Non c’è altra via che conduca al compimento e alla realizzazione di sè,
se non la rappresentazione quanto più compiuta del proprio essere.
“Sii te stesso” è la legge ideale, per un giovane almeno; non c’è altra
via che conduca alla verità e allo sviluppo.
Che questo cammino sia reso impervio da innumerevoli ostacoli
morali e da altri impedimenti, che il mondo preferisca vederci rassegnati
e deboli anzichè tenaci: da qui nasce la lotta per la vita per chiunque
abbia una spiccata individualità. Perciò ciascuno deve decidere per sè solo,
secondo le proprie forze e le proprie esigenze, fino a che punto
sottomettersi alle convenzioni, o piuttosto sfidarle.
Qualora decida di gettare al vento le convenzioni, le pretese avanzate
dalla famiglia, dallo stato, dalla società, deve sapere
di farlo a proprio rischio. Non esiste una misura oggettiva
del rischio che ciascuno è in grado di assumersi.
Ogni eccesso, ogni superamento della propria misura dovrà
essere scontato; non è consentito spingersi impunemente
oltre nè con l’ostinazione nè con l’adattamento.
Inviato da: ANIMAdigattaNERA
il 01/01/2011 alle 21:16
Inviato da: ANIMAdigattaNERA
il 13/11/2010 alle 19:44
Inviato da: anima_on_linee
il 03/11/2010 alle 18:50
Inviato da: occhiverdi6610
il 03/11/2010 alle 07:15
Inviato da: vivimi_in_un_sogno
il 24/10/2010 alle 23:18