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Biasotti Presidente (o l'arte dell'impossibile)

Post n°837 pubblicato il 22 Marzo 2010 da anacleto.mitraglia
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Riduzione delle liste d’attesa.
Dato per scontato che la vera urgenza deve essere garantita dalle strutture di Pronto Soccorso, è necessario differenziare i tempi di attesa in base alla gravità e articolare le risposte sul territorio per agevolare l’accesso del cittadino anche ricorrendo al privato, garantendo comunque tempi di attesa compresi tra una settimana e 30 gg.

 

Diciamo che siamo abituati a chi, in campagna elettorale, le spara piu' grosse.
Non ho mai incontrato un "candidato" e quindi non saprei come comportarmi, se mi stringesse la mano, si presentasse e mi chiedesse di votarlo.
Chissa', forse mi farei intortare come la maggior parte dei cittadini che incontrano il candidato.

Pero', devo stare con i piedi per terra: mai farsi intortare ! Reagire con pragmatismo ....

Tra le verità propagandate, si annidano anche tante balle, e quella delle liste di attesa della sanità e' quella forse piu' grossa. Mentire un pochino, va bene..ma cacciarle grosse non va bene.

Lo sa' benissimo il candidato Biasotti, che questa, tra tutte le balle pre-elettorali, e' sicuramente la piu' grossa.

Vi direte: ma perche' ?

La spiegazione e' abbastanza tecnica, ma semplice.

Tutto sta' nella capacita' produttiva del sistema sanitario di erogare prestazioni.

Prendete per esempio una ecografia, esame tecnologicamente economico....

Per fare un ecotomo avete bisogno di un medico radiologo, un ecografo di buona qualità, un ambulatorio e un infermiere

Ora, per fare un ecografia occorrono (se va bene) 20 minuti: 10 di sonda, dieci di refertazione, un tempo variabile per spogliare e rivestire il paziente (mediamente anziano). Insomma, una media di tre ecografie all'ora che fanno 15 ecografie al giorno.
Se invece parliamo di una risonanza, i tempi si allungano, come del resto si allungano se parliamo di una tac con il contrasto: esami che richiedono un tempo di refertazione abbastanza elevato. Soprattutto nella tac, la fretta e' causa di errori diagnostici.

Quindi, una struttura puo' erogare un certo numero di esami, e non di piu'.
Da qui, le liste di attesa: troppa richiesta a fronte di una offerta contingentata.

Si puo' ovviare al problema ? certo che si ! ..Mettendo mano al portafogli.
La tecnica e' quella di "comprare" dal personale dei pacchetti di prestazioni aggiuntive, chiamati "Gettoni" (ma piu' burocraticamente "compensi per abbattimento lista d'attesa") . SI comprano pacchetti (di prestazioni sanitarie) da chiunque li offra, siano essi strutture pubbliche che private.  Con questo sistema tutti lavorano come giapponesi e vi potreste trovare a fare una tac alle 23 di sera.... Il sistema funziona: si riesce ad abbattere le liste.

Ma c'e' un problema:  questo e' un modo per drogare il sistema. Il sistema gira vorticosamente come un disco a 78 giri, solo fino a quando si continua a somministrare la droga. Quando i soldi finiscono, la macchina si ferma.

E di soldi, non ce ne sono.

Sicuramente il candidato Biasotti ci provera', se lo eleggeranno; ma alla fine dovra' gettare la spugna anche lui. Con il budget a disposizione, e' matematico.

E lui lo sa.

 

 
 
 
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