La mia psicoterapeuta dice che ho un disturbo bipolare e mi definisce con un termine che suona vagamente cinematografico,cioè "borderline";dal mio punto di vista,questo significa che il mio umore crede di stare sulle montagne russe e,il più delle volte,non mi curo delle conseguenze delle mie azioni,ritrovandomi in situazioni piuttosto "incasinate"...unico rimedio funzionante per il mio claudicante cervello,finora,è stato di natura chimica;i farmaci mi consentono di avere una lucidità sufficiente a condurre una vita "normale",senza tentativi di taglio in verticale delle vene o tuffi di testa da palazzine in centro...poi,due o tre volte l'anno,ci sono quei periodi,da me definiti "settimane della discrepanza";in questi particolari momenti,non importa quale sia la potenza chimica del farmaco che sto assumendo,le due parti che convivono conflittualmente dentro di me manifestano,a gran voce,il loro disappunto e...discrepano!Il risultato è semplice:io non riesco ad indossare la maschera di normalità che,ogni giorno,faticosamente,indosso e mi rinchiudo in un bozzolo,sperando che,al mio risveglio,il mondo sia scomparso o,almeno,sia scomparsa io.Purtroppo,non succede mai.
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 09:14
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 01:33
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 23:51
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 22:17
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il 24/03/2009 alle 22:07