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San Raffaele, depositata omologa concordato, domani cessione
MILANO (Reuters) - E' stata depositata stamani dal giudice della sezione fallimentare del tribunale di Milano l'omologa del concordato preventivo presentato dai commissari giudiziali del San Raffaele di Milano, l'ospedale privato gravato da un buco di oltre 1,5 miliardi di euro.
Con il deposito, di fatto il giudice ha accolto il piano, che nel marzo scorso aveva gi ottenuto l'ok dal 52% dei creditori.
Secondo quanto si legge nel decreto di omologa - che è "immediatamente esecutivo e non impugnabile" - si può procedere ora alla cessione del gruppo ospedaliero a Giuseppe Rotelli, l'imprenditore che ha offerto 405 milioni di euro.
Nel decreto si legge inoltre che, secondo i calcoli dei commissari, sar possibile risarcire i creditori chirografari in una percentuale compresa "tra il 67,6% e il 75,5%", mentre quelli privilegiati saranno risarciti al 100%.
Per domani è fissato davanti a un notaio il passaggio dell'azienda sanitaria dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor alla newco, comprese tutte le autorizzazioni e i contratti che la riguardano, e la successiva vendita delle azioni nella newco alla Velca spa di Rotelli, con riscossione del prezzo da parte della Fondazione, attraverso un bonifico bancario sul conto della procedura di concordato.
"Una volta conseguito il conferimento in newco e adempiuto il pagamento del prezzo delle azioni correlato all'impegno di acquisto da parte di Velca spa" - si legge nel decreto - si potr procedere al "realizzo della liquidit " e alla "liberazione delle passivit privilegiate nei termini indicati nella proposta di concordato e nella conclusiva offerta di Velca spa".
Secondo il Tribunale di Milano, di fronte a quanto dichiarato dalle parti, e alla luce del decreto di omologa "è ragionevole ipotizzare" che entro domani "il conferimento in newco e il pagamento delle relative azioni di verifichino, non risultando sussistere ormai alcun altro giustificabile impedimento".
Con il conferimento dell'azienda ospedaliera alla newco e la successiva cessione a Rotelli, rester sotto il controllo della Fondazione San Raffaele la cosiddetta 'old company', i cui asset andranno ceduti entro i prossimi tre anni, come stabilito nel decreto, da tre liquidatori nominati dal tribunale tra tre componenti che gi siedono nel cda.
Si tratta di Francesco Perrini, Emanuele Rimini e Claudio Macchi, che opereranno sotto la supervisione dei tre commissari giudiziali e del presidente del tribunale, sezione fallimentare.
Nel decreto si scrive inoltre che "non è escluso che l'attivo possa subire un ulteriore incremento in conseguenza di promuovere azioni recuperatorie e risarcitorie anche in relazione a profili di responsabilit connessi con le azioni penali gi instaurate dalla procura della Repubblica, relativamente alle quali i medesimi commissari giudiziali si sono costituiti parte civile, su autorizzazione del presidente delegato".
Ieri il gup d Milano ha accolto la richiesta di rito abbreviato per l'uomo d'affari Pierangelo Daccò e l'imprenditore Andrea Bezziccheri mentre ha rinviato a giudizio i fratelli Piero e Gianluca Zammarchi, dell'imprenditore vicentino Fernando Lora e del consulente Carlo Freschi.
Si terr invece il 16 maggio l'udienza sulla richiesta di patteggiamento di Mario Valsecchi. L'ex direttore amministrativo del San Raffaele ha trovato l'accordo con la procura per patteggiare una pena di 2 anni, 10 mesi e 200mila euro di multa, ma dovr essere il gup a dare o meno il proprio assenso.
Gli imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a frodi fiscali, appropriazione indebita e distrazione di beni.
Daccò, i Zammarchi e Lora devono rispondere anche dell'ipotesi di reato di concorso in bancarotta.
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