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La Provincia di Milano per un nuovo modello ambrosiano di welfare


"In una società che è spesso caratterizzata da diverse forme di FRAGILITA' Sociale, le Istituzioni pubbliche sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale al servizio delle persone in difficoltà, senza discriminazioni di alcun tipo. L'integrazione, la coesione del tessuto sociale e la lotta contro l'emarginazione e il disagio rappresentano un irrinunciabile indicatore di civiltà. La provincia di Milano punta con forza sulle promozioni di politiche sociali efficaci e mirate" Filippo PenatiIn questi ultimi anni abbiamo assistito a nuovi processi di frammentazione sociale, all'aumento delle povertà e delle disuguaglianze, all'estensione della "vulnerabilità sociale". Questa amministrazione provinciale, fin dal suo insediamento, si è adoperata per mettere in atto azioni, progetti e sperimentazioni che riprendano appieno le esperienze dello stato sociale, ma anche le caratteristiche storiche del modello ambrosiano di welfare e della sua consolidata attenzione alle fasce deboli. L'obiettivo della Provincia di Milano è quello di rilanciare uno sviluppo stabile e duraturo del territorio, in grado di coniugare competitività e al tempo stesso coesione sociale. Uno sviluppo che si deve realizzare in un nuovo welfare ambrosiano, in grado di includere nella crescita anche chi, privo di protezione, ne resterebbe fuori. E' quindi  indispensabile avviare al più presto un percorso comune per stabilire quanto le istituzioni debbano progettare e realizzare per definire un sistema di sicurezza sociale in grado di contenere le differenti forme di disagio, anche quelle meno evidenti, che si stanno diffondendo sul territorio. Bisogna lavorare insieme, e in particolare con gli enti locali e le associazioni, per garantire un benessere collettivo che abbia tra le proprie priorità il sostegno alle fasce deboli della popolazione. In quest'ottica la Provincia è chiamata a un ruolo di coordinamento e di indirizzo delle istituzioni locali e sostiene i Comuni nella programmazione dei Piani regolatori del sociale a livello territoriale, delineando così una rete di servizi per il welfare comunitario. La Provincia, inoltre, promuove iniziative di ampio respiro, coinvolgendo tutti gli attori sociali interessati perché le risorse investite vengano utilizzate al meglio.Per fare qualche esempio, a partire dal 2005 sono stati investiti più di 4 milioni e 400 mila euro a favore dei servizi pubblici per anziani, minori, disabili, nuovi poveri e immigrati. In particolare sono stati progettati servizi di collaborazione con il Terzo Settore, le Asl e le Aziende ospedaliere per un piano della salute mentale, il programma di sostegno alla genitorialità per mamme e bambini negli appartamenti messi a disposizione dalla Provincia e l'intesa con la Questura di Milano per un programma di facilitazione e rilascio dei permessi di soggiorno per stranieri.Sempre nell'ambito del sostegno agli enti locali, i più prossimi ai cittadini, la Provincia ha finanziato 92 progetti relativi a 21 ambiti territoriali. In particolare sono stati attivati 32 progetti nell'area minori relativi al contrasto al disagio adolescenziale, al sostegno alla genitorialità, alla tutela minori e all'affido familiare e 17 progetti per l'area nuove povertà relativi all'housing sociale, all'integrazione lavorativa e alle problematiche inerenti la salute mentale. Per l'area immigrazione sono stati elaborati progetti per l'integrazione e la mediazione scolastica, il sostegno all'integrazione lavorativa e la qualificazione e regolarizzazione professionale delle badanti.Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con le associazioni, le istituzioni sanitarie, gli enti locali, il privato sociale e tutti i soggetti che operano in questo settore. La Provincia ha così posto le basi per la messa in rete di competenze professionali, responsabilità di istituzioni, comunità locali e associazioni nell'affrontare i bisogni dell'intera collettività. Sono convinto che proprio l'integrazione, la coesione del tessuto sociale, la lotta contro l'emarginazione e il disagio rappresentano un irrinunciabile indicatore di civiltà. Solo partendo da questo lavoro comune è possibile costruire una società moderna e accogliente che sia in grado di tutelare chi si trova in condizioni di bisogno e sia capace di trovare al proprio interno reti di protezione e percorsi di sostegno a chi si trova in difficoltà.Filippo PenatiPresidente della Provincia di Milano