pensieri liberi

L'ESTATE DI SAN MARTINO


« La nebbia a gl'irti colliPiovigginando sale,E sotto il maestraleUrla e biancheggia il mar;Ma per le vie del borgoDal ribollir de' tiniVa l'aspro odor de i viniL'anime a rallegrar.Gira su' ceppi accesiLo spiedo scoppiettando:Sta il cacciator fischiandoSu l'uscio a rimirarTra le rossastre nubiStormi d'uccelli neri,Com'esuli pensieri,Nel vespero migrar. »(Giosuč Carducci)Questa poesia evoca dolcissimi ricordiio alle elementari il grembiulino biancopapŕ che preparava le botti x il vinoun aroma si difondeva in cantinadi finocchietti ed erbe variel'uva...grappoli di un profumo fragrantesucco neropoi l'arrivo dello zio dei cuginie dopo che l'uva eniva pestata e messa a fermentaresi mangiava tutti assieme intorno al caminole castagne appena tolte dal fuoco. Chiacchere risate e i primi giochi a tombolaci si divertiva con poco,con nientebastava essere insieme a far chiacchiere fino al mattino.Domani San Martino.Auguri per te.