Andrea_Lodiracconti ed esperienze nel blu |
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Nickname: 7even73
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Sesso: M Età: 51 Prov: LO |
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IMMERSIONI
ATTREZZATURA IMMERSIONE
- Muta: Cressi 5 mm Lontra - 2 pezzi
- Gav: Cressi AQUALIGHT
- Erogatori : 1° e 2° stadio Mares Rebel 12 - 1° e 2° stadio Scubapro mk2 295
- Computer: Edy Cressi
- Pinne: Cressi rondine A( con e senza scarpetta)
- Maschera: Scubapro
APPROFONDIMENTI
Prima di continuare mi rendo conto che è meglio approfondire alcuni aspetti legati alla subacquea.
Questo e per non rendere noioso il fatto di scrivere e di continuare a spiegare cose che sono legate ad un linguaggio usato principalmente da chi fà imemrsioni.
Iniziamo con le differenze principali delle nostre sensazioni fisiche che riguardano la vista e l’udito.
Vista: gli oggetti sembrano di circa 30% più grandi. I colori si avvicinano sempre di più alla tonalità del blu con l’aumento della profondità (non si nota in piscina).
Udito: il rumore si propaga fino a 4 volte più velocemente che nell’aria. Per questo è difficile calcolare a che distanza si trovano le cose. Per esempio un motore da motoscafo sembrerà molto più vicino di quanto in realtà è.
Acquaticità: è il sapere stare in acqua e non significa solo saper nuotare. E’ trovarsi a proprio agio nell’acqua.
GAV : Giubotto assetto variabile; serve principalmente per regolare l’assetto in acqua. Il giubotto contiene al suo interno una sacca che può essere riempita con aria. Se si gonfia si assume assetto positivo (si galleggia) se si sgonfia assetto negativo(si scende in profondità). Ad una certa profondità corrisponde un certo livello di gonfiaggio del gav, questo permette di essere neutri e di restare alla profondità scelta.
Erogatore: l’erogatore è formato da un primo stadio e da un secondo stadio. Il primo stadio , da attaccare alla bombola serve principalmente per portare la pressione della bombola stessa a circa 7/8 atm. Il secondo stadio che viene utilizzato per respirare porta la pressione da 7/8 atm alla pressione ambiente.
Muta: serve per mantenere la temperatura corporea ad un livello accettabile. La conduzione del calore e la dispersione in acqua è molto maggiore che in superficie. Uno sbalzo sconsiderato di temperatura può causare l’ipotermia.
Computer : calcolano i tempi d’immersione, la durata, la temperatura e molte altre cose. E’ ormai consolidato come strumento indispensabile per fare le immersioni.
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Post n°31 pubblicato il 17 Giugno 2008 da 7even73
Santa margherita Ligure - 16 febbrario 2008 Sabato mattina ore 6.30 sveglia. Mi preparo e attendo l'arrivo di Nello per caricare l'attrezzatura in macchina e partire per la Liguria. Con Roberto, Giovanni e Alessandro abbiamo l'appuntamento a San Colombano e una volta arrivati ci dirigiamo a prendere l'autostrada direzione Santa Margherita Ligure. arriviamo al diving European verso le 9 e cominciamo lo scarico dell'attrezzatura e la vestizione. Il tempo è bello a differenza di quello che ci siamo lasciati a Lodi, ma la temperatura non sembra delle migliori. Ci imbarchiamo sul gommone e avendo "solo" la muta umida di 5 mm comincio già a preoccuparmi del possibile freddo. Durante il viaggio in effetti il freddo si fa sentire e colpa anche mia che mi sono dimenticato il berretto di lana!!! si decide di fare l'immersione sul relitto Mohawk;(come l'ultima immersione del 2007!!). scendiamo in acqua e ci prepariamo all'immersione quando Giovanni si è dimenticato il manometro, peccato per lui ma la sua immersione finisce qui!! Noi altri scendiamo alla catena a circa 20 metri e ci dirigiamo, con la parete a destra, verso il relitto. in acqua ad essere sinceri non faceva freddo, almeno era sopportabile anche se l'acqua aveva una temperatura di circa 14 gradi. visitiamo il relitto nella parte relativa alla prua senza eccedere nella profondità massima (prof max 34 metri), giriamo intorno alla prua, vediamo l'argano, l'ancora e la prua stessa e cominciamo ad alzarci di quota pian piano. Di pesci neanche l'ombra anche se la visibilità era buona ho visto solo qualche piccolo pesce e nient'altro. ci dirigiamo così verso la catena tenendo la parete alla sinistra e iniziamo la tappa di sicurezza a 5 metri. Risaliti in barca ci si prepara per il ritorno. Bagnato fradicio non vi dico che gioia sentire l'aria fredda che mi stava congelando tutto il corpo!! Non vedo l'ora di farmi una doccia calda!! a questo punto ho deciso di non fare la 2° immersione, non me la sentivo sinceramente. Non era il caso fare un'immersione al freddo con la muta gelata dalla mattina. Si và a pranzo e si attende il resto del gruppo che sono andati per la seconda immersione(loro con la stagna) per poi ritornare a casa. La prima immersione sul relitto è stata bellissima la seconda un pò meno sia perchè non era più una novità sia perchè ho patito un pò il freddo. |
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