Creato da redazionefuorispazio il 30/06/2009

L'amore secondo noi

ragazzi e ragazze alla ricerca dell'identità di Delia Vaccarello oscar mondadorii

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LA REPUBBLICA

Post n°22 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio

Sesso e amore parlano i giovani
Repubblica — 28 marzo 2006  PALERMO


di Danila Giardina


Delia vaccarello L' amore secondo noi Mondadori Pagine 248 Euro 8,40 Con L' amore secondo noi, ragazzi e ragazze alla ricerca d' identità, Delia Vaccarello, giornalista di origini palermitane che cura da tempo la pagina "Uno, due, tre... liberi tutti" pubblicata a martedì alterni sul "l' Unità", affronta forse il tema più delicato in fatto di relazioni umane: l' universo giovanile in tutte le sue sfaccettature affettive esociali. Il libro, che viene presentato in più centri culturali in questi giorni, propone, col tono fresco dei giovani protagonisti, l' inesausta querelle sul tema dell' orientamento sessuale e su quanto il sesso incida sulla formazione della propria individualità. La prospettiva è quella degli adolescenti, che si interrogano e interrogano a loro volta sull' omosessualità. Sette voci raccontano sette storie differenti sotto il comune denominatore della ricerca della verità, o almeno un tentativo di fornire una risposta distante dai luoghi comuni, che allontani il più possibile conflittualità e drammi emotivi. -

 
 
 

LA REPUBBLICA

Post n°21 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

la Reppubblica
16 gennaio 2008


di GIANCARLO VISITILLI -

Abbiamo cominciato l´anno solare a scuola "con le notizie brutte", come dice Nicola, prima C dell´Ipsia di Bitetto. Del resto come si può fare a meno di parlare ai ragazzi dei brutti fatti di cronaca, quelli dei bulli che imperversano dentro e fuori delle classi? Come, per esempio, quello accaduto sul finire dell´anno passato, che interpella direttamente la scuola? Matteo, un giovane studente, italo-filippino di Finale Ligure, ucciso e marchiato con una svastica e la scritta "gay" sul petto.

A seguito di questo avvenimento, alcuni esponenti del Partito Democratico hanno scritto a Fioroni, Ministro della Pubblica Istruzione, una lettera aperta, con la quale, anch´io nella mia classe, ho voluto ben augurare un nuovo anno agli alunni, leggendola, ma soprattutto volendo cominciare un percorso didattico che rientra appieno nei programmi ministeriali, trattandosi della "diversità".

"Caro Ministro - recita la lettera - un giovane omosessuale il più delle volte è solo, e senza alcun supporto sociale: a volte evita di parlare anche con se stesso. Un vero cortocircuito esistenziale che avviene proprio nel momento più delicato della propria formazione: l´adolescenza...". Qualcuno degli alunni ha cominciato a sorridere. Altri, invece, erano assolutamente impietriti, perché ho proseguito nella lettura in cui si fa cenno alle tante diversità: l´ebreo, il mussulmano, l´handicappato, il sovrappeso, ecc.

Se i miei atteggiamenti, più o meno mascolini o effeminati si discostano dai modelli di virilità o di femminilità attesi, avrò difficoltà a scuola anche essendo eterosessuale. Nella maggior parte dei casi la famiglia è consapevole, ma l´argomento non viene mai toccato. La situazione tipica è il silenzio dentro "una cappa di vergogna". Ho proseguito fino alla fine. Qualcuno degli alunni ha cominciato a dirmi: "Prof, io ho un amico che…", ma ha provato vergogna a proseguire il racconto perché c´erano già gli occhi, le orecchie e ‘gli artigli´ dei compagni malpensanti, puntati su di lui. Tuttavia, non mi sono scandalizzato, visto che ho dovuto anche raccontare agli alunni che la risposta del Ministro alla lettera è stata quella di non poter mandare un'associazione gay nelle scuole per non essere accusato di fare propaganda di orientamento sessuale. "Ha ragione, professò, mica possiamo parlare anche dei ricchioni a scuola!", ha ribadito Angelo.

Ho ribaltato la frittata, chiedendo agli stessi alunni del perché, fra qualche giorno, nelle scuole ci si darà tanto da fare per cercare testimoni che ci ricordino l´olocausto degli ebrei, del perché si parli troppo di differenze di cui conosciamo tutto ed in ogni salsa e non si deve poter parlare anche della diversità sessuale? Tutto ciò è oggetto di studio anche secondo i benedetti programmi ministeriali: perché allora privare i ragazzi di tali possibilità? Chi, se non la scuola, deve poter garantire quello che Gandhi insegnava: "Non è la verità che vi farà liberi, ma è il raggiungimento della libertà (di pensiero prima ndr) che vi farà conoscere la verità".

Quindi, in occasione della preparazione alla Giornata della Memoria (27 gennaio) ho detto agli alunni che quest´anno avremmo riflettuto molto anche su fatti storici legati ad episodi di bullismo omofobico. A partire dalla triste storia di Matteo, che ci coinvolge tutti. E siccome di preparazione concreta si tratta, ho cominciato ad indicare loro qualche libro di narrativa sull´argomento. Per esempio, un libro come quello della giornalista e scrittrice Delia Vaccarello, "L´amore secondo noi: ragazzi e ragazze alla ricerca dell´identità" (Milano, Oscar Mondadori). È un libro che racconta dell´identità sessuale, compresa quella degli omosessuali e non solo. Oggi nella scuola italiana sembra si legga solo "Io non ho paura" di Ammaniti, che pur essendo un ottimo libro, non può essere l´unico libro consigliabile.

C´è bisogno che i nostri alunni capiscano che anche nella loro scuola possono esserci quelli che Angelo, mio alunno, chiama ancora in senso dispregiativo, "ricchioni". Certamente, non saranno pochi i genitori che, a seguito della lettura di un libro di narrativa come quello che ho dato da leggere, verranno da me scandalizzati. Magari solo allora avrò il piacere di conoscere qualche papà dei miei alunni.
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MANI DI STREGA

Post n°20 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

dal portale delle donne toscane

Mani di strega


03/04/2006 - COSTUMI E SOCIETA - Prime esperienze d’amore: i giovani raccontano se stessi.

di Antonella De Vito


Esiste l’anima gemella? Ne esiste più di una? A che età e in che in modo si scopre di essere omosessuale?
Queste sono le prime domande con le quali inizia il libro scritto da Delia Vaccarello intitolato L’amore secondo noi. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità. “Sono una persona innamorata dell’amore –racconta l’autrice- e per questo ho voluto fotografare il momento in cui l’amore nasce, con tutte le sue pulsioni e le sue problematiche”. Il volume prende vita anche da una richiesta dei giovani che hanno bisogno di parlare di se stessi e soprattutto di essere ascoltati. Così Delia Vaccarello, che da anni lavora con i ragazzi delle scuole che la invitano a parlare di amore, ha raccolto le loro testimonianze anonimamente. Si tratta di sette storie di ragazzi e ragazze eterosessuali, bisex, lesbiche e gay che Delia ha presentato al Centro Donna di Livorno durante un incontro organizzato dall’associazione Evelina De Magistris, dall’Agedo (associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali) e dal Comune.
Delia Vaccarello è una giornalista dell’Unità che da anni tiene una rubrica quindicinale chiamata Uno,due, tre…liberi tutti, nella quale trovano testimonianza storie di persone alla ricerca della loro identità sessuale, ma anche testimonianze di chi l’ha già trovata e delle difficoltà che ha incontrato in questo cammino e ancora continua a trovare. Attualmente l’Italia non sta attraversano un periodo particolarmente facile e tollerante per chi dichiara apertamente la sua omosessualità. La Chiesa Cattolica, in particolare la sua gerarchia, ha preso una posizione netta riguardo alla questione, chiudendo le porte ad ogni tipo di dialogo e bollando gli omosessuali come malati da curare. Ci conforta sapere invece che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già tolto da qualche anno l’omosessualità dalla lista delle malattie.
“La nostra società –ha sottolineato l’autrice- è vecchia, non ha saputo rinnovarsi come invece hanno fatto altri paese europei. Gli adulti temono gli adolescenti e l’amore, i primi perché sono in trasformazione e l’amore perché è un’esperienza che comunque ti modifica. L’omologazione è percepita in modo più tranquillizzante, ecco perché si tende a voler riportare tutto sotto la stessa etichetta di eterosessualità”.
I giovani spesso vivono la solitudine del non poter parlare dei loro sentimenti con nessuno. I primi esclusi da queste emozioni spesso sono proprio i genitori, e ciò crea generalmente molta sofferenza. Il libro della Vaccarello è sicuramente dedicato ai giovani, ma anche gli adulti possono avvicinarsi alla lettura se sono disposti a ricercare se stessi, cosa che in molti hanno interrotto crescendo o non hanno mai intrapreso.
Il libro inizia con le domande che i giovani si fanno sull’amore e si conclude con alcune delle risposte che si danno come: “Secondo me l’amore colpisce inaspettatamente e improvvisamente donando gioia, dolore, passione, E’ abbattere le frontiere dell’Io per permettere l’assemblarsi del Noi”. Le sette storie raccontate direttamente dai ragazzi sono seguite da brevi ‘viaggi’ che la Vaccarello compie per stimolare la riflessione dei giovani, per spingerli a continuare a seguire il loro cammino, il tutto naturalmente con il linguaggio usato dagli stessi ragazzi. Questo libro è diventato uno spazio libero dove gli adolescenti hanno potuto raccontarsi e ascoltarsi.
Il lavoro di Delia Vaccarello non si esaurisce con questo testo, fra le altre cose ha curato anche quattro edizioni dell’antologia di racconti intitolata Principesse azzurre, raccolta di racconti d’amore fra donne, di autrici lesbiche ed eterosessuali.
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ARCILESBICA PISA

Post n°19 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio

Cinzia Bucchioni

 all’incontro del 3 ottobre 2005 a Livorno, organizzato dall’AGEDO, con Delia Vaccarello per presentare il suo ultimo libro “L’amore secondo noi” (Milano, Mondadori, 2005).

Sono qui a parlare a nome del neonato Circolo Arcilesbica Pisa, e sono veramente grata all’Agedo, che da anni è una presenza attiva sul territorio, e che ha voluto generosamente coinvolgere i nostri primi passi in questa iniziativa - oltre che naturalmente a Delia Vaccarello, che perseverando nella sua opera conoscitiva e divulgativa, della specificità delle nostre vite lesbiche e gay, ci offre una nuova occasione di incontro e confronto.

Sono contenta perché è la prima volta che il nostro Circolo si presenta pubblicamente come tale (ci siamo registrate il 2 novembre!), e per noi questa è veramente una conquista.

Il nostro gruppo si è aggregato intorno al GayPride Toscano e ha poi continuato a collaborare con Arcilesbica nazionale, per la tournée italiana di Sarah Waters. Ma arrivare a costituirci ha comportato un percorso lungo e difficile, ha significato costruire la fiducia in noi stesse, fare i conti con la paura anche inconfessata della visibilità, con la perdurante resistenza femminile a pensarsi protagonista, a prendersi sul serio, a prendere la parola. Ha significato scommettere sulle nostre capacità e sulla possibilità di durare. E di affrontare le mille difficoltà pratiche, dalla sede ai finanziamenti, che sono ancora tutte aperte: ma ora che si è creato l’entusiasmo, che si sono liberate le energie e le volontà, possiamo farcela!
Aspettiamo collaborazione e rinforzi.

Veniamo a Delia, per cui siamo qui: Delia Vaccarello non ha bisogno di presentazione, tanto meno qui a Livorno e alla Gaia Scienza dove è già stata tante volte. Giornalista, scrittrice, docente presso la Scuola di Giornalismo di Bologna, è nata a Palermo vive e lavora a Roma.
Le dobbiamo la notevolissima rubrica “Un due tre liberi tutti” che esce a martedì alterni sull’Unità e che fa un’opera unica sulla stampa italiana di informazione e divulgazione sulle più varie tematiche legate alle identità lesbica, gay e trans.
Ha pubblicato nel 2002 “Gli svergognati: vite di gay lesbiche e trans, storie di tutti” ed ha curato le antologie “Principesse Azzurre”.

Questo volume speriamo che circoli tanto nelle scuole, tra studenti e tra docenti, che dovrebbero essere quelli che lo consigliano.
Apprendiamo dalla prefazione che è nato da incontri diretti o via mail con tante e tanti adolescenti, e vuole restituire il sapore della conversazione giovanile, nel ritmo scandito da parti e paragrafi brevi e snelli, nel tono spesso scherzoso, nelle metafore, nell’uso di uno slang età scolare.,

La sua specificità è nel coniugare l’indagine sulla adolescenza con quella sull’identità sessuale.
Ma questo è andare alla ricerca del momento originario in cui si costruisce la nostra autopercezione come lesbiche e gay, la nostra percezione di noi nel mondo.
Certo non per tutte e tutti la scoperta di un’identità sessuale non etero coincide con l’adolescenza; ma è così per la maggior parte dei casi, insieme alla scoperta della sessualità.
Spesso è così e se ne possono trovare indizi anche quando non viene riconosciuta.

Il volume ci offre sette storie di sette ragazze e ragazzi, che raccontano in prima persona alcune esperienze forti legate all’identità sessuale: o perché si scoprono omosessuali, o perché comunque si trovano in condizioni di porsi il problema (come Marco, il ragazzo etero…). Ogni storia seguita da sette “viaggi”, commenti e riflessioni dell’autrice sulla storia stessa, che danno ragione a chi lo ha definito una sorta di “manuale camuffato”.

Attraverso le storie e i viaggi, si accavallano e si rincorrono tanti temi:

il rapporto con la scuola, nella sua ambivalenza di repressione e di spazio di libertà (p.e. Giulio, che dopo lo scontro tremendo col padre e poi la decisione di fare la tesina sullo sterminio degli omosessuali nei campi nazisti – e non è l’unico caso in cui si cerca nella “cultura” una legittimazione al propria diversità.

il rapporto con la famiglia; ancora drammatico in troppi casi (fin all’esorcista), soprattutto perché nei confronti della famiglia siamo così fragili. p. 183-184 – al contrario: un biglietto per tutte le direzioni p. 211

Personalmente mi è piaciuta l’intuizione dell’adolescenza come “periodo problematico” ma non per l’adolescente bensì per il genitore: in un simpatico rovesciamento di prospettiva: p. 80

Esce soprattutto e prepotentemente il rapporto col gruppo di coetanei: il grande bisogno di appartenenza che caratterizza quella età, e che per l’adolescente omosessuale è un terreno minato: p. 52
Partendo da questo che appare un tratto tutto adolescenziale, si scoprono alcun delle radici dell’omofobia di tutte le età, anche di quella interiorizzata dalle vittime: p. 54, p. 73, p. 178

Mi ha stupito e rattristato ciò che emerge dei rapporti tra maschi e femmine, dove si ritrovano i più classici atteggiamenti patriarcali e maschilisti, dove le ragazze appaiono ancora terribilmente dipendenti dal giudizio e dall’accettazione del maschio, e la sessualità femminile etero pare svilupparsi ancora tutta in rapporto a ciò che il maschio si aspetta, non certo alla scoperta di ciò che si desidera – è anche interessante che le lesbiche parlino della propria omosessualità alle amiche più che agli amici, e anche i ragazzi alle amiche: come mai?
Davvero anche i ragazzi sono solidali custodi della cultura patriarcale e dei privilegi che sancisce per il maschio?

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CENTAURUS MAGAZINE

Post n°18 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

2 lulgion 2007

 

Centaurus magazine

Bibliotekegruppe
Ingrid consiglia il libro:
Delia Vaccarello "L’amore secondo noi. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità

Il libro di Delia Vaccarello “L’amore secondo noi” tratta la tematica dell’adolescenza di lesbiche e gay, mostrando le difficoltà che i giovani omosessuali incontrano nella ricerca di se stessi. “L’amore secondo noi”
sottolinea la diversità e la specifi cità del sentimento dell’amore nato tra persone dello stesso sesso, restando lontano dalla banalità e calandosi sempre nelle esperienze concrete, dando spazio alla voce di ragazzi e ragazze che si domandano “chi siamo?”. Per capirlo si parte dall’amore.
Delia Vaccarello attraverso le parole degli adolescenti, i loro pensieri, il loro linguaggio leggero, coglie in particolare i problemi che le giovani e i giovani adolescenti devono affrontare in ogni ambito della vita: la famiglia,
la scuola, le amicizie, in una società che ancora oggi discrimina e rifiuta. “L’amore secondo noi” è anche un libro informativo, indicato quindi pure per genitori che si pongono domande sui propri figli e figlie
diversi e che vorrebbero delle risposte per poterli capire meglio.
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BOY TOY ORG

Post n°17 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio

Boy-toy-org

2 luglio 2007


Quanto è difficile amare. E quanto è difficile essere adolescenenti. Il percorso di questo libro si snoda su questi due temi, affrontati con tono leggero, senza disdegnare però spunti di attenta riflessione, e dando la parola, il più delle volte, agli stessi ragazzi e ragazze con cui l'autrice ha sviluppato una lunga corrispondenza in anni di impegno su tematiche legate all'identità e alla lotta ai pregiudizi. E quindi spazio anche a riflessioni sull'amore omosessuale, agli interrogativi degli adolescenti sulla propria identità, sulla "diversità" degli altri, sul rapporto con i genitori e con il partner.

L'opera di Delia Vaccarello, che ci sembra praticamente unica, ad oggi, nel panorama letterario italiano, è certamente mirabile negli intenti e nell'originale forma scelta, quella di dare sostanzialmente la parola agli adolescenti che l'hanno contattata, creando una sorta di "virtuale" palcoscenico dove possono raccontarsi e raccontare
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KOINONIA PALERMO

Post n°16 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

 

Koinonia Ad alta voce

anno primo 2006
direttore Nicola d'Ippolito
Palermo

"L'amore secondo noi" di Delia Vaccarello, Casa Editrice
Mondadori

di Alessia Agnello


Gli adolescenti di oggi si cercano dove ancora gli adulti non osano guardare. Alla diffusa tendenza di seguire la rotta obbligata, i ragazzi preferiscono sforzarsi per cercare la propria,abbandonandosi all'amore e alla passione, ed è per questa ragione che non smettono mai di farsi domande su questo argomento così delicato, per arrivare alla loro tanto attesa e personalissima meta. Questo libro è la testimonianza del desiderio di molti ragazzi di raccontarsi e di confrontarsi con gli altri per conoscere se stessi. Le domande sulle quali essi si interrogano sono tante, ma le più frequenti sono: "Chi sono?" e "Chi amo?", proprio perché sono desiderosi di scoprire la loro vera identità. Varie sono le sensazioni e le emozioni che al momento della scoperta "imprevista" della loro reale identità sessuale si susseguono: dallo stupore alla paura, dall'accettazione al rifiuto, dall'odio all'amore. C'è, infatti, chi come Angela arriva ad odiare i genitori della sua migliore amica Sara perché le proibiscono di vederla,
avendo notato un particolare affiatamento tra le due ragazze, o chi
come Giulio, che, assalito dal senso di colpa, cerca sempre di sforzarsi di
imitare gli altri e di nascondere se stesso, e tanti altri che reagiscono in
modi differenti. In questo libro così particolare, formato dai racconti che
la scrittrice Delia Vaccarello ha raccolto grazie alla collaborazione di tanti giovani incontrati nelle scuole, attraverso alcune associazioni, via
Internet e sulle pagine dell'Unità, dove l’autrice firma una pagina sulle
identità intitolata "Uno, due, tre . . . liberi tutti”, ci si trova a ripercorrere
sette viaggi per sette storie differenti, ma con un argomento principale
in comune: l'amore. La particolarità di questo breve saggio sta nell'uso di
un linguaggio tipico della quotidianità di molti giovani, riportando letteralmente termini che essi usano, ma soprattutto nell'assenza di una
voce che prevale sulle altre. All'interno di tutti i racconti, infatti, è
presente un continuo confronto tra chi parla (i ragazzi) e chi li ascolta(l'autrice). Con l'obiettivo di rendere alcuni passi più delicati relativamente più leggeri, l'autrice ha anche inventato un suo clone
"Mukkelia", dato dal suo cognome particolare "Vaccarello", che al
termine di ogni racconto aiuta il ettore a riflettere sulla storia che
ha appena letto. L'autrice ha potuto realizzare questo libro grazie al
suo notevole impegno dedicato proprio all'ascolto dei protagonisti
delle storie, mettendosi dalla loro parte e soprattutto lasciandoli liberi di raccontarsi senza doversi preoccupare dei pregiudizi dei quali ancora troppo spesso sono vittime. Il libro è anche rivolto indirettamente ai più adulti, che nel libro sono chiamati anche "sale e pepe" o " brizzolati", ai quali l'autrice rivolge un'avvertenza su quello che andranno a leggere, che ancora rifiutano di accettare perché non fa parte delle loro aspettative. In coda ai racconti è presente una raccolta di definizioni sull'amore scritte da ragazze e ragazzi a modo loro (l'amore è accettare tutto dell'altro, l'amore è pazzia, l'amore è di tutti, l'amore è libertà, l'amore è la ricerca di se stessi, ecc.). Inoltre viene consigliata una serie di film riguardanti temi differenti: la presenza di una guida positiva che aiuta i protagonisti a venire fuori da situazioni difficili, la presenza di una guida negativa, che spesso è responsabile dello smarrimento dei ragazzi che vengono lasciati soli e l'omosessualità. Cos' è l'amore secondo noi? Riflettiamoci insieme a questi ragazzi che si sono raccontati così per come sono e per come amano.


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MONET NEWS MODENA

Post n°15 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio

MONET NEWS comune di Modena

0/05/2006
Delia Vaccarello,
Oscar Mondadori 2005

L' amore secondo noi. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell' identità,

Delia Vaccarello, autoironicamente ribattezzata Mukkelia, è una scrittrice giornalista da sempre interessata alle problematiche giovanili.
In questo libro ha concentrato le testimonianze raccolte presso scuole, associazioni e web sul tema dell’identità sessuale.
Ne escono sette storie, seguite da sette viaggi nel mondo adolescenziale anzi nel cuore di quel mondo, visto che si parla d’amore.
L’amore in tutte le sue sfaccettature, partendo dalle mille domande, alcune lapidarie altre complesse e contorte, altre ancora sofferte e lancinanti su sesso, amore e omosessualità.
L’autrice non si lancia in semplicistiche risposte ma lascia parlare per primi Michela, Giulio, Lucetta, Marco e gli altri e solo dopo averli incamminati lungo la sottile linea del coraggio, riprende in mano i pezzi sparsi e li ricompone con la grazia, il rispetto e l’ironia necessari per aiutarli a guardarsi dentro, per cercare di sciogliere i fili intricati dell’identità sessuale.
Rivolto ai giovanissimi ma anche ai brizzolati che vogliono conoscere per capire, il libro si conclude proponendo un altro viaggio, tra film libri e siti web, sul tema amore

 
 
 

CONTATTO

Post n°14 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio

Con@tatto Con-libri

09/05/2006

AMORE E AFFETTIVITA' SECONDO GLI ADOLESCENTI

hits 50
L'AMORE SECONDO NOI
di Delia Vaccarello
ed. OSCAR MONDADORI
2005 - € 8,40

"L'amore secondo noi" è un libro che parla direttamente col mondo dei ragazzi e tratta il tema dell'adolescenza. Il titolo al primo impatto appare banale... l'amore, il solito discorso sull'amore... poi, subito dopo, c'è la precisazione: "secondo noi". È proprio questo "secondo noi" che sottolinea la diversità, la specificità di questo amore, che allontana la banalità e che ci comunica che durante la lettura troveremo qualcosa di particolare, di specifico appunto.
E’ dell’amore che parla Delia Vaccarello o, meglio, i “ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità” ne parlano per bocca sua, ottima ascoltatrice e voce amica per chi molti spazi di discussione non ne trova. “L’amore secondo noi” nasce da quella cascata di domande che ogni ragazza/o finisce prima o poi col porsi, chi prima e chi dopo. C’è chi ha pensato di far parlare i ragazzi a ruota libera e poi di articolare e ordinare i loro stessi discorsi, le loro esperienze. E’ un percorso che prevede più binari: trattandosi del più insondabile e irrazionale dei sentimenti umani, l’amore, la riflessione finisce presto per assumere ancora più corpo, fino a intravedere persino qualcosa che assomigli a una comprensione più vasta della vita. Sapere che tutto questo arriva dai ragazzi, quindi da relativamente “pochi” anni d’esperienza è insieme consolatorio e incoraggiante…
Il linguaggio è preso in prestito da quello che comunemente usano gli adolescenti, leggero, capace di accostare senza pedanteria ad ogni emozione ed esperienza vissute dagli adolescenti mentre sono alla ricerca di se stessi, della libertà, dell'autonomia, della propria identità.
Attraverso le loro parole, i loro pensieri, si colgono in particolare le difficoltà che le giovani e i giovani adolescenti devono affrontare in ogni ambito della vita: la famiglia, la scuola, le amicizie, in una società che ancora oggi li discrimina e rifiuta.
Mentre descrivono se stessi, lanciano al lettore messaggi che appaiono casuali, ma che nello stesso tempo danno informazioni, spiegazioni sulla realtà da loro vissuta perché non resti ancorato agli antichi pregiudizi o credenze.


Tosetto C.


 
 
 

IL TIRRENO

Post n°13 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

 

31 marzo 2006

 

LIVORNO. "Sono una persona innamorata dell'amore", con questa bella ed ottimistica frase, Delia Vaccarello comincia a parlare del suo libro che ha intitolato "L'amore secondo noi" e che ha presentato in un incontro organizzato al Centro Donna dall'associazione Evelina De Magistis, dall'Agedo (associazione di genitori, parenti, amici di omosessuali) e dal Comune di Livorno. L'autrice è una giornalista dell'Unità e cura la rubrica "Uno, due, tre... liberi tutti", dove trovano spazio testimonianze sull'identità gay, lesbiche, bisex e trans. La Vaccarello da molti anni lavora con i ragazzi, andando nelle scuole, dove sono proprio loro ad invitarla a parlare. Ed è da questa esperienza e dalle richieste degli stessi giovani che è nato il libro, dove si trovano raccolte sette storie di adolescenti che hanno sentito il bisogno di raccontarsi. "Hi voluto fotografare - spiega l'autrice - il momento in cui nasce l'amore, con tutte le sue pulsioni e problematiche. Quando parlo con i giovani non ho aspettative, nel senso che non mi aspetto il "come sono" ma mi fa piacere stupire, farmi raccontare le cose che la gente non sa. In questo libro le storie riguardano ragazzi eterosessuali, omosessuali e lesbiche. Spesso la cosa peggiore per gli adolescenti è il silenzio interiore, il non poter accedere a delle parole, a delle immagini, il "non detto" ha un peso enorme". Il libro inizia con le domande che i ragazzi si fanno sull'amore e si conclude con alcune delle risposte che danno. "Oggi l'amore fa paura - commenta Vaccarello - gli adolescenti fanno paura perché sono in trasformazione, mentre la nostra società è vecchia, non ha saputo mutare come invece è avvenuto per altri paesi europei". Un libro sicuramente dedicato ai giovani, ma che può far molto bene anche agli adulti, ma solo se avranno voglia di mettersi in discussioni e sapranno dotarsi della voglia di ricercare se stessi.

Antonella De Vito

 
 
 

GAZZETTINO DI VENEZIA

Post n°12 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio

Dal Gazzettino di Venezia del 19 febbraio 2006

ALLA DON CHISCIOTTE
Un "viaggio" con lo stile del diario nella sessualità dei giovani: «I ragazzi hanno paura dell'amore»


(al.spe.) Un libro che ha la leggerezza della storia e la profondità del saggio. Fresco, coraggioso e diretto senza reticenze né morbosità. Così Monique Pistolato ha presentato alla Libreria don Chisciotte "L'amore secondo noi" (Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 248 pagine, 8,40 euro), l'ultima opera della scrittrice e giornalista romana, Delia Vaccarello, giunta per l'occasione in via Brenta Vecchia. Il testo ha lo stile di un diario ed è un viaggio tra i ragazzi alla ricerca dell'orientamento sessuale. L'autrice ha spiegato che nasce da motivazioni interne date da un'attenzione tutta particolare al tema dell'amore inteso come pulsioni, fantasie e rammarichi, nonché dal bisogno d'ascolto riscontrato tra i giovani. Vaccarello, che cura una rubrica su l'Unità, li ha incontrati. «Occorreva dare loro un certo modo di riflettere e delle storie che aiutano l'identificazione» spiega, illustrando un libro che è una traversata lungo le sfumature dell'amore adolescenziale dove non ci sono sicurezze, ma tutto è sperimentato nell'imprevisto e nella scoperta. Un percorso all'educazione sentimentale che spalanca le porte al non pronunciato e all'indicibile per questo, secondo Monique Pistolato, un libro d'avanguardia. E dal quale risulta chiaro un messaggio. «C'è una paura diffusa dell'amore - dice Vaccarello - nel libro ogni sfumatura è analizzata senza reticenze o patenti di normalità così da abbattere gli stereotipi». Sette le storie riportate (più sette viaggi) che riprendon o i diari dei giovani incontrati con i quali, l'autrice, ha saputo intavolare un rapporto di fiducia sfociato poi in complicità che ha permesso di ottenere dei racconti autentici dando così al lavoro un contenuto di verità e testimonianza forte. Pur senza alcuna pretesa d'essere didascalico, il libro ha il suo merito principale nel dare voce agli interrogativi giovanili sulla sessualità. «I giovani ricercano una comunicazione - osserva l'autrice - bisogno di fronte al quale gli adulti sono chiamati a regolare e gestire le loro aspettative».

 
 
 

ALICE.IT

Post n°11 pubblicato il 01 Luglio 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

IN PRIMO PIANO da librialice.it

12 febbraio 06


Raccontare l’amore

L’amore è uno dei grandi temi della letteratura, perché lo è della vita, e da sempre poeti e narratori hanno tracciato una mappa dei sentimenti, riferimento ideale di innumerevoli uomini e donne.

Parlando di singoli volumi che trattino il tema amoroso, iniziamo con Un saggio particolare è quello proposto da Mondadori nella Piccola Biblioteca Oscar. Il titolo: L’amore secondo noi. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità. L’autrice è Delia Vaccarello, giornalista e scrittrice che svolge docenze di “media e orientamento sessuale” presso la scuola di giornalismo di Bologna e che tiene una rubrica settimanale sull’Unità, Uno, due, tre… liberi tutti, dedicata ai temi dell’identità e alla lotta ai pregiudizi.
Questo saggio offre risposte a tante domande, ma soprattutto fa sì che queste domande ce le si ponga. Esiste l’anima gemella? È una sola? Eterosessuali si nasce? C’è un modo per capire se siamo davvero innamorati? Perché mi innamoro sempre della persona sbagliata?
Sono i più giovani a raccontare nel libro le proprie esperienze e le proprie incertezze, i dubbi e i tormenti che sono stati proposti in sette storie raccolte da “viaggi” all’interno dell’universo adolescenziale.

 
 
 

LA STAMPA TUTTOLIBRI

Post n°10 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

La Stampa, martedì 22 novembre 2005
Elena Loewenthal

Melissa Sbanca il botteghino. Solletica. Docet? Può anche darsi. Ma l’amore
no. Quello è un’altra cosa, anche per gli adolescenti in preda a bollori
ormonali e le ragazzine (tuttora) in vena di romanticismi. Perché Melissa
non è un ritratto e nemmeno un sogno. A lei, il mondo dei teen, guarda con
una curiosità intrisa di distanza. Perché loro in realtà l’amore non lo
fanno così. E il sesso nemmeno.
“Ripartono dall’amore: come dargli torto?”, spiega Delia Vaccarello,
giornalista nonché docente di “media e orientamento sessuale”, fra le pagine
de “L’amore secondo noi”. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità”,
pubblicato da Mondadori. Esperienze estreme? Non si direbbe… Deflagrante
scoperta del sesso? Macché! Gli adolescenti che si raccontano in queste
pagine sono tutti pieni di domande, su se stessi e il resto del mondo.
“Esiste l’anima gemella? Ce n’è più d’una?”, “Quando si ama come si fa a
capire se si è sessualmente pronti?”, Molti hanno paura di tuffarsi a pesce
nei sentimenti, alcuni non sanno da che parte stare. Sono voci diverse di
ragazzi e ragazze. Melissa, con il suo sesso caleidoscopico (ma più subito
che deciso) sembra lontanissima…..

 
 
 

BABYLONBUS

Post n°9 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio


11 Novembre 2005

Delia Vaccarello, L’AMORE SECONDO NOI
Ragazze e ragazzi alla ricerca dell’identità
Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 434

Di Andrea Turetta

E’ certamente interessante questo libro scritto da Delia Vaccarello. Tratta di giovani, delle loro storie, dei loro perché… però non è rivolto unicamente a dei giovani lettori. Anzi. Grado possa essere un’occasione per molti genitori, per conoscere i propri figli e l’età dell’adolescenza.




Un mondo, quello giovanile che spesso viene letto in maniera superficiale o con regole appartenenti ad un passato ormai remoto. I ragazzi, interpellati dalla Vaccarello hanno dimostrato di saper fare delle domande interessanti ed utili per chiunque voglia indagare un po’ più a fondo sui sentimenti.

Gli stessi giovani,hanno accettato ben volentieri di aprirsi esprimendo i loro dubbi, le loro ansie. Sono state le loro domande ad aprire questo volume. Un lavoro che permette di conoscere al meglio le tendenze giovanili e permette di dare agli stessi alcune risposte. Il linguaggio utilizzato da Delia, è affabile ed estremamente informale. Le storie raccontate sono magari un po’ anche le nostre.


Alle storie ed agli accadimenti dei giovani bisognerebbe porre maggior attenzione e per una volta tanto, si potrebbe cercare di capirne l’identità e i desideri. I ragazzi di tutta Italia hanno raccontato le loro storie che, grazie a Delia Vaccarello ci vengono proposte, uscendo dall’ underground giovanile in cui spesso, sono relegate. Racconti autentici che danno un’immagine probabilmente diversa da quella stereotipata dei Media.

Il libro è suddiviso in sette storie e sette viaggi composti ciascuno da dieci tappe. Coraggio e ricerca, queste sono presenti nei vari racconti. Ragazzi che vivono la vita, che litigano e si abbracciano, alla ricerca della felicità. Delia ha fatto un libro che sfugge dai soliti, lasciando la parola a chi spesso non ha voce e non viene ascoltato, nella vita di tutti i giorni.

Dopo questi sette viaggi c’è ancora spazio per una definizione di “amore”. I ragazzi dicono che cos’è per loro… Delia aggiunge una ricca filmografia che offre spunti per un ulteriore dibattito anche in famiglia o tra amici.

Un libro che non è un manuale ed in cui sono soprattutto i ragazzi a raccontarsi con sincerità.






Delia Vaccarello, L’AMORE SECONDO NOI
Ragazze e ragazzi alla ricerca dell’identità
Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 434
Pagine, 250
Prezzo, € 8.40



 
 
 

D di LA REPUBBLICA

Post n°8 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

da D di Repubblica 5 novembre 2005
di Concita De Gregorio
Uno sconosciuto in casa

Dedicato a chi, di colpo, da un giorno all'altro, aveva in casa un figlio e scopre uno sconosciuto.A chi non sa da dove cominciare, nè a chi chiedere aiuto di fronte all'ostilità, a volte alla violenza.A chi vede arrivare il pericolo e non riesce a nominarlo........c'era alla radio una trasmissione che presentava uno dei cento libri che escono a ondate sugli adolescenti... Nel blabla indistinto a un certo punto ha telefonato una donna.Piangeva.Diceva che suo figlio diciassettenne sta chiuso in camera e prende pasticche e quando esce dalla camera urla e ruba e picchia, oppure sta seduto in poltrona con la tv accesa al massimo....La persona che ha raccolto la telefonata in radio non sapeva cosa dire..-
...
Tempo fa mi è capitato tra le mani un libro con una copertina colorata e buffa, molto attraente. Parla di ragazzi. Non di droghe nè di violenza, non di problemi psichiatrici nè di adolescenza "istruzioni per l'uso". Parla di amore. Pensavo: chissà se il figlio diciassetenne della signora che piangeva alla radio ha confidenza con l'amore? Sarebbe un antidoto alla disperazione, se ci fosse: certo meglio dei preti e degli assistenti sociali.
Insomma questo libro si chiama L'amore secondo noi, l'ha scritto Delia Vaccarello. E' una scrittrice che ha studiato tanto, frequentando i ragazzi, il tema dell'orientamento sessuale.L'identità.Come si forma.Che cos'è. Poi non ha scritto un saggio: ha raccolto le testimonianze degli adolescenti che ha sentito. Le loro domande al principio, le loro risposte alla fine. Esiste l'anima gemella? Come si fa a sapere se siamo innamorati? In che modo, a che età si scpre di essere omosessuali?Agli amici si deve dire che cosa fai con la ragazza? Essere lesbiche è una moda? Certe volte mi sento in colpa, perchè? Raccontano le loro storie, i loro "viaggi", poi ogni tanto l'autrice si intromette con le sue riflessioni.
La colpa per esempio: "Il senso di colpa è un grande architetto, piazza dentro di noi una scena immaginaria e fortissima. Siamo in prigione, proviamo a evadere. Organizziamo un piano con altri detenuti, solo l'dea di partire ci esalta. Riusciamo a superare la prima sorveglianza, poi la seconda. Ci sentiamo liberi, in fondo era facile. Poi arriva il colpo alla nuca, cadiamo per terra. Erano appostati".
La sessualità anche:"E' una bestia notturna dal manto nero e lucido. Bellissima, imponente, affamata, pigra, delicata. Sfreccia tra l'erba alta e si ferma all'erta, scava piano poi forsennatamente, insegue una traccia, un odore".
Tra le definizioni che i ragazzi stessi, a fine libro, danno dell'amore: la numero 14, "l'amore è libertà", la 24, "l'amore è follia fucsia, nè rosa nè celeste", la 27, numero ricorrente nella cabala degli amori difficili : "in amore non amare troppo è un mezzo sicuro per essere amati". In coda l'autrice consiglia una serie di film, divisi per temi: I cento passi, Harold e Maude, Sognando Beckham, Io non ho paura, La mala educaciòn. Una bella cineteca, qualche centinaio di titoli: meglio i film che i libri, certo. E' più facile che li prendano a noleggio e li guardino insieme, una sera.

 
 
 

GAY TV

Post n°7 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

Gay.it

AUTORI GAY DI CASA NOSTRA

di Giulio Maria Corbelli
25 Ottobre 2005

libri italiani da non perdere: Delia Vaccarello esplora il mondo dei giovanissimi in 'Lamore secondo noi'.






Delia Vaccarello
L'amore secondo noi
Ragazzi e ragazze alla ricerca dell'identità
Mondadori
250 pagine, 8,40 euro

Dopo Gli svergognati la giornalista Delia Vaccarello torna con un libro-inchiesta ricco di testimonianze ed esperienze. Questa volta indirizzato ai giovani. Anzi, giovanissimi. Sono storie di adolescenti quelle raccolte in L'amore secondo noi, a cui si alternano le riflessioni della autrice condotte anch'esse con linguaggio e stile mirato a conquistare il pubblico giovanile.

Esiste l'anima gemella? Eterosessuali si nasce? Come e quando si scopre di essere omosessuali? C'è un modo per capire se siamo davvero innamorati? Queste sono alcune delle domande che il libro cerca di indagare, sforzandosi di non fornire risposte pronte ma di spingere a riflessioni autonome i giovani lettori. Il tentativo della Vaccarello è di sollecitare questi approfondimenti partendo da un lato da storie esemplari, dall'altro dai suoi stessi suggerimenti. Il percorso è didatticamente illustrato sin dalla premessa arricchita da un elenco di domande che molti giovani hanno posto all'autrice nel corso degli incontri da lei stessa condotti nelle scuole e nelle librerie e completata anche da una "Avvertenza ai brizzolati" che vuole dare una "piccola dritta" ai lettori appartenenti a un età che non corrisponde a quella di coloro per i quali è scritto il libro.

Dopo la premessa si snocciolano le storie: quella di Michela che racconta di come si è avvicinata ai ragazzi e di come sua zia le ha parlato per la prima volta in maniera non dispregiativa dell'omosessualità; poi quella di Giulio, 18 anni, alle prese con le prime pulsioni inconfessate verso i suoi compagni di classe; quella della sedicenne Lucetta incapace di definire la propria sessualità e quella di Adele e Omar, etero la prima, gay il secondo, legati da uno strettissimo legame che va oltre l'amicizia. Parla anche Marco, l'unico eterosessuale maschio che si sia reso disponibile ad aprirsi per raccontare la sua storia e a spiegare come si sia trovato innamorato di una ragazza bisex.

Insomma le storie dei ragazzi costituiscono un interessante panorama di vicende legate all'età adolescenziale e ai tentativi non sempre sereni di conoscersi e scoprirsi tipici di questa età. Un po' più pesanti risultano le riflessioni dell'autrice tra una storia e l'altra; ma forse il giudizio è legato al fatto che non abbiamo l'età giusta per apprezzarli.

 
 
 

ADNKRONOS

Post n°6 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio

PARLARE D'AMORE: GLI ADOLESCENTI SI CONFESSANO
DOMANDE, CURIOSITA' E SPERANZE PER UN MONDO SCONOSCIUTO
sabato 22 ottobre 2005  ADN KRONOS







Che cosa e' l'amore? Cosa si nasconde dietro la sfera dei sentimenti? Qual e' la percezione che gli adolescenti hanno maturato confrontandosi con le prime esperienze nel campo ignoto delle relazioni intime? Come si comportano di fronte alle inevitabili sofferenze che esse generano? A queste domande cerca di rispondere la giornalista e scrittrice Delia Vaccarello nel libro ''L'amore secondo noi. Ragazzi e ragazze alla ricerca dell'identita''' pubblicato nella piccola Biblioteca Oscar della casa editrice Mondadori.

''Ci siamo ritrovati - scrive l'autrice nelle pagine introduttive rivolgendosi ai suoi giovani interlocutori - nelle scuole a parlare di amore, abbiamo conversato via mail e a voce. Di domande ne avete fatte tante, anche utilizzando bigliettini che sarebbero rimasti anonimi. Avete anche detto cosa e' l'amore secondo voi.'' Ecco dunque che i protagonisti principali del libro sono gli adolescenti.

Sono loro a raccontare in prima persona come hanno vissuto le loro prime esperienze. Sono loro, ancor piu', a manifestare tutta la loro inquietudine, tutte le loro incertezze e i loro dubbi. ''L'amore secondo me - spiega Lucetta di sedici anni - e' abbattere un muro che abbiamo dentro. Ogni volta che ho dato un bacio - prosegue - mi e' sembrato che una parte di me stesse a guardare di fuori''. Una parte della propria coscienza che, di solito, non e' in grado di comprendere quali sono i veri sentimenti che attraversano il cuore dei giovani.

Come comprendere, ad esempio, se si hanno tendenze eterosessuali o omosessuali? Come trovare l'amore perfetto, la cosiddetta ''mezza mela'' che cambia la vita rendendola piu' leggera e semplice? Ma poi, seguendo ancora le domande che hanno formulato i ragazzi interpellati, esiste l'anima gemella?

E' necessario ancora capire, pero', da dove e' nata la ricerca presentata nel libro. I racconti sui quali si e' incardinato il suo lavoro sono tratti dai tanti incontri che la Vaccarello ha intrattenuto con gli allievi incontrati nelle scuole di Roma, Firenze, Bari e della provincia di Milano. Incontri grazie ai quali emerge uno spaccato umano molto interessante. Un universo composito che, come ricorda proprio l'autrice, chiede a gran voce di essere liberato dai pregiudizi e di camminare serenamente sui tanti sentieri dell'amore lasciando la possibilita' a ciascuno di percorrere l'itinerario che lo rende piu' felice

 
 
 

IL SALVAGENTE

Post n°5 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

Da “Il salvagente” del 19 ottobre 2005

L’adolescente a volte è vago

Delia Vaccarello traccia una mappa dell’identità sessuale ( e non solo) di ragazze e ragazzi alle prese con i primi sentimenti da leggere


Infaticabile. Delia Vaccarello ancora non si è stancata di percorrere le vie indirette dell’animo umano, qualcuno direbbe dei meandri se questa parola non evocasse il buio e invece quelli che lei racconta sono percorsi non rettilinei ma che si svolgono a cielo aperto, spesso in pieno sole.

Questa volta sono di scena i giovanissimi: L’amore secondo noi racconta infatti, “storie di ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità”. Il sottotitolo non parla esplicitamente di “identità sessuale” ma il tema è quello, anche se molto frequentemente, è più largo, visto che l’adolescente può sommare due insicurezze: quella legata alla trasformazione in adulto e quella di scoprire di “quale adulto” si tratta: maschio, femmina. Gay, trans?

Di quest’ ultima testimonianza nel libro non c’è traccia, perché come spiega l’autrice “l’adolescenza trans è quello che purtroppo fino a pochi anni fa poteva essere l’orientamento omosex, cioè un’eccezione da coprire con un silenzio pressoché totale”, ma le altre storie sono state raccolte ( e discusse) dalla viva voce di ragazze e ragazzi degli istituti superiori di Roma,Milano, Firenze, Bari, in collaborazione con le associazioni Mario Mieli, azione gay e lesbica, Arcigay e di…Internet, visto che molti quesiti e tante osservazioni hanno viaggiato sulla Rete, prima di essere sistemate in questo libro. Prendiamo la 69, l’ultima dell’introduzione:” Non so se sono gay o bisex: Sono vago, devo decidermi per forza?”. Ben diversa da quella precedente :”Certe volte ho fantasie di stuprare una ragazza, ma solo fantasie, giuro. Mi devo preoccupare?”.
Piccole donne crescono spesso tra i dubbi. C’è chi si chiede :”Io voglio tanti figli ma non voglio sposarmi. Sono lesbica?” E chi deve fare i conti coi genitori che sembrano “aperti” ma castrano anche le più innocenti esplorazioni.
“Appena mi fidanzo con un ragazzo i miei lo invitano subito a cena. In poco tempo diventa uno di famiglia. Non ne posso più, come devo fare?”
Delia Vaccarello non dà risposte dirette , si limita a organizzare dei viaggi “composto ciascuno da dieci tappe, che si trovano alla fine di ogni storia. Sette viaggi per sette storie”.
Leggerli farà bene ai giovanissimi che si sentiranno meno soli, e anche “ai lettori sale e pepe”, perché potrebbero cogliere almeno qualche tendenza del mondo attorno a loro.
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ANNA

Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

Barbara Alberti

da "Anna"
del 19 ottobre 2005

"... C'è un libro che mi viene in soccorso :L'amore secondo noi di Delia Vaccarello (ed.Mondadori) che ha provocato e racccolto testimonianze di adolescenti sulle loro esperienze sessuali e sentimentali, pronunciate e riportate con la stessa sconvolgente sincerità. Un'opera imporatante, unica nella sua verità, non è il solito libro guardone dove gli adulti spiano i ragazzi. Qui sono soprattutto loro che parlano, aprendo un universo sorprendente........In L'amore secondo noi ci sono altre rivelazioni, e alcune radiose.


 

 
 
 

CULTURA GAY

Post n°3 pubblicato il 30 Giugno 2009 da redazionefuorispazio
Foto di redazionefuorispazio

Recensione di Paola Dall'Orto,  ex presidente dell'Associazione genitori di omosessuali (Agedo), in occasione della presentazione del libro a Milano, il 15/10/2005. Paola Dall'Orto è coautrice del manuale Figli diversi.

 

***

 

Grazie per l'invito, cui ho aderito volentieri perché L'amore secondo noi tratta una tematica, quella dell'adolescenza, verso la quale noi genitori dell'Agedo poniamo una particolare attenzione, consci delle difficoltà che i nosti figli/e omosessuali incontrano, alla ricerca di se stessi, e della propria identità.

 

Il titolo, al primo impatto, appare banale... l'amore, il solito discorso sull'amore... poi, subito dopo, c'è la precisazione: "secondo noi".

 

È proprio questo "secondo noi" che sottolinea la diversità, la specificità di questo amore, che allontana la banalità e che ci comunica che durante la lettura troveremo qualcosa di particolare, di specifico appunto.

 

Il linguaggio è preso in prestito da quello che comunemente usano i nostri adolescenti, leggero, capace di accostarci senza pedanteria ad ogni emozione ed esperienza vissute dai nostri figli/e mentre sono alla ricerca di se stessi, della libertà, dell'autonomia, della propria identità.

 

Delia, attraverso le loro parole, i loro pensieri, coglie in particolare le difficoltà che le giovani e i giovani adolescenti devono affrontare in ogni ambito della vita: la famiglia, la scuola, le amicizie, in una società che ancora oggi li discrimina e rifiuta.

 

Parlano, questi giovani, descrivono le loro angosce d'amore, le loro insicurezze, la sofferenza della solitudine e dell'incomprensione.

Mentre descrivono se stessi, lanciano al lettore messaggi che appaiono casuali, ma che nello stesso tempo danno informazioni, spiegazioni sulla realtà da loro vissuta perché non resti ancorato agli antichi pregiudizi o credenze.

 

L'amore secondo noi è quindi un libro anche informativo (direi quasi un manuale "camuffato").

Il discorso nel libro va anche all'Agedo che è citata parlando del momento di affrontare i genitori, i "brizzolati", "i vecchi", come vengono definiti dall'autrice: l'esperienza di altri genitori può alleviare un cammino pesante da percorrere insieme, verso l'accordo e la serenità.

 

È ancora un problema difficile da affrontare quello delle relazioni genitori-figli, anche se attualmente sono aumentati i casi di grande comprensione, "senza se e senza ma".

Molti genitori sono però ancora lontani anni-luce dalle emozioni e dai sentimenti dei propri figli/e, perché non capiscono come quel bimbo e quella bimba, usciti da poco dallo "stato carrozzina" (come Delia definisce tutto il periodo che precede l'adolescenza), possa ora affrontare, senza la loro alta protezione, la vita adulta, con i suoi annessi, come la sessualità. E quel tipo di sessualità.... nel caso dei giovani omosessuali o bisessuali.

 

L'incomprensione può scatenare in figlie e figli la reazione del silenzio e il bisogno di condivisione delle proprie emozioni, sensazioni, desideri con altri come loro; scatena il bisogno di nuove amicizie: e l'allontanarsi dai "vecchi" non è indolore, ma è causa di pesanti sensi di colpa.

 

Per il genitore che ha un figlio/a omosessuale è un momento particolarmente difficile: le domande si susseguono, perché non riesce a capire che la diversità fra omosessualità ed eterosessualità definisce una della tante varianti della sessualità.

 

L'omosessualità del proprio figlio/a non è un tradimento, è un modo di essere, anche se non è stato da noi previsto.

 

Procedendo nella lettura senti che i ragazzi, nonostante i genitori, vanno verso la libertà - duramente conquistata - di essere se stessi.

I ragazzi si raccontano, raccontano i loro amori tentennanti: è un processo di crescita comunque simile per tutti gli adolescenti, eterosessuali o non, ma questi nostri figli sono adolescenti speciali.

 

 
 
 

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