Sonoviva

IL VALORE DELLA SCRITTURA


           
   Alla fine è passato tanto tempo prima che potessi tornare sul mio amato spazio di libertà, il mio blog. Abbiamo scavalcato i confini tra il vecchio ed il nuovo anno, scorrendo in noi le immagini di quanto avevamo investito e quanto realizzato nel tempo volato via. E mi ritrovo con delle considerazioni forse un po' datate ma sempre assolutamente valide, sulla mia vita,  che parlano di libertà. Tutto parte dal consiglio di un caro amico, assolutamente titolato a darlo,  che, dopo un rapido riassunto della mia vita trascorsa da quando non ci eravamo più visti,  mi disse: ' Mantieni sempre i tuoi spazi di libertà e di autonomia'.  Ecco qui il punto:  vivere la propria autonomia al di là del ruolo in cui, tuo malgrado, ti ritrovi; e farlo soprattutto se questo ti è di ostacolo al libero fluire dello spirito vitale che senti ancora emanare dal tuo io più intimo e segreto e che cerca il quid in cui realizzare almeno qualche obiettivo tra i tanti che ti sei prefissato nella vita.  Lo scrivere è una magia che ti rende libero o libera, se vogliamo porre attenzione alle desinenze piuttosto che alla sostanza delle cose. Per questo ci sto provando a tirare fuori quello che ho dentro  e che, ne sono certa, è solo parte di quello spirito o forza o energia che dà vita a questo fantoccio umano che noi, senza di esso,  saremmo.  Dunque lo spirito vitale è la parte immortale di noi perché intangibile, non corruttibile, emanazione dello stesso Creatore che ne nutre gli aneliti. Ciò che scriviamo  dà forma alla nostra stessa essenza ed, allo stesso tempo, è esso stesso essenza che, a volte, inconsapevolmente abbiamo dentro senza saperlo. Per questo è necessario fare uno sforzo e sedersi, con carta e penna, lasciando che la mano interpreti e partorisca quei contenuti altrimenti sconosciuti anche a noi stessi. Per questo vorrei tornare indietro  di qualche anno per riprendere quel racconto  di una bambina curiosa della vita e del percorso che l'ha portata ad essere non una semplice comparsa, ma la protagonista di una vita vissuta consapevolmente. Quante cose da dire, raccontare, ricordare; ma non per sedare l'animo, ma perché la parola sia feconda e produca frutti.