Un blog per raccontarmi dare sfogo alla mia parte più intima, nascosta, ma anche un modo per confessarmi parlare di quello che negli anni è diventata come una seconda personalità, celata sottopelle una parte di me che per troppo tempo ho smesso di mostrare chissà se per non ferire, deludere o per una sorta di pudore dei miei sentimenti che però ora vuole prepotentemente uscire, rivelarsi, forse con il rischio di farsi mal giudicare ma io non cerco una redenzione e non voglio il perdono di nessuno: “Ho solo bisogno di esprimere le mie emozioni.”
Le più profonde anche se a volte sono negative, anche se possono farmi male.
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Sulla sabbia
Sapete quale è il destino di chi costruisce la propria casa, stavo per scrivere la propria vita, con le fondamenta sulla sabbia. Si è così che mi sembra la mia vita, cerco di correggere, aggiustare, sostenere ma lo so che il destino è inevitabile ciò che non si regge su solide basi è destinato a crollare miseramente. Puoi cercare di ignorarlo poichè il punto debole a volte lo celiamo in profondità, dare agli altri una parvenza di solidità esternamente. beh per tanti anni ho dimenticato questa fragilità sotto di me, ho cercato di minimizzarla ignorandola, pensi se me ne dimentico non uscirà mai fuori. Non ho memmeno un ricordo di questa falla nel mio animo ma ripensandoci ora sò che è sempre stata lì, come un predatore nel buio che aspetta la sua preda, non lo vedi ma senti la sua presenza, ti terrorizza sapere che ti assalirà cerchi di ritardare il momento ma lo sai di non avere scampo. Forse ti ferirà? o forse sarà peggio. Il giorno in cui ho deciso di aprire questo spazio più o meno inconsciamente sono entrato in un antro buio dove non so quando ne come ma le fondamenta cominceranno a tremare, piccole crepe si apriranno, cadranno i primi calcinacci e io sarò dentro la mia casa fino a quando comincerà a crollarmi tutto addosso. Non è che ciò che ho scritto finora rappresenti qualcosa di tutto questo, non riesco ancora nemmeno a focalizzare ciò che vorrei dire, per ora ho solo scritto cazzate e non so se riuscirò mai a descrivere ciò che mi tormenta. Il mio animo a volte immagino come un lungo corridoio con tante stanze e ogni stanza è un momento della mia vita, percorrendo il corridoio posso sbirciare dentro e rivedere tutto il mio passato, in fondo c'è sempre stata una porticina, chiusa, ora sono in fondo a questo lungo corridoio, ho sempre cercato di oltrepassare quella maledetta porticina, ignorarla ma ovunque guardassi sapevo che era lì e il mio destino è sempre stato quello di aprirla. Questo spazio mi ha fatto afferrare quella stramaledettissima maniglia, me la ha fatta ruotare, la ho aperta, spalancata piano piano e sono dentro. Volete sapere cosa vedo? Buio. Buio pesto. Cerco di abituare gli occhi all'oscurità, inutilmente, perchè lo so e lo ho sempre saputo è sempre stato lì mi sta aspettando, da tanti anni. |
Inviato da: layla.s
il 09/12/2013 alle 23:04
Inviato da: layla.s
il 09/12/2013 alle 22:51
Inviato da: c.pablo1973
il 03/12/2013 alle 19:28
Inviato da: layla.s
il 30/11/2013 alle 17:18
Inviato da: c.danny
il 30/11/2013 alle 11:33