anello di policrate

Comparse

si alternano

su palcoscenico della vita

fatto di cartapesta rossa

stropicciata,

di tende usurate

e rappezzate con immagini

furenti di tratti sbiaditi

di un passato ormai lontano,

ormai confortevole

di anni, di giorni trascorsi

nella consapevolezza

dell'insostenibile ricerca

di un afflato gentile.

A loro piacimento

entrano ed escono

si accavallano, si spingono,

in balia di continue forze

d'inerzia e di inettitudine,

strappano brandelli di vecchi

costumi e di attimi fuggenti

passati ad adularti,

a circondarti di premure,

a confidarti intimi dispiaceri

e deliranti desideri.

Non si interessano di te,

del tuo male,

delle tue indecifrabili

rassegnazioni,

dello sconfortante piacere

di lasciarsi andare a tutto, a tutti,

ma con la stessa malagrazia

con cui sono entrati

scompaiono

senza neanche cambiarsi

il vestito e la maschera

e ti lasciano sulla scena

da solo a tentare di leggere

un copione scritto

in una lingua astrusa e aliena.