Davanti all'albergo numerosi fan del cantante romano cantano squarciagola i brani dell'amato Renato che si ferma per tre date sotto la Mole al PalaOlimpico
di DAVIDE AGAZZI!["Sorcini" in attesa la 3 giorni di Zero a Torino "Sorcini" in attesa la 3 giorni di Zero a Torino](http://torino.repubblica.it/images/2013/10/27/191924369-7d2c2ade-4c6f-4b8f-be77-d7ac528739d7.jpg)
Ma non c’è da stupirsi: la scorsa primavera, in occasione dell’uscita del disco “Amo”, che lui stesso ha definito «il più ambizioso della mia carriera», il cantante romano aveva occupato per un mese intero il PalaLottomatica di Roma (ribattezzato per l’occasione “PalaZero”) con quindici concerti e 90 mila biglietti venduti. A Torino vengono presentanti alcuni brani del nuovo album, “Amo — Capitolo II”, in uscitato martedì per l’etichetta “Tattica”, di cui fa parte l’ultimo singolo già ascoltabile in radio da qualche settimana, “Nessuno tocchi l’amore”. L’ennesimo segno d’affetto nei confronti dei suoi fan, i “sorcini”,
Ma non ci sono solo parole al miele nella sua nuova avventura discografica: l’impegno politico sembra uno dei temi principali, come dimostra la canzone “Dovremmo imparare a vivere”, in cui canta del disamore di oggi nei confronti delle istituzioni: «Qualcuno ha dimostrato a certi ruderi che è ora che vadano a casa», conferma Zero, facendo l’occhiolino a Grillo. «Tutti noi vogliamo un cambiamento, ma non dobbiamo accettare le promesse di un politico, di gente che si è comprata questo paese ».
Sul palco viene garantito lo spettacolo di sempre, nonostante l’età non sia più quella di un tempo: superati da qualche anno i sessanta, Renato Zero continua a sfoggiare gli abiti stravaganti che hanno segnato la sua eclettica avventura nel mondo dello spettacolo, anche se difficilmente potranno reggere il confronto con il “vestito albero di Natale”, o con il copricapo da uccello e il vestito di piume utilizzati in passato. Accompagnato da otto musicisti, un’orchestra di trentaquattro elementi