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DeadStar il 15/02/06 alle 00:08 via WEB
Ciao anna..un paio di chiarimenti prima di continuare.
Ho 27 anni...first of all :) e secondari acosa io non ho parlato nel mio post di omosessuali, ma di COPPIE (che queste siano etero, omo o altro poco importa).
Il mio punto di vista è questo: io mi considero un liberale, la nostra società si considera liberale, qual'è il principio della liberalità? mi rifaccio alla tradizione crociana che tanto ha dato a questo spirito. La liberalità consiste nel considerare lecito tutto ciò che "non crea danno". Il che significa che se anche 1 persona sente l'esigenza di una legge e la creazione di tale legge non comporta DANNO allora tale legge DEVE ESSERE CREATA ED APPLICATA.
Ora andiamo la resto...riguardo la questione sanitaria come ti ho detto l'ultima parola spetta ovviamente sempre al medico, ma io parlavo di DISCUSSIONI forse con gli esempi ci si capisce meglio.
Giorgio vive con Andrea da 30 anni, la famiglia di Andrea non ha mai accettato la sua scelta di vivere con un uomo, quando Andrea ha un incidente e resta in come la sua famiglia VIETA a Giorgio di essere vicino al suo compagno in punto di morte e Giorgio passa le giornate fuori dal reparto. Quando muore deve prendersi un permesso dal lavoro perchè il "lutto familiare" non prevede convivenza.
Marco e Maria vivono insieme, non sono sposati, hanno un conto cointestato ed una casa che è di Marco. Marco muore e i suoi parenti che non vedevano di buon occhio la sua relazione svuotano il conto corrente e sfrattano Maria che si ritrova senza una casa da un giorno all' altro.
Queste storie sono vere (i nomi li ho messi a caso non me li ricordavo) e rappresentano una realtà GRAVE. La realtà di una legge che non prevede il rapporto paritario tra CONVIVENZA e MATRIMONIO.
Tu mi dici "perchè uno dovrebbe fare i pacs?" perchè il matrimonio dovrebbe esser euna scelta, non un modo di "avere diritti". Io appartengo a quella schiera di etero che non si vogliono sposare perchè non credono nell' istituto del matrimonio ma non per questono vogliono lasciare la propria compagna senza una minima tutela economica.
Il discorso dei PACS come "diritti senza doveri" è sbagliato, i PACS prevedono dei DOVERI oltre che diritti (assistenza, coabitazione, mutuo sostentamento etc...)e (riferendomi alla tua domanda del primo post) possono essere sciolti sia unilateralmente che di comune accordo (nel primo caso con valenza dopo 3 mesi, nel secondo con valenza immediata).
Non capisco poi il discorso sulle badanti etc.. ma perchè non esistono i matrimonio per la cittadinanza o i matrimoni "riparatori" o i matrimoni per sgravio fiscale? (l' elusione più vecchia del mondo..mi sposo e intesto tutto a mia moglie...se mi arrestano nno possono toccarmi niente), queste realtà esistono a prescindere se la forma di legame sia un PACS o un matrimonio civile o un matrimonio sacro. Esistono e basta.
Della poligamia cosa penso? Innazitutto che non c'entra con i pacs (i pacs si fanno tra 2 persone non si possono fare se è già in atto un altro pacs per uno dei due o entrambi)..penso che è una forma di legame familiare che dipende dal tipo di società. In alcune società, conme quella indoeuropea si è sviluppata la monogamia, in altre (come in quella africana e medio-asiatica) la poligamia, in altre (zona indiana e nord asiatica) la poliandria, sono forme di consolidamento familiare che si sviluppano sulla base di fattori sociali, culturali e ambientali, non sono ne giuste ne sbagliate.
Saluti
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