmente dopo un pò di tempo mi rifaccio vedere nel blog.

Colgo l'occasione per salutare tutti e anche  se in ritardo augurare una Buona Pasqua a tutti.

In questi giorni nel mio allevamento sono nati 4 nuovi piccolli di kakariki.
E proprio questa mattina ho voluto fare qualche foto per mostrarveli.
Si noteranno 3 piccoli che sono quasi completamente implumati ed uno ancora no, al primo sguardo sembra che ci siano 2 maschi e 2 femmine, le mutazioni che vedete sono 1 lutino e 3 pezzati in diverse sfumature.

Spero che riesca ad aggiornare più frequentemente il blog!!

ciao a tutti a presto! 

 
 
 

IL KAKARIKI

Post n°88 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da ornitorreglia
 

Il kakariki è infatti un parrocchetto molto robusto, poco esigente in fatto di alimentazione e alloggio e che si riproduce con estrema facilità. A mio parere è il parrocchetto ideale per i principianti, soprattutto da quando sono apparse diverse mutazioni di piumaggio.

I due sessi sono simili e il piumaggio ancestrle è quasi totalmente verde a parte il petto, l'addome e il sottocoda che si presentano di una tonalità giallo verde. La sua caratteristica principale è rappresentata dalla fronte, la corona e le redini che sono di un rosso brillante.Le remiganti primarie sono blu intenso.

La femmina si riconosce abbastanza facilmente per il becco e la testa molto meno massicci rispetto al maschio e già a qualche mese di età si riconoscono.

Lunghezza: 27 centimetri

Distribuzione: Nuova Zelanda

Dieta naturale: fiori, nettare, frutta, bacche, semi ed insetti.

Alimentazione: miscela di semi per piccoli parrocchetti con girasole nero e bianco e molta scagliola; indispensabili frutta e verdure (carota, pera, mela, mais, ecc.); pastoncino proteico per l'allevamento dei piccoli.
Osso di seppia (o blocchetti di sali minerali), grit e acqua fresca sempre a disposizione.
Nota bene: il girasole lo consiglio in dosi maggiori nel periodo invernale visto che presenta una buona percentuale di grasso e se si allevano in voliere esterne non fa assolutamente male se l'alimentazione è variata

I kakariki hanno la necessità fisiologica di fare il bagno ogni qual volta lo gradiscono e almeno una volta al giorno, in caso contrario vanno incontro a deplumazione e "secchezza" della piuma.

Allevamento in cattività: Ormai ben stabilizzati in cattività, i soggetti disponibli sul mercato sono tutti nati in allevamento in quanto il kakariki è inserito in appendice VII del C.I.T.E.S. e l'unica cosa da fare assolutamente è l'anellamento dei piccoli che nascono.

La riproduzione presenta poche difficoltà anche in contenitori poco spaziosi tipo gabbie da cova di 120 x 50 x 50. Onde evitare che i soggetti ingrassino troppo, bisognerebbe, però, alloggiare i riproduttori fuori dal periodo riproduttivo in ampie voliere per permettere loro un salutare moto.

Sono parrocchetti tendenzialmente molto confidenti verso l'uomo e con il tempo, possono arrivare a mangiare dalle mani dell'allevatore;risultano molto robusti e resistenti alle malattie anche se, per l'abitudine di razzolare sul terreno vanno spesso incontro ad infestazioni di vermi e quindi occorre provvedere a regolari sverminazioni.
Resistono a temperature minime glaciali senza mostrare alcun segno di sofferenza, anzi non è raro che facciano il bagno a temperature prossime allo zero.
La riproduzione principale comincia in primavera ma, se alloggiati in ambienti riscaldati e ben illuminati per almeno 14 ore la giorno, si riproducono tutto l'anno.
Depongono da 4 a 10 uova, solitamente 8 ad intervalli tra 24 e 48 ore ed iniziano ad incubare dal secondo uovo.

Incubazione 21 - 24 giorni; i piccoli sono nutriti nel nido,dalla femmina imbeccata dal maschio, per quattro - sei settimane ed i giovani che escono dal nido sono normalmente indipendenti dopo una settimana -dieci giorni dall'involo.
A questo punto, è consigliabile separarli dai genitori che, pur non essendo assolutamente aggrssivi iniziaranno una nuova covata.

I giovani sono maturi sessualmente intorno ai 10 mesi- un anno, età alla quale iniziano a riprodursi regolarmente (i maschi qualche volta sono fecondi già a quattro mesi) ma, normalmente, diventano buoni allevatori solo al secondo anno di vita.

Nido :

Non hanno nessuna particolare necessità di nidi e accettano di buon grado qualunque contenitore gli si presenti. posso consigliare i nidi con questa dimensione: base 27x27 cm e di altezza 30 con un foro diingresso di 6 cm, per evitare sovraffollamenti nei nidi (non è raro in soggetti di 3 anni e più avere covate di 8-10 piccoli).

Sul fondo del nido disporre uno strato di 2-3 cm di Torba da piante da fiore e 2-3 cm di truciolo di legno che la femmina sistemerà secondo le proprie esigenze.


MUTAZIONI DI COLORE DEL KAKARIKI

MUTAZIONE CYNNAMON
La mutazione cynnamon è la prima mutazione apparsa nel kakariki.Consiste in una perdita parziale delle eu-melanine che provocano la schiarita generale del piumaggio. Il risultato è un soggetto diluito con le remiganti blu chiare e gli occhi arancioni. Il rosso rimane inalterato.

MUTAZIONE PEZZATA
La mutazione pezzata è molto appariscente in quanto alcune zone del piumaggio assumono una tonalità giallo oro. E' il precusore dellla muazione gialla in quanto esistono soggetti fino al 90% del piumaggio giallo. I portatori di giallo sono difficilmente distinguibili dai pezzati semplici ma solitamente la pezzatura si estende anche ai piedi che risultano rosa e grigi. Ultimamente sono apparsi anche dei mutati cynnamon pezzati gialli che sono i precursori della mutazione "lacewing".

MUTAZIONE GIALLA
La mutazione gialla è probabilmente la più affascinante e spettacolare. Il verde si trasforma in giallo dorato, il blu in bianco mentre le parti rosse rimangono inalterate.Questa non è una vera e propria mutazione, ma piuttosto un'aberrazione portata alla massima estensione. Si tratta infatti di un pezzato giallo la cui pezzatura sostituisce tutto il verde.

MUTAZIONE LUTINA
I soggetti sono praticamente identici ai gialli ma presentano gli occhi rosso rubino e il giallo solitamente è meno dorato.La mutazione è recessiva ma esiste una varianta in cui la mutazione pur se all'apparenza identica è dominante.

MUTAZIONE FALLOW
La mutazione fallow è apparsa solo recentemente e consiste in una perdita parziale sia delle eu-melanine che delle feo-melanine. Il risultato è un soggetto più diluito del cynnamon con le remiganti blu grigie e gli occhi rossi. Il rosso rimane inalterato.

MUTAZIONE LACEWING
La mutazione lacewing è la più recente e consiste in un soggetto più diluito del fallow (quasi giallo) con le remiganti grigio-chiare e gli occhi rossi. Il rosso rimane inalterato.

Testo di ''Luca ZZ'' moderatore del Forum Ornittorreglia.

 
 
 

AGAPORNIS LILIANE

Post n°87 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da ornitorreglia

Inseparabile di Shelley

Credo sia uno degli agapornis più difficile da riprodurre sebbene molto simile all’agapornis Fisher.

Presenta delle caratteristiche che lo contraddistingue da suo cugino. Innanzitutto la taglia 13-13.5 cm. contro i 14-15 cm. del fisher.

Si differenzia inoltre per la maschera arancio-rossa più definita e scura. Non presenta dimorfismo sessuale; tuttavia dimostra una piccola evidenza. Le femmine pesano in media 23 gr., i maschi 38 gr. Anche se ciò non può essere fattore determinante per conoscerne il sesso.

Il suo habitat naturale è nel sud della Tanzania e nel nord-ovest del Monzambico.

E’ un pappagallo gregario e socievole, forma gruppi numerosi. Normalmente i gruppi sono composti da 20 a 100 o più individui. Si nutre volentieri dal suolo dove raccoglie svariati generi di sementi ma ama soprattutto le gemme di acacia. Si ciba anche di frutta, bacche.

In cattività la sua alimentazione è composta da una miscela di semi per parrocchetti, un buon pastoncino all’uovo, frutta fresca e semi germogliati.

In natura il periodo riproduttivo varia a seconda della zona e delle risorse alimentari ma, normalmente, va da febbraio a marzo. Nidifica su un tronco cavo o su fenditure tra le rocce.

La femmina depone 4 uova che vengono covate per 22 giorni. I piccoli escono dal nido a 40 giorni dalla schiusa.

La riproduzione in cattività si può ottenere sia in colonia che in singole coppie. Per la riproduzione in colonia si consiglia di alloggiare i soggetti in ampie voliere da 2 mt. X 1 mt., inserendo al massimo quattro coppie. Se si vuole invece riprodurre in selezione, è consigliabile l’accoppiamento in voliere da 60-90 cm. con una sola coppia.

 
 
 

Il Canarino del Mozambico

Post n°86 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da ornitorreglia



Il canarino del Mozambico o Serinus Mozambicus.

E' un piccolo uccello presente in gran parte dell'Africa dove si adatta a diversi habitat, vive però prevalentemente nelle regioni centrali, soprattutto nella savana, e nell'africa tropicale ed equatoriale.
E' un uccello granivoro che si ciba prevalentemente di semi di varie graminacee come ad esempio panico e miglio, ma non disdegna piccoli invertebrati e larve. In cattività viene alimentato con il misto semi per canarini.
La riproduzione in natura è condizionata dalla stagione delle pioggie.
Al termine di queste i canarini del mozambico che normalmente vive in grossi storni, si sfaldano e i maschi delimitano il territorio con il canto.
Costruiscono ilo nido a metà altezza ben nascosto. Al termine della costruzione la femmina incomincia a deporre, depone dalle 2 alle 5 uova che cova ininterrottamente per 14 giorni.
I piccoli rimangono nel nido per due settimane.
La riproduzione in cattività non è molto semplice, in quanto ha bisogno di notevole tranquillità, generalmente vengono utilizzate piccole voliere da 60cm ma vanno molto bene anche voliere da 90cm.
Nel Mozambico esistono ben 12 sottospecie che si differiscono soprattutto dalla taglia e dal colore le specie sono qui ne elenco solo le più conosciute:

Serinus Mozambicus Mozambicus,
Serinus Mozambicus Caniceps,
Serinus Mozambicus Gratei,
Serinus Mozambicus Punetigula,

(mi scuso con chi più esperto di me sa esattamente i nomi delle varie sottospecie)-
In cattività sono presenti numerosi ibridi, i più conosciuti vengono ottenuti incrociando il Mozambico con il Ciuffolotto, dal cardellino verdoni e gli spinus.

 
 
 

LO STORNO

Post n°85 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da ornitorreglia
 
Tag: storno

Sturnus Vulgaris

Piccolo uccello della famiglia dei Passeracei di 20 cm, dai colori nerastri, picchiettato da puntini bianchi.
Si differenzia dalla femmina solo ed esclusivamente dal peso, essendo la femmina anche se di poco, più leggera.
In natura si nutre soprattutto di insetti, larve, ragni ecc..., ma il cibo preferito dallo Storno è la frutta.
E' un uccello molto conosciuto soprattutto dagli agricoltori, in quanto devasta e distrugge soprattutto le aree coltivate da viti e frutteti.
Da diversi anni l'invadebenza di questi pccolo uccello sta ponendo problemi non indifferenti anche in molte città italiane.
Lo Storno si differenzia da molti altri uccelli da una caratteristica piuttosto particolare, vive infatti in grossi gruppi che possono superare 4 o 500 individui, che durante il volo si muovono all'unisono dando origine a delle strane conformazioni che cambiano improvvisamente come se fossero comandate da un computer.
Il
periodo degli amori, in Italia, comincia alla fine di maggio e si protrae sino a
giugno.

Nidifica
sia in ambienti naturali, dove utilizza cavità nei tronchi o su rocce, sia in
ambienti urbani, tra le tegole o all'interno dei comignoli. La femmina depone da
4 a 9 uova di colore azzurro pallido che vengono covate da entrambi i genitori
per circa 15 giorni.






 
 
 

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