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«Alziamo i prezzi nel weekend»

Post n°754 pubblicato il 10 Settembre 2008 da anacleto.mitraglia

Io penso che ogni tanto la gente vada seriamente sputtanata.
Un blog puo' servire ?
Cito l'articolo preso dal Secolo XIX di genova e francamente mi chiedo:

- andrei in un bar che cambia i prezzi a seconda della giornata ?
- Io sono una preda da spellare ?

Leggetevi l'articolo e poi ditemi se lo spot/sketch di Balbontin/ceccon/casalini,
quelli della torta di riso finita, era fantasia o realta':

http://www.youtube.com/watch?v=qJSdWtn4R8o
 






«Alziamo i prezzi nel weekend»


«Prezzi più alti da venerdì a domenica. Sconti da lunedì a giovedì».
La proposta è di Augusto Sartori, presidente dell’Area marina protetta
di Portofino, titolare di due locali di Santa Margherita Ligure (Sabot
e Capo Nord) e già consigliere provinciale di Alleanza nazionale.
«Ormai lavoriamo come matti solo nel fine settimana - sostiene - mentre
dal lunedì al giovedì potremmo anche giocare a carte, vista la poca
gente che c’è». È così che nasce l’idea di scontare i prezzi di menù,
pernottamenti e gite in battello durante i primi quattro giorni della
settimana e di rincararli dal venerdì alla domenica.


L’obiettivo
è duplice: da un lato “sfruttare” meglio la settimana, dall’altro
garantire ai clienti la qualità del servizio nei periodi di punta. «Nel
fine settimana di questa estate non abbiamo mai detto “no” a nessuno -
aggiunge Sartori - proprio in previsione del calo dal lunedì al
giovedì. Questo comporta un super lavoro e, per chi arriva, un servizio
non così accurato come si potrebbe dare se l’afflusso fosse “spalmato”
sui sette giorni». Sulla sua proposta - che segue quella del direttore
dell’Area marina di Portofino, Giorgio Fanciulli, che nei giorni scorsi
aveva ventilato la possibilità di istituire il numero chiuso per gli
accessi a San Fruttuoso di Camogli - Sartori suggerisce di istituire un
confronto a livello territoriale. L’intervento di Sartori arriva a
ridosso della diffusione, da parte della Provincia, dei dati turistici
di luglio che nel golfo Paradiso e nel Tigullio segnano rispettivamente
+3,39% e -3,11% negli arrivi e +5,24% e +3,59% nelle presenze. Stefano
Zerbi, presidente Federalberghi del Levante reputa l’idea di Sartori
interessante a fronte di un impegno collettivo. «Noi albergatori - dice
- questa soluzione la mettiamo in pratica da tempo e conteniamo i costi
durante la bassa stagione.








Augusto Sartori


Il turista che arriva a novembre trova l’albergo a un prezzo
vantaggioso, ma al ristorante, per l’aperitivo nei locali o per il
tragitto dalla stazione all’albergo in taxi paga come se fosse agosto».
Allineati Franco Repetto, presidente degli albergatori di Sestri
Levante, e il suo omologo di Chiavari, Lamberto Lambruschi, che le
tariffe differenziate le applicano e sono soddisfatti. Scettico Attilio
Schiaffino, presidente degli albergatori di Lavagna e Cavi. «Il prezzo
deve essere comparato con il servizio che si offre», dice. Spaccata
Fepag Confcommercio, la federazione dei pubblici esercenti che fa capo
ad Ascom. Per Giorgio Bove, presidente provinciale, quella delle
tariffe differenziate è una proposta «da sperimentare anche con un
accordo con la grande distribuzione per i rifornimenti a prezzi
vantaggiosi», un’idea già al vaglio degli esercenti di Genova.

Per Umberto Paganelli,
vicepresidente Fepag provinciale, portavoce del Levante, invece, la
soluzione alla crisi non può essere quella di Sartori. «Servono - dice
- prezzi equi tutta la settimana e una mentalità turistica che porti a
offrire un buon servizio sempre, continuità nel trattamento della
clientela e programmazioni territoriali».


Prudente Matteo Rezzoagli, segretario Confesercenti Tigullio. «I
problemi del turismo - spiega - non si risolvono con le tariffe
differenziate, ma con una nuova politica dell’accoglienza la cui cabina
di regia deve essere affidata al Sistema turistico locale».


L’Stl “Terre di Portofino” è al lavoro per “allungare” la stagione
turistica e offrire nuovi sbocchi al territorio. «Pensiamo - spiega il
presidente, Arnaldo Monteverde - a soluzioni che integrino i pacchetti
turistici degli operatori: spetta a loro individuare le opportunità più
appetibili».


Per Anna Maria Dagnino, assessore provinciale al Turismo, «in un
periodo di crisi economica alzare le tariffe può essere
controproducente e per spostare i flussi anche sui primi giorni della
settimana occorrono proposte che incentivino gli ospiti».


Tiepida l’accoglienza della proposta da parte degli esercenti di
Camogli dove, comunque, alcuni operatori, durante la settimana,
applicano prezzi ribassati. «Senza una comunicazione mirata - dice
Massimo Stasio, presidente dell’Ascot, l’Associazione commercianti e
operatori turistici - è di difficile applicazione. L’obiettivo è
valido, ma deve essere supportato da un’informazione estesa e
capillare». Per Mauro Ottobrini, presidente albergatori del golfo
Paradiso «è impensabile proporre un’offerta dignitosa e alla portata di
tutte le tasche senza risolvere problemi urbanistici, di viabilità,
parcheggi e permessi di costruire».



 
 
 
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