L'angolo di Jane

Cuore di cervo - C. J. Sansom


Titolo: Cuore di cervo Titolo originale: Heartstone Autore: C.J. Sansom Traduzione: Gian M. Giuliese Casa editrice: Sperling & Kupfer pag: 595 costo: 21,90 €
"Cuore di cervo" è il quinto libro della serie di gialli storici ideata dallo scrittore britannico C.J. Sansom, ambientati nell'Inghilterra del XVI secolo, che vede per protagonista il caparbio avvocato  Matthew Shardlake, uomo integerrimo coinvolto spesso involontariamente negli intrighi dei potenti, insieme al fido assistente Barak.Ancora una volta Sansom prende a pretesto l'intreccio romanzesco per illustrare con ricchezza di dettagli la situazione sociale e politica  ai tempi di Enrico VIII, di cui vengono seguite nei vari volumi le più salienti decisioni politiche a partire dalla "dissoluzione" dei monasteri, illustrata nel primo libro  "L'enigma del gallo nero".Già nel precedente volume " I sette calici dell'eresia" (recensito nel post n° 473) Shardlake aveva avuto uno spiacevole incontro ravvicinato con il sovrano, che lo aveva pubblicamente umiliato insultandolo per il fatto di essere gobbo (un handicap fisico per il quale il protagonista di Sansom viene spesso ripreso, senza che la fiducia del protagonista in sé venga minimamente scalfita), ed anche nel caso di "Cuore di cervo" il ritratto che emerge di uno dei più noti re inglesi, colui che diede inizio allo scisma fra chiesa cattolica ed anglicana per ottenere il divorzio dalla prima moglie Caterina d'Aragona e per affrancarsi dall'invadente influenza vaticana, non è certo dei più lusinghieri: un uomo prepotente, superbo, incline alla pinguedine che gettò  l'Inghilterra in guerre senza speranza contro la Francia, aumentando a dismisura i debiti dello stato, capace di sacrificare sull'altare del potere anche coloro che lo avevano amato o servito, come Anna Bolena o Thomas Cromwell.
Non a caso uno dei più perfidi antagonisti di Shardlake è proprio un consigliere di Enrico VIII, il malvagio Richard Rich, individuo realmente esistito, a differenza di altri personaggi ricorrenti nei romanzi come il dottor Guy Malton, saggio farmacista di colore ed ex-monaco, migliore amico di Shardlake.In "Cuore di cervo" viene narrata una delle meno note ed infauste imprese di Enrico VIII: la battaglia navale per contrastare l'attacco della flotta francese alle coste di Portsmouth, in seguito alla invasione inglese di Boulogne, finita con il naufragio di diverse navi per la scarsa esperienza di coloro che vennero posti a dirigere le operazioni, chiamati solo per il fatto di essere aristocratici e senza alcuna reale esperienza di tipo militare.Questa  volta Shardlake verrà mandato in missione nei luoghi degli eventi storici per conto della regina Catherine Parr: gli verrà infatti affidato il compito di scoprire perché il figlio di una delle sue più fide cameriere, un precettore, si sia suicidato subito dopo aver fatto una denuncia alla Corte delle Tutele (l'organismo che si occupava degli orfani eredi di patrimoni) riguardo ai maltrattamenti subiti da uno dei suoi ex-studenti. Una piccola parte viene riservata anche alla giovanissima Elisabetta, figlia di Anna Bolena e destinata a divenire una delle più grandi regine della storia come Elisabetta I, che avrà  un piccolo scambio di battute con Matthew, proprio in occasione della sua visita alla regina.Sansom, forte della sua laurea in storia e di una esperienza come avvocato, illustra i contorti meccanismi della Corte delle Tutele, che perpetrava spesso ingiustizie proprio ai danni di coloro che, in quanto minori, necessitavano della maggior protezione: le tutele potevano infatti essere vendute e comprate, senza grande cura dell'interesse degli orfani.Proprio per seguire il destino di uno di questi orfani, Shardlake si recherà nell'Hampshire, ma vista la vicinanza con il Sussex ne approfitterà per indagare anche sul passato di un altro personaggio apparso in un precedente libro: Ellen Fettiplace, rinchiusa nel manicomio di Bedlam.L'indagine sarà complicatissima e finirà come sempre per coinvolgere personaggi di alto lignaggio e l'immancabile Richard Rich, che questa volta verrà descritto a tinte foschissime.Il libro è come sempre interessantissimo dal punto di vista storico, grazie all'abilità di Sansom nell'inserire elementi reali nell'intreccio del romanzo in maniera assolutamente naturale e alla capacità di rendere i contorti meccanismi del potere.Una particolare attenzione è riservata ad esempio alle condizioni dei soldati, al loro reclutamento ed equipaggiamento. Anche la parte più strettamente romanzesca è ben curata e molto più movimentata del solito: questa volta Shardlake dovrà vedersela con più di un tentativo di aggressione e con un buon numero di nemici.Nella nota storica che chiude il volume, Sansom specifica di aver in gran parte raccontato avvenimenti realmente accaduti o ispirati da fatti reali e cita molto del materiale usato per studiare il periodo. Ad esempio il libro Toxophilus sull'arcieria, (arte del tirare con l'arco), posseduto da uno dei personaggi, esiste veramente ed è ancora pubblicato.Se qualcuno è a corto di argomenti per un libro, vi informo che l'autore si lamenta del fatto che nonostante la storia dei Tudor sia stata studiata nel più minimo dettaglio, nessuno abbia ancora scritto un volume sulla guerra fra Inghilterra e Francia del 1544-1546, che comprende i fatti narrati nel romanzo.Lo scrittore cita inoltre un sito nel quale si possono ammirare le illustrazioni d'epoca della vecchia Portsmouth ai tempi di Enrico VIII e sulla sua disastrosa battaglia navale che vi ebbe luogo:www.domincfontana.co.uk (è un sito personale, bisogna selezionare il link relativi a Portsmouth e alla nave Mary Rose). Qui sotto una delle illustrazioni presenti nel sito, relativo alla battaglia navale:
Di C.J. Sansom ho recensito anche:Il segreto della torre di LondraI sette calici dell'eresia