Titolo: Buona Apocalisse a tutti Titolo originale: Good Omens Autori: Terry Pratchett, Neil GaimanTraduzione: Luca Fusari Casa editrice: Mondadori pag: 381 costo: 16 euro
Strepitoso. Fantastico.Questo libro... è davvero la fine del mondo! C'è solo da chiedersi perché ci siano voluti ben diciassette anni, dal lontano 1990, data di prima pubblicazione in Inghilterra, perché “Good Omens”, venisse finalmente tradotto in italiano. Quando due autori dotati dell'umorismo e del talento di Terry Pratchett e Neil Gaiman uniscono i propri sforzi per scrivere a quattro mani, il risultato può essere solo eccezionale. “Buona Apocalisse a tutti!” è un riuscito connubio tra lo humour paradossale di Pratchett e l'inventività e la capacità di costruire complesse psicologie dei personaggi di Gaiman.Scritto a dieci anni dalla fine del XX secolo, in un periodo in cui con l'avvicinarsi del fatidico 2000 le teorie millenariste sulla fine imminente dell'umanità erano particolarmente di moda (non che ora lo siano meno, ma per altri motivi), questo volume mette in scena un Armageddon molto particolare.La fine del mondo per Gaiman e Pratchett non è solo il momento in cui l'umanità verrà giudicata, ma la battaglia finale in cui Bene e Male scenderanno in campo in uno scontro decisivo per decidere di chi è il vincitore definitivo. L'umanità ha davvero poca importanza in questa partita fra forze maggiori e la terra sembra solo il campo scelto per la sfida. Prendendo spunto dalle suggestive immagini dell'Apocalisse, a dare l'avvio agli eventi che porteranno alla fine del mondo sarà la venuta dell'Anticristo, in questo caso un bambino, figlio del diavolo, cresciuto però tra mortali.Le potenze infernali dovrebbero assicurarsi di avere la maggiore influenza possibile sul pargolo,ma causa dell'incompetenza delle suore sataniste dell'ordine delle chiacchierone di St. Beryl, il piccolo verrà mandato a vivere lontano da ogni condizionamento maligno, in una piccola città dove l'evento più significativo della sua vita, fino agli undici anni, sarà quello di essere il capo di un banda di quattro bambini “I Quelli”. Un evento che né cielo, né inferi potevano prevedere, ma invece scritto a chiare lettere nelle “Belle e accurate profezie di Agnes Nutter”, l'unico libro di profezie del XVII secolo a non vendere nemmeno una copia, perché contenente solo verità (si sa che il grande pubblico vuole solo libri spazzatura!).Il diavolo Crowley e l'angelo Azraphel, che si affrontano ormai da così tanto tempo da essere quasi amici, cercheranno in tutti i modi di evitare la battaglia finale, unici fra le forze schierate a ritenere che una vittoria di una delle due fazioni sarebbe quanto di peggiore potrebbe accadere: in un mondo monocorde regnerebbe solo la noia. In una corsa contro il tempo per fermare le lancette dell'orologio e la venuta dei quattro cavaliere dell'Apocalisse (Morte, Guerra, Carestia ed Inquinamento) si snoda un libro pieno di geniali trovate umoristiche, in cui bene e male, che sembrano talvolta fin troppo simili per la smania di potere, si nascondono nei posti più impensati: è il diavolo che promuove l'anoressia e i cibi ipocalorici, che genera gli ingorghi e il malfunzionamento dei cellulari, mentre in qualche negozio di libri usati e dagli orari impossibili potrebbe perfino nascondersi un angelo. I due scrittori hanno saputo fondere bene i rispettivi stili, anche se i dialoghi tra Azraphel e Crowley, come pure il primo divertentissimo capitolo, sono probabilmente, secondo la mia personaleopinione ,più il frutto del lavoro di Terry Pratchett, mentre i brani dedicati a “I Quelli” hanno maggiormente l'impronta di Neil Gaiman.Il libro è pieno di satira su quasi ogni cosa: la società moderna, le differenze fra inglesi ed americani(sia Gaiman che Pratchett sono inglesi, ma Gaiman vive negli USA),l'inquinamento, la mania per i mezzi di comunicazione e perfino sul computer. A tale proposito ecco una citazione su uno dei mezzi più ritenuti più diabolici da Crowley pur essendo frutto della sola intelligenza umana:“Il manuale era ancora sigillato nella busta trasparente. Assieme alla garanzia standard del computer la quale stabiliva che, se la macchina 1) non avesse funzionato; 2) non avesse svolto le funzioni che la dispendiosa pubblcità prospettava; 3) avesse eseguito un elettroshock al vicino; 4) non si fosse trovata nella sua costosa custodia all'apertura della stessa, tutto questo era assolutamente, espressamente, implicitamente e in qualsiasi altro caso svincolato dalla responsabilità del produttore.Inoltre, l'acquirente poteva considerarsi fortunato anche solo per aver fornito i propri soldi al produttore, e ogni tentativo di trattare ciò che si era appena acquistato come effettiva proprietà dell'acquirente avrebbe prodotto come unico risultato, l'apparizione di uomini molto seri, dotati di valigette minacciose e orologi ultrapiatti. Crowley era rimasto molto colpito dalle garanzie dell'industria dei computer, tanto che ne aveva spedito una risma Laggiù, agli addetti ai Contratti di Vendita delle Anime, con allegato un promemoria che diceva soltanto: “Guardate e imparate”.Come dargli torto!Di Neil Gaiman ho recensito anche:
StardustCoralineDi Terry Pratchett ho recensito anche:
Sorellanza StregonescaEric