Creato da axel33 il 16/05/2007

REGNA IL SILENZIO...

Sentimenti di un momento per la poesia di una vita

 

 

« Sara

la bellezza

Post n°43 pubblicato il 25 Maggio 2015 da axel33

LA BELLEZZA   

 SARA   scese le scale che dall’albergo conducono alla spiaggia, con i suoi piccoli piedi nudi ed il passo leggero di chi assapora la liberta’.

I capelli mossi alle spalle scivolavano sciolti incorniciando gli occhi accesi del suo bel viso delicato. Il pareo Bianco che indossava la copriva sino alle ginocchia, lasciando che in trasparenza si potesse intravedere il profilo del suo fianco donandole un alone di serafica leggerezza.

Corse , senza perdere la fierezza del suo portamento sino a dove l’acqua accarezza la spiaggia e si fermo’ per qualche attimo con lo sguardo perso all’orizzonte , dove il mare bacia il cielo, poi si distese sulla sabbia .. a pochi passi dai miei occhi che incessantemente la seguivano.

Si sfilo’ il pareo adagiandolo dietro le spalle e Vi si sdraio’ sopra : lascio’ che le carezze del sole del mattino sfiorassero come brezza la sua pelle facendola rabbrividire . Almeno io immaginavo provasse queste sensazione e   che cercasse col sole di asciugare il peso di tristezze lontane, accarezzando con le dita morbide del cielo azzurro il suo corpo molto scoperto .

Sapevo di Lei il nome : SARA, per averla sentita chiamare da una voce di donna , una amica credo, il giorno precedente, sapevo che la sua amica sarebbe arrivata di li’ a poco, verso le otto … la spiaggia sarebbe stata solo nostra ancora per una buona mezzora…. Solo io , Lei e quei tali che la mattina corrono  sul lungomare con i cani. Nulla di piu’ Da giorni unicamente lo scambio di qualche sorriso quando per caso gli sguardi si intrecciavano, per il resto si guardava il mare….. Padre di tutti i sentimenti e sguardi indiscreti . 

SARA  poteva avere qualche anno meno di me , questo lo sapevo dai discorsi che le sentivo fare , ma la sua bellezza era certo figlia dell Eternita’ e di un patto con il diavolo . Restai ad ammirarla sino a quando potei resistere, era troppo bella per essere unicamente del sole , pensai che con la notte sarebbe apparsa ancora piu’ bella . Mi tuffai tra i marosi per qualche minuto e uscendo come sperato incrociai il suo sorriso, ricambiato , sdraiato continuai il mio gioco di sguardi con Lei cercando di trovare la complicita’ dei suoi occhi .. sino a quando la spiaggia si ravvivo’, ed io mi allontanai lasciando galeotto sulla sabbia due parole stefano e 227, ovvero il mio nome ed il numero della mia stanza .

Mi avviai passandole dietro le spalle ed incontrai ancora una volta il suo sorriso al quale risposi immancabilmente . Dalla veranda della mia stanza , vidi con piacere che si era seduta, aveva indossato il pareo ed aveva estratto un libro dalla sua sacca . Non so se fossi geloso..del resto non la conoscevo nemmeno, ma mi sarebbe piaciuto se tanta grazia non fosse andata in pasto a troppi lupi .

Si stese su un fianco, voltata verso il posto ove avevo lasciato il mio messaggio.. non volli sapere altro e me ne andai .

Sarei tornato alla spiaggia nel pomeriggio , ma di Lei nessuna traccia. Trascorsi una giornata normale, se normale puo’ dirsi la giornata di chi e’ solo al mare…luogo altamente favorevole a estatici pensieri che avrei scritto su ogni foglietto che mi faceva da diario . Tornai alla marina anche nel tardo pomeriggio, quando la gente iniziava a sfollare, vidi salire dal mare uno spicchio di luna nel cielo ancora azzurro, sentii sulla pelle il tepore del sole che ti invitava all’estate che l’indomani sarebbe tornata, ed assaporai quel velo di malinconia che le onde infrante sulla riva accendono nel cuore dei malati d’amore .

Lontano una radio suonava gia’ un tango.

Cenai sotto la veranda … respirando l’aria fresca della sera dietro il fumo amaro delle mie sigarette…..tornai poi nel mio nido con l’intenzione di scrivere qualcosa… magari qualcosa di SARA…. Del resto per me di Lei non esisteva alcuna storia , se non quel che creavano le mie idee peraltro piuttosto confuse ed annebbiate al pensiero della sua figura.

Pensai che nella vita un uomo si dovesse innamorare esclusivamente della Bellezza e nel momento in cui le avesse potuto darle una forma, quella sarebbe stata per tutta la sua vita l’immagine della bellezza, …intoccabile ed irraggiungibile .

Spalancai la grande finestra che guardava sul mare e lasciai che entrasse in casa un poco di vento leggero e di rumore della vita la’ fuori…attutita dalla distanza . Versai del Rum in un bicchiere ed iniziai a centellinarlo pregustando quel senso di vertigine allegra che mi avrebbe portato al riposo , non tardi perche’ l’indomani non avrei perso ne il mare ne il sorriso di SARA, Ma sentii bussare alla mia porta .

Un brivido intenso mi corse veloce lungo la schiena , mentre riprendevo la mia lucidita’ ed iniziavo a capire . Aprii . ‘’Sono qui’’ disse SARA  con un accento un poco forzato. Ebbi solo il tempo di rispondere al suo sorriso e Lei entro’ guardandosi intorno, ora sapeva che ero solo e che probabilmente la stavo aspettando .

Non parlava: da un tavolo raccolse alcuni libri e dal retro di uno di questi vide la mia foto e comprese  che ero uno scrittore ….. ‘’Stefano ‘’ ‘’SARA ‘’ Non fu sorpresa che sapessi il suo nome , porto’ l’indice alle labbra lo bacio’ e lo poso’ sulle mie .Sorridendo come giu’ al mare .

Sali’ lentamente sul basso tavolino al centro della mia camera e comincio’ a ballare sulle note calde del tango di Piazzolla che ancora scaldava il silenzio , Sensualmente…. Divinamente …… Mi sedetti a contemplarla come fosse un opera di Picasso ed ebbi in quel momento la netta certezza che il suo esistere fosse per me un dono .

Si sfilo’ i sandali e slaccio’ l’esile nastro che le reggeva intorno al collo il vestito …azzurro :Le scivolo’ via l’azzurro scoprendo il suo corpo ai miei occhi… dietro il cielo abitava la Bellezza ed in quel preciso istante credetti che fosse entrata nella mia stanza , nella mia casa, in Me !!

Restai come un serpente davanti al suo incantatore ,senza fiato come un aquilone sospinto dal vento. Spensi la luce e lasciai che la penombra si illuminasse allietandosi della danza della Dea .

Quel che avvenne dopo non lo so!!

Mi svegliai, solo, al mattino, con il profumo di SARA sulla pelle : i suoi sandali erano rimasti sul pavimento della stanza . L’ Alba era gia’ passata e da Sara  avevo ricevuto in regalo..... la Forma della Bellezza.

Il resto lo lasciai ai ricordi . Ora avevo tra le mani un foglio dorato su cui posare parole d’incanto. Nel desiderare v’e’ Gioia !!

 

stefano provini

 
 
 
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